Lo vide li al mercato
girava tra la gente
sembrava un po' intontito
non molto intelligente
ma era ben vestito
pareva fosse un nobile
insomma un buon partito
per il suo agire ignobile.
Gli andò vicino e disse:
mio nobile signore
vorrei che lei vedesse
quant'è grande il mio cuore
la vede sta gallina
davvero è un gran tesoro
tranquilla ogni mattina
depone un uovo d'oro.
Lo
"Tocca a me,
tizzone ardente"
disse quella
e poi ballò.
"Profusione di veleni"
disse l'altra
e s'ammazzò.
Serpe d'ambra
strisciando venne
e all'arbore eterno giunse.
Cinque battiti d'artemisia
e un'amara fragranza.
Morta e bruna
color d'avorio
"Sette storie"
lei cantò.
Dall'arbore, mille tempi
"una sola"
ne narrò.
Soluzione orientale
di un vago ricordo
e mille fremiti d'amore
Il vile, ozioso ricordo
sorvola il mio tempo perfetto
e la volta degli dei
eclissa il suo essere
Molteplici olfatti
sorpassano il silenzio
e cento volti
si sovrappongono
al nulla
Il sollievo cede al tempo
e la notte ci risveglia l'anima
La materia è uguale al nulla
e il nulla è uguale alla materia
Lo 0 non
Lancette inesistenti
scoccano
l'apoteosi
del sottopopolo
Forano il suolo
trapani incantati
di carne umana
Cenere folle
la vostra prigione
E non crediate
che l'occhio
tenti il suicidio
nel rifiutar
la magia
La pupilla
soffre anzi di paralisi
nello specchiar immota
l'impossibile miraggio
e ancor non trova
giusta erba medica
a
te
mio
mare
lungo
argini
distrai
mentendo
sapendo
morire
spine
alle
tue
di
s
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