Calda estate senza acqua
Il sole batte, martella feroce
Persone fragili stanno soffrendo
Pure gli uccelli non hanno più voce
Caldo che ci sta opprimendo.
La temperatura è disastrosa
Ardenti roghi alti di tanti piani
Bruciano boschi, case e ogni cosa
L'aria diffonde polveri e batteri micidiali.
Anche le fiamme della guerra
In quella Patria devastata
Inquinano l'atmosfera della te
Lieve delicato il fiore di marzo
Sbircia leggero dagli arbusti odorosi,
anelito di primavera infausta.
Non germoglio, non rondine,
Dolce mestizia della ripetizione
Gioia infelice del ricordo
Sibilo ottundente di tromba trionfante
volgersi strisciante delle stagioni.
Dal greve al piano al dolce
Dal dolce al piano al greve,
l'illusione di un'emozione
dipinge le pareti di queste mura
Tras
Dopo giorni su giorni
tra sole, nubi e tempeste,
cambiata d’abito
ti stacchi e cadi,
accartocciata.
Lieve scricchiolio accompagna
l’ultimo viaggio stagionale.
20/11/07
Somiglio alla rugiada del tuo giardino.
Discreta e passeggera,
trasparente e vigile.
Riposo di notte
gli occhi stanchi di lacrime
che di giorno asciugano decisi, risoluti.
Ti riscaldo con il Sole,
ululo poi alla Luna.
I miei giorni sono l'estate,
le mie notti sono gli inverni,
i miei sogni sono l'autunno,
i miei canti la primavera.
Cambio, trasformo, rinasco e ritorno.
Gatti colorati scappano
e si inseguono,
uccelli volano festosi
nella solare giornata marzolina,
dai marciapiedi screpolati
occhieggiano gialli
delicati
campestri fiori.
Tutto è movimento
tutto è vita.
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