Pallida luna, sei triste per la mia tristezza
il mare impetuoso schiaffeggia gli scogli
spruzzi di acqua salata, scivolano sul mio viso
non mi muovo di un passo, sono indeciso
è tanto tempo, che sto a tentennare
meglio morire, o continuare a vivere
intanto il sole sorge, spazza via la tristezza
forse il momento brutto è passato.
Perché ti senti persa se
Dentro te c'è il mondo che
Conosci solo tu
Aprilo agli altri e urla che lo vuoi
sai del mondo ne hai bisogno anche tu
Perché ti senti persa se
Il vuoto nelle tue giornate
Grigie da riempire resta e
Il tuo colore da inventare
Il cuore da colorare
Ancora e cancellare il nero del male
E già ora di alzarti, vestirti e aprire la porta
È già ora di andare
Lasciatemi piangere
Date ai miei occhi la possibilità
di sciogliersi
in perle color roseo
al tempo di un nostalgico lento
Fate loro macchiare la carne
di traslucido sangue
riversando su di me
la loro anima logora
Permettete loro di gridare
alimentati da quella forza
che soltanto un infinito silenzio
può generare
Scegliete pure di non guardare
Siete padroni di giudicarli
li
Tu credi di essere il solo
ma come te siamo in tanti
ci sono anch'io che mi consolo
pregando i miei santi
A dire il vero non esistono
sono delle illusioni,
sono abitudini che resistono
mosse anche dai milioni.
Io credo solo in me stesso
perché conosco la mia strada
se sbaglio dico: "è successo!"
piangerò un po' male che vada.
Da una lacrima rialzo gli occhi
perché voglio
Uno spigoloso senso
di incertezza
tutta mi invade
in questo parlare,
nell'agire tra
me e me.
Nè solitudine
nè l'iniqua
apparenza del
Tutto,
ma un velo,
consapevolezza di
sguardi, di vuoti
estremi.
E vedo le mie
domande:
qualcosa di terribile
mi affatica.
La pagina riporta i titoli delle opere presenti nella categoria Tristezza.