username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Racconti di attualità

Pagine: 1234... ultimatutte

L'amore come uno scontrino

Troppo facilmente si butta l'amore come lo scontrino del supermercato.
La vita va di fretta e se una cosa non va si cambia: è meglio eliminarla.
Non importa se è una moglie, un figlio o un genitore, non ci si ferma a riflettere.
L'istinto prende il sopravvento.
Forse qualcuno ha insegnato ai figli che l'amore è come un gioco e quando è vecchio o logoro lo possiamo buttare o distruggere.
Mia nonna raccontava della sua bambola di pezza. Rotta e malconcia la teneva sempre con sé come una figlia. La cuciva se era rotta, le faceva un vestito nuovo e la stringeva, quando pensava che avesse freddo o si sentisse sola. Le dava amore, anche se non ne conosceva il significato. Quando la madre ha buttato la bambola, ormai ridotta in pezzi, ha sentito il cuore stringersi in una morsa di dolore e si è sentita perduta.
Rotto e malconcio può essere anche l'amore, spezzato come un filo d'erba, ma degno di essere chiuso nel ricordo. E se l'amato se ne va, bisogna lasciarlo andare, rinunciare al giocattolo preferito che ha scelto un altro bimbo con cui giocare.
L'amore non è un giocattolo di proprietà.
Lo scontrino non si butta senza guardare quello che è stato acquistato nel tempo.
Sacrifici, conquiste difficili, condivisioni.
All'inizio l'amore travolgente ha rubato l'anima e il corpo, fissati in un contratto,
che giace stracciato come un foglio ingiallito senza valore.
Non c'è il tempo di sedersi e ascoltare.
Nessuno chiede all'altro:
Perché il cuore non batte più​?
Perché non ci prendiamo più per mano? ​
L'amore è un lavoro di squadra.
Le mani forgiano insieme il vaso della vita in due. ​
... e, all'improvviso, tra due persone che si sono amate si alza un muro, ​ invalicabile, indistruttibile. ​
Nessuno dei due cerca di salire perché a piedi nudi è difficile trovare un chiodo
a cui appoggiarsi.
Non si sgretolerà quel muro, è di cemento, costruito con gli insulti, le cattiverie, le parole
dette senza riflettere, che lo hanno

[continua a leggere...]



Dove

Diseducazione di massa... cosi definirei la crescente violenza dei modelli proposti come esempi dalla tv. Quando videogiochi, (Interessante notare che i videogiochi di guerra son nati per abituare i soldati a sparare, per spezzare quei freni che non permettono di uccidere... immaginate cosa possono fare sulla mente di un bambino... ) film e programmi televisivi esaltano prepotenza, sesso, ostentazione di se, quando per essere qualcuno devi avere, piuttosto che essere e non importa come ci arrivi poi...
Come stanno crescendo le nuove generazioni?
Ieri sera una giornalista narrava di un imprenditore onesto, fabbricava autobus e non accettava di dover pagare mazzette per vincere appalti. Credeva che con l'onesta sarebbe riuscito, non dico a diventare ricco, ma quantomeno a lavorare, a mandare avanti la ditta. Dopo anni di porte chiuse, di cavilli per far vincere chi era disposto a piegarsi alle tangenti, si è suicidato.
Un altro caso, sempre preso dalla tv. Una donna, disposta a concedere favori sessuali in cambio di appalti. Disarmante la sua franchezza nell'ammettere senza vergogna, con elementare cinismo, che altrimenti non lavori.
Questa è la società che stiamo plasmando in Italia e non solo.
Ragazzine, adolescenti che per una ricarica telefonica si vendono, bullismo, violenza gratuita...

Ma ci sono anche esempi edificanti, come quella classe in cui c'era un bambino down, preside e insegnante, approfittando della sua assenza, parlarono ai suoi compagni, proponendo di fare una gita escludendolo senza fargli sapere, meno problemi, meno noie...
Una ragazzina si alza e dice: " Se non viene lui, non vengo nemmeno io!"
"Nemmeno io!" Aggiunge un altro ragazzino.
"Neanche io!" Dice un altro... alla fine l'intera classe si schiera in difesa del loro compagno!
Grande lezione per noi adulti...

Alla fine, ciascuno di noi è chiamato ad una scelta. Non possiamo seguire la massa con la scusa: "Cosi fan tutti".

Termino con le parole di un grande maestro, ca

[continua a leggere...]

   15 commenti     di: gina


La marcia anti-terrorismo di Parigi

Integrazione presuppone compatibilità oppure superficialità oppure interessi comuni.
Islam è abbastanza compatibile con Cattolicesimo: in fondo il Dio unico è lo stesso, salvo alcuni fraintendimenti; i modelli sociali sono compatibili, anche se quello cattolico si è venuto progressivamente allontanando, dal medioevo in poi, dal tipo di società "tradizionale" propugnata da Maometto.
Islam non è compatibile con i valori laici della rivoluzione francese.
Islam è compatibile, invece, con gli affari che la République Française fa con l'Arabia Saudita e altri Paesi che adottano l'Islam a modello sociale rigido e indiscutibile.

Esclusa quindi la compatibilità, restano superficialità o gli interessi comuni.

Della prima c'è abbondanza, e questa abbondanza continua a farci credere nella convivenza multireligiosa e multiculturale.

Dei secondi, gli interessi comuni, ce n'è abbastanza per costituire prove e puntelli agli esiti della superficialità.

Ogni tanto, però, come stavolta a Parigi, la verità sostanziale spunta come un iceberg e gli uomini di potere si affrettano a coprirla con manifestazioni magniloquenti. La base dell'iceberg, quella della Nigeria e della Siria per intenderci, è abbastanza lontana da poter consentire la continuazione degli affari, all'insegna della sovrana superficialità che è madre dei buoni propositi di pace sociale (con annessi buoni affari, beninteso).

   8 commenti     di: Nicola Saracino


Gli albori della vita (4a parte)

C'è un solo dato certo, però, ed è quello di esser passato indenne, lungo un percorso davver tanto sofferto con il dolore che, aguzzando l'ingegno, mi ha portato alla conoscenza (di scala in scala) e, forgiