Attraversava la piazza: non mi sembrava cambiato.
Magro come lo avevo conosciuto quando da ragazzetto frequentava l'istituto per geometri. La chitarra era la sua altra passione, perlomeno sembrava così nei primissimi anni novanta.
Dopo il diploma si era buttato sull'informatica ed era diventato bravo, tanto da lavorare come professionista prima in Italia, per un ministero, poi fuori per grandi multinazionali.
Ora era in ferie a casa, ma sarebbe dovuto tornare in Irlanda per il suo lavoro. Prodotto felice della Generazione Erasmus.
Poche parole scambiate però mi hanno fatto capire quanto poco invidiabile considerasse lui, la sua vita che sembrava piana, ma aveva scoperto quanto giocasse d'azzardo.
"Mi accorgo, mi ha detto, quanto di volta in volta mi allontani sempre più da casa e per sempre più tempo. "La trama è sempre più spessa e difficile da passare; a questo punto sarebbe meglio non tornare più per poi non dover nuovamente andarsene."
La vita lo aveva birillato come bocce da biliardo. I birilli le stava abbattendo con la sua boccia.
"Perché non torni qua, un lavoro lo troveresti con le tue specializzazioni e la tua esperienza"- gli ho detto.
"Dovrei accontentarmi di molto meno, di un lavoro che non sarebbe allo stesso livello; anche dal punto di vista economico, là guadagno il triplo".
Pagava anche il suo conto, il triplo, anche se non c'erano osti.
L'ho salutato con la sensazione che non lo vedrò più. Il Batavo ripartiva per la sua vita errante, preso dal suo gioco da giocare fino in fondo, a tutti i costi.
Attraversava di nuovo la piazza: dentro era cambiato.
Tra fiorentini (altro che padani) e l'Italia (altro che Padania di Salvini) c'è un feeling particolare se Dante ci ha dato la lingua e Renzi l'Italicum.
Dante ci ha regalato, inoltre, la dolcezza di Beatrice mentre Renzi la bellezza delle sue ministre e, pertanto, la Boschi te la gusti, la Moretti... te la bevi e la Bindi te la scordi.
Adesso se Bersani, D'alema e Bindi si pensionano fanno una figura più bella!
Intanto, da geriatra psichiatrico o psichiatra geriatrico, mi permetto un consiglio terapeutico per i nostri politici: un sedativo per Grillo, un neurolettico per Salvini e un antiossidante per Bersani in modo da contrastare l'arteriosclerosi:
È sotto la coperta endoteliale
del letto vascolare che riposa
la nostra vetustà
in veste di ateromasia,
segnale di circolo precario,
a meno che le mirabolanti statine,
azzerando il rischio del colesterolo
e riducendo l'ispessimento
per deposito tra le lenzuola intimali,
non ci diano l'immortalità
per le vie dell'anima che,
velocizzate dalla mitica aspirina,
sconfinano nella verità.
Ed allor non ci resta che Renzi, politico lineare e di gran simpatia, e ve lo suggerisce uno scrittore di morale, specialista di sistemi vincenti tra sacro (sistema spirituale) e profano (sistemi per calcioscommesse)
dopo che è crollato il mito di re Silvio, l'amante latino...
Cantami, o Musa,
le gesta di Silvio...
si narra che fosse così bello
e seducente da far innamorare
chiunque incrociasse
e non si voglia dar fiducia a Grillo che, da buon genovese, difende la sua lira...
nel quotidiano fragore
del politico fervore
s'ode a destra una squillo...
vota Silvio
di contro risponde uno strillo...
vota Grillo
o addirittura a Salvini che, da buon polentone, difende la Padania, terra del Senatur e si scorda che l'Italia è la patria dei Grandi con il gravoso compito di traghettare, da novella arca di Noè (tragedia dei profughi), il mondo intero nell'era dell'amore, della pace e della luc
Anna e Marco si erano trovati e conosciuti tardi nella loro vita, tramite una chat.
