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Racconti di attualità

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Reietto - III puntata

Pensai allora di entrare nel forum della trasmissione per inserire richieste, feci di più, inserii un post inviando il medesimo contenuto per fax:

Salve, mi chiamo Achille F., mi rivolgo alla redazione come se fosse una persona fisica poiché non so chi leggerà questa e-mail. Vi scrivo perché non so più come fare e sono certo che chiunque faccia parte di questa redazione sia una persona seria e preparata, capace di distinguere un mitomane dalle persone serie.
Alla Vostra sede dovrebbe essere giunto un libro con una storia ispirata ad Amici. Il testo dovrebbe essere stato consegnato dal Signor Garrison. Siccome l'operazione è avvenuta tramite una terza persona, ed è trascorso molto tempo senza che io abbia mai ricevuto notizie, non posso sapere se il testo è veramente nelle vostre mani per essere esaminato. La persona che ha fatto da tramite non è un millantatore perché non ha richiesto soldi ed è realmente amico del Signor Garrison poiché lavora con il Signor Barbareschi nel suo spettacolo teatrale, che lo stesso Signor Garrison è andato a vedere lo scorso venerdì sera con il suo collega Steve La Chance.
Sono consapevole del fatto che il Vostro gruppo è molto impegnato nel lavoro, soprattutto in questo momento, ma vorrei solo sapere se c'è la possibilità che il testo sia esaminato e se ci sono reali possibilità di essere preso in considerazione.
Il testo si chiama "Voglia di Volare" vi allego qui di seguito l'introduzione di modo che abbiate la possibilità di verificare quanto da me detto e nell'eventualità prendere in considerazione la possibilità di contattarmi.
Grazie per la Vostra cortese attenzione.
Allegai l'introduzione.

Una sola risposta mi giunse attraverso il Forum, di una certa Daniela(moderatore del forum), che esprimeva tutta la sua comprensione sostenendo che avrebbe inoltrato la richiesta alla redazione poiché lei non aveva il potere di intervenire in una situazione del genere, ma era certa che avrei ottenuto un confro

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   0 commenti     di: achiauthor


Buon Natale e Buon 2015

Con l'augurio e la speranza che l'educazione morale (evoluzione mentale su base comportamentale e culturale) ci regali tempi migliori e ci faccia pervenire, dal buio della materia grigia (sistema nervoso), alla luce del sistema spirituale (corteccia illuminata), in modo da diventare, secondo l'allegoria biblica, delle anime viventi sul paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora... Gli albori della vita!

Il canto natalizio di mio Padre

Che allegrezza
questo cuore sente
quando nasce
il Bambino all'oriente,
scende una stella
tanto risplendente
per salutare Voi,
Santo Bambino
e l'angelo diceva
di gente in gente
dicendo pace in terra
e gloria a Dio



Pensandoci meglio

Con la fronte sudata Gianni guardò l'orologio. Erano le 4, notte profonda, una notte che non voleva passare, per lui era una notte in preda agli incubi.
Era uno di quei sogni simili ai racconti swiftiani, ambientati in realtà diverse, lontane dalla sua, mondi che parevano inimmaginabili, impossibili, ma per nulla invidiabili. Non per uno come Gianni almeno. Sembrava gente felice, libera, contenta. Sì, perché basta poco per essere liberi, basta un lavoro. Proprio questo concetto ricordava un'insegna al centro di una grande piazza, probabilmente la principale. E di lavori ce n'erano veramente tanti, insegnanti, medici, giudici, agricoltori. Non c'erano politici, se non la figura del capo e qualche consigliere, ma al loro posto c'erano tanti impieghi utili per la società come il conta pietre, il ventilatore oppure il costruttore di castelli di sabbia. E tutti erano liberi, tranne gli anziani, i bambini, qualche malato e i detenuti. Veniva ripetuto: "Bisogna solo lavorare per essere liberi", ma loro facevano di testa loro, la sera qualche volta si mettevano a pensare. Ecco perché non erano più liberi!
Si chiamava Wonderland la città e gli abitanti avevano delle curiose abitudini. La mattina si alzavano presto per andare a lavorare e poi la sera si affrettavano a tornare a casa. Ogni giorno in televisione, oltre ai telegiornali, trasmettevano La Lotteria della Fortuna, un programma in cui venivano estratti due cittadini che vincevano una fetta di pane. Se venivi scelto dovevi considerarti fortunato, il governo si era ricordato di te, ti aveva finalmente premiato. E dovevi anche andare a ritirare il premio, per la non riconoscenza della gratitudine erano previsti due mesi di reclusione, uno per ogni fetta. E si diceva che se un giorno ti dimenticavi di vedere la trasmissione come per punizione veniva estratto il tuo nome. L'estrazione iniziava ad un orario variabile, spiegavano che la fortuna doveva essere sempre attesa. Solitamente la prima estrazione avveniv

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   1 commenti     di: vasily biserov


IL PAGLIACCIO

Chi sarà il misterioso personaggio di Teo Mammuccari che si cela dietro il paravento dell'ormai dilagante "cultura moderna"?? ... Il poeta, perbacco!!!
"Il nostro", bistrattato (poveretto!) a destra e a manca, è costretto ad andare dove "tira il vento" del mercato letterario e si deve continuamente inchinare - come il giullare di corte - al cospetto dei potenti; in alternativa, deve cambiare mestiere.
Alle "Teste coronate" interessano esclusivamente autori che "facciano cassetta"; il contenuto dei testi è spesso "un optional" e non è politicamente significativo.
E così il povero Pierrot, pagliaccio tra i pagliacci, si deve accontentare di ciò che "passa il convento" ovvero "minestra riscaldata" senza possibilità alcuna di affrancarsi dal suo "status" di perenne principiante in "contratto di formazione".
Che tristezza!!!



