Reynolds opponeva
nell'attrito attento
il pennello alla tela
ed i colori
recalcitranti in principio
rilasciarono profumi acri
stemperando
Quelle occasioni furono
peschi al sole
convolati a nozze come ghirlande tra la cenere
fedelmente eretti al loro
scompiglio
spavalderia di rose dai venti
cosmici
Ab substantiam
furor
incontrovertibilmente
il fuso tra le dita
sortì nell
Quel triste giorno,
stretti in un teatro
di periferia
tutti in attesa
di Pino Forte Roboante
famoso pianista interna..
loca... del quartiere,
dopo mezz' ora di attesa
si alzò un tipo
oramai stremato come tutti
e stanco di aspettare,
e andò così. Lui disse:
Non sento musica stasera
dov'è andato il pianista
quasi quasi mi siedo
al posto suo.
Nooooo!(noi in coro)
Soffice il cuscino,
calde le coperte,
sento il tuo respiro.
Mi baci sul collo,
le tue mani nelle mie,
i tuoi occhi fissi su di me.
Il tuo abbraccio mi avvolge,
i nostri corpi si stringono,
mi sussurri ti amo.
Suona la sveglia,
non ci sei più.
In un cielo stellato,
distesa nell'alcova della luna,
cullata dal suo dolce dondolio,
m'immergerei...
Ascoltando una dolce ninna nanna.
Ruberei la coltre
alle nuvole e ne farei un vestito,
per correre col vento
in cima ad una stella.
Lancerei baci colorati al
mondo intero,
elevandoli a chi, come me
avrebbe lo stupore
di un' irreale e magica
realtà!
Era un Castello speciale, credo senz'altro il più bello,
ed in me ancor vivo è il ricordo.
Per arrivarci non c'erano strade,
né rampe scoscese, né oscuri sentieri.
Era un Castello sospeso nell'aria, tra due nuvole rosa.
Stava tra la notte e il mattino,
in quella zona del sonno, in cui può nascere un sogno.
Il suo Re, era un biondo bambino,
sul suo capo poggiata, una corona di latta,
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