Due persone che per quaranta anni avevano avuto una vita separata, si trovarono a dover cercare un mix che rendesse possibile la convivenza.
Nella casa comune non c'erano spazi grandi, molte cose erano doppie, così ne abbandonarono qualcuna nelle case dei rispettivi genitori.
Purtroppo le vite passate avevano lasciato a entrambi un cane e a lei anche un gatto.
Loro andavano d'accordo ma gli animali no, e siccome entrambi li amavano più di ogni altra cosa, furono costretti a lasciarsi dopo poco più di un mese di convivenza.
Menomale che non avevano comprato la casa!
Aspettiamo tutti qualcosa, un momento, un incontro, la fine della giornata, alla cassa, in banca, aspettiamo perfino la paga. E restiamo passivi, magari con qualche pensiero, ma troppo poco, il cervello resta spento e non passiamo all'azione e ci riempiamo di sogni, progetti che non verranno mai applicati, e questo ci basta, finalmente viviamo, pensiamo, ci costruiamo un futuro, un piano che non si esaurisce all'istante ma ha un seguito, un dopo, una continuazione dopo l'inutile presente. E così è felice la gente, i piani la fanno sentire intraprendente, e così ringraziano i potenti, neutralizzando le volontà riescono a comandare più facilmente e si crea un lamento diffuso, questa città, questo mondo è troppo alienato e si stabilisce una dittatura dell'accontentarsi, discolpandosi, ripetendo che poteva andare peggio. Solo parole, pensieri, mai azione. Solo apparenze, illusioni, si tratta di persone morte. Per tornare in vita bisogna essere operativi, sempre in movimento, pensanti, essere dei giudici imparziali e parlare, ascoltare, dimostrare, fare, fermarsi a pensare, certo, ma poi applicare con un maggiore slancio vitale. La passività uccide, fermarsi è come morire, guardare il cielo è sognare, le stelle vanno catturate, i pensieri necessitano di diventare reali, con mano si devono toccare, e il mondo, popolato da tutte queste volontà personali, non potrà che cambiare.
È tutto nelle nostre mani.
Moralisti, sociologi e politologi si aggirano nei salotti televisivi. I media si buttano sulla preda e la spolpano fino all'osso.
"È tutta colpa della legge elettorale, della legge dei nominati", pontificano come oracoli. E poi si scopre che gli eletti con una valanga di preferenze sono ancora più corrotti e qualcuno avverte che "i mali delle preferenze li abbiamo già sofferti nella prima repubblica, sono preferibili i collegi uninominali".
Si guarda al centro e i buoi scappano in periferia. Si dice che c'è bisogno di una ventata di novità e arrivano sulla scena giovani arroganti, ubriachi di potere. Gente che improvvisamente si trova con tanti soldi in mano e perde la testa, accecata dall'oro.
I moralisti alzano la voce, indignati. Loro non sapevano, non immaginavano, vivevano sulla nuvola bianca dell'etica, gonfia dei loro sacri principi.
I politologi, che fino a ieri volevano portare lo Stato vicino al popolo sovrano per un controllo diretto e immediato degli eletti, criticano la modifica del titolo quinto della Costituzione, dicono che fu fatto per sottrarre il cavallo di battaglia del federalismo alla Lega. Dimenticano che la sinistra voleva favorire se stessa nel governo del territorio. Un modo elegante per impadronirsi del potere.
È solo un attimo di smarrimento. Subito sociologi e politici illuminati contrappuntano con voce suadente che non bisogna far di tutta l'erba un fascio (loro sono buoni e puri!) e che si deve andare alla radice di questa dissoluzione. E alla base di tutto si materializza un demone, come nel peccato originale. Il Demone corruttore, il Caimano ha abbassato l'asticella dell'etica, della parsimonia, della moderazione. Bisogna ricostruire i partiti di un tempo, ritornare alle ideologie, a formare la classe politica. Ma con quali formatori?