Genetliaco

Molte cose belle accadono al freddo
le castagne, i bucaneve, il Natale stesso.
Sembra che il meglio abbia bisogno del coccolarsi autunnale per mostrarsi.
Tu non sei diversa, unisci in più il dolce al bello, il tenero alla vita, il sorriso agli occhi.
Chi non lo riconosce non ti augura nulla
chi, anche sapendolo in ritardo, lo immagina
ti manda un mondo di auguri
ed un abbraccio così grande da non poter essere contenuto in questo piccolo messaggio.
Buon Compleanno
Cherie



La novella arca di Noè

Con il nuovo millennio siamo entrati nell'era spirituale (non sono in crisi maniacale) e siamo giunti, non sto scherzando, a un bivio fatale... o si ama per volare (paradiso) o si sprofonda per odiare (inferno).


Da tempo piove a dirotto sulla morale e, rotti gli argini delle regole basilari (matrimonio, genitori e famiglia), l'umanità va sempre più alla deriva senza che nessuno vi ponga rimedio a parte il buon papa Francesco.
Da parte mia, papà Francesco Andrea, seppur padre non esemplare, dopo esser stato investito (sole a mò di palla di fuoco... a stento schivato!) e insignito (aureola di stelle sulla mia villa!) dall'alto ho cominciato a costruire la novella arca di Noè in veste di "educazione morale" e chi non si aggiorna su questa nuova disciplina acquisendo l'anima con le sue regole morali, giuro, non salirà sulla mia arca per esser traghettato nella nuova era spirituale secondo la profezia Maya che, finanche in rima, recita... dai Maya a Maiello verranno i tempi belli!
Basta spiritualizzarsi (diventare persone serie non certo santi) o, quantomeno, maiellizzarsi, termine inventato di sana pianta da un mio collega scrittore di gran sapienza (Luomokesa) che vive beato in un castello, riverito da una schiera di servi, ma se non incomincia ad innamorarsi anche dei beni spirituali (maiellizzarsi come dice lui) il primo a non salire sulla mia arca sarà proprio lui.
Intanto ho approntato schemi e tabelle cognitive, poesie istruttive per permettere a tutti di prendere dimestichezza con l'anima, perché poi, da professore severo, non certo inflessibile, lo esaminerò e chi continua ad avere grosse lacune spirituali (insieme a quelle vascolari per placche ateromasiche) rimarrà in terra alla mercé di bui eventi, anche se con il tempo a venire diventerà materiale pregiato... dal petrolio (per i prezzi che corrono) al diamante (carbonio in forma cristallina)!
Se il gran Maestro Dante con l'inferno e il paradiso ci costruì sopra un'opera divina, da p

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Distretto Di Polizia (Invenzione) Parte 5

Sabato... uno dei tanti giorni attesi dalla gente, ma non per Ira... che se ne stava sul grande letto matrimoniale, a dormire. Il suo cellulare iniziò a squillare... Comparì il nome di Anna. Ira rispose al telefono con voce un po' assonnata. "Buongiorno guerriero! Come va? Io, Mauro, Roberto e Germana stiamo in giro, vuoi venire dormiglione?" - "Va bene, però ci metterò un pò... quindi, nel frattempo che mi preparo, se volete potete salire. Dove vi trovate esattamente ora?" - "Sotto da te!" - "Perfetto!" Rise Ira aprendogli il portone e la porta di casa. I quattro entrarono a casa di Ira salutandolo. "Sedetevi, io torno subito!" Disse Ira andandosi a cambiare. Appena finì e uscì dal bagno, Anna lo seguì sussurandogli all'orecchio: "Ho visto ieri come ti guardava la sorella del commissario." Sorrise. "Perchè? Come mi guardava?" - "Come una che si è alterata perchè non ricambiavi il suo sguardo." - "Ma dai, per favore Anna... non mi dire queste cose perchè mi fanno imbestialire... non è piccola ma nemmeno grande, ma rispetto a me non è e basta... è normale che non la guardavo!" Disse serio Ira. "Sarà... ma secondo me ieri sera eri tu il motivo per cui lei era fuggita via e tu trovi ogni scusa pur di non dire che è vero. Non ci sarebbe niente di male... E poi tu sei un bel ragazzo e lei ha solo diciotto anni, è normale che può notarti. Sopratutto i tipi un po' misteriosi, alle ragazze di oggi, intrigano." Raccontò Anna... Ira evitò l'argomento e andò dagli altri. "Pronto? Andiamo?" Chiese Mauro guardando Ira arrivare con Anna. "Pronto!" - "Comunque bella la casa" - "Grazie maurè!" Rispose Ira con un sorriso uscendo di casa con gli altri.
Nel frattempo, Giulia era al Distretto ad interrogare quei cinque ragazzi che sicuramente avevano provocato loro l'incidente al ragazzo. Ma non ne aveva la piena certezza e quindi toccava rimettersi a pensare. Otto ore dopo, ritornarono Roberto, Germana, Mauro, Ira e Anna ad ognuna delle loro case... Si erano fa

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   0 commenti     di: Martina Di Toro



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