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Poesie sulle stagioni

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Il cambio

Dinanzi
a lo re accigliato,
con la figlia
e la sua corte,
Messer Estate
a giavellotto
in testa,
Messer Inverno
a far festa
se apprestava;
ma costui,
con classe
schivandolo
a terra lo fece ire
e lo suo posto
tosto prese.



Troppe stagioni, non ce la faccio

Al calar della sera
si fa primavera,
ti svegli al mattino

freddo come inverno,
durante il giorno
sole come d'estate,

prima dell'imbrunire
come d'autunno.
Tutte le stagioni

in un solo giorno
e metereopatico,
per adattarmi,

vado in giro
con una valigia,
tanto per aver i cambi,

ma ciò che cambia
e repentino
è il mio sentire,

e a questo
non esiste guardaroba che tenga!

[continua a leggere...]

   1 commenti     di: Raffaele Arena


LA PRIMAVERA

I suoi occhi scuri, i suoi capelli neri
sdraiata in un campo fiorito
illumina il sorriso.
Di carattere formale
Di animo cordiale, songna
con serenita'e' piena di felicita'.
Indossa una maglietta piena di colori
sembrano tanti cuori, in questi!
lei sogna l'amore.
Questa la chiamo primavera
fresca e taciturna
come e'
la sera!!!



L'attesa

e vien l'autunno
nei campi seminati
di fertili speranze
e l'ondeggiare
rigoglioso delle messi
mi cheta l'animo
e maria che muore
mi dona gran pace



Le quattro stagioni

Avvolgo
'no scialle
d'accese tinte!

Agghindo
di sole
la bronzea pelle!

Abbiglio
l'istrada
di riarse foglie!

Rannicchio
nel bianco
gelate membra!




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