Si distingue da spreco a spreco, da peccato a peccato, da sesso a sesso. Le ostriche rovinano lo stomaco, la colla dei manifesti crea coesione sociale; i festini chiamati conve
PREFAZIONE
LA LUCE DELL'ANIMA
(secondo la profezia 21/12/2012 dei Maya)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il 21 dicembre 2012 è la data del calendario gregoriano nella quale secondo alcune credenze e profezie, prive di qualsiasi rilievo scientifico, si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell'umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. L'evento atteso viene collegato temporalmente alla fine di uno dei cicli (b'ak'tun) del calendario maya.
LA LUCE DELL'ANIMA è il libro natalizio della nuova era secondo la profezia dei Maya rivelata a Maiello che scrive il bene (l'amore), fa leggere il bello (alla luce della coscienza) per credere il vero (della Mente Suprema)!
E pertanto il 21 dicembre 2012 inizia l'era spirituale (ultrapallio) con l'uomo cosciente che prenderà il posto del rimbecillito homo sapiens (neopallio)!
LA LUCE DELL'ANIMA, "novella" arca di Noè, introduce (con le sue scale cognitive) e traduce (con le sue poesie istruttive) l'era spirituale alla luce dell'anima (triplice coscienza: vigile-cogito ergo sum/Cartesio, consapevole-amo e sempre sarò/Maiello e morale-gnothi sautòn/Socrate)
che ci donerà il genoma eccelso...
condensa spirituale/Maiello
sulla scala elicoidale/Wilkins
con base comportamentale/Paul Mac Lean
per realizzare il paradiso terrestre, sin d'ora all'alba della nuova aurora, con la vera umanità a immagine e somiglianza divina dopo aver attinto la luce dall'albero della vita (Gesù Cristo) e della conoscenza del bene e del male.
La luce della cellula spirituale (pensiero, amore e coscienza), evoluzione corticale (corteccia associativa), dissolverà così la macula oculare (peccato naturale) e si renderà visibile nel suo candore (scala della conoscenza e luminosità: cogito/grigiore, ragione/splendore, intelletto/bagliore, sapi
Allarme: "violenza, spesso tra le mura domestiche"
In Italia il femminicidio é purtroppo una vera piaga sociale, ma attenzione, questo fenomeno non é diffuso solo nel nostro paese ovviamente, ma tocca la maggior parte delle realtà di molti stati, chi piú chi meno, sempre di femminicidio si tratta. Molto spesso questi omicidi sono commessi nella casa della coppia, quella della vittima o quella dell'autore dell'aggressione. Il femminicidio é una violenza definita "estrema" dall'antropologa messicana Marcela Lagarde e può essere di qualsiasi natura, fisica, psicologica, sessuale, economica che violi i diritti dell'uomo. É una problematica sulla quale sorgono costantemente dibattiti, ad esempio l'esistenza della distinzione tra l'omicidio e il femminicidio, se tutelare maggiormente la donna la rende "debole" in quanto l'uomo é considerato un essere "superiore".
Le statistiche che fanno riferimento a questo fenomeno parlano chiaro, é in costante crescita, solo nel 2006 dieci milioni di donne hanno subito violenze di ogni genere. É un numero enorme e il 30% di queste non ha mai denunciato l'accaduto. Quando sui giornali si legge di donne maltrattate, la parola che viene utilizzata per giustificare l'atto é "raptus" o "patologia", ma le ricerche effettuate affermano tutt'altro, si tratta di episodi ripetitivi, col tempo si aggravano e spesso gli autori sono dichiarati in stato di luciditá.
Nel nostro paese si stanno sviluppando varie forme di sensibilizzazione riguardanti il tema della violenza. Sono presenti sul territorio, anche se pochi, dei Centri Anti-violenza, gli stessi comuni ed enti pubblici organizzano per il 25 di Novembre, Giornata mondiale contro la violenza alle donne e l'8 Marzo, Giornata internazionale della donna, attività, i moderni flash mob, convegni, seminari ed eventi pubblici. Di queste iniziative ne vantano e ne sono un esempio due scuole di Moncalieri, il Majorana sezione liceale e il Majorana sezione tecnica-economica che il 28
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