Metereologia impazzita:
giugno balordo.
Bel tempo
e maltempo
si sfidano
in un set
diabolico,
di una partita
a tennis,
dove il sole
è la pallina.
E noi,
miseri umani,
spettatori inconsapevoli
di questa bizzarria,
chiusi in casa
a sospirare
il ritorno del vento,
arbitro della partita,
che ponga fine
a questo scempio
e che, finalmente,
Estate sia!
Talvolta piango
dal troppo ridere
oppure piango
per dolore
poi rido
come insensibile
e mi stupisco
ad ogni manipolazione
sempre a bocca aperta
il mio dentista
ha il vizio
di farmi il pizzicorino.
È dolce
l'amaro ossequio
l'asfittica sensazione
del perdere
la testa
in un bicchiere
infrangibile
Come graduale
abbassamento della vista
l'illusione d'allontanare e così
di liberare
memorie dalla massa
a due misure
e invece
conservare gelosamente
inconsapevolezze croniche
surrogando
con lenti spesse
Commutare infine
valori a dir poco
insospettabili
incanalarli
ne
Orizzonte
degli eventi
e pozzo gravitazionale,
ottima occasione per un
salto temporale.
Come un bruco dal buco
mi vedrei sbucare
ingoianndo l'ultimo Tic-Tac
fuori dal tempo.
Che momento epocale.
Terra fertile
dove nascono favole
e il fango s'asciuga al sole.
Potere e pensiero
cavalca il destriero,
in lontananza perso
nel fiume immerso
e scompare alla vita.
Donne e uomini
fate festa:
nell'androne c'è gente
che attende il ritorno
dell'eroe sconfitto.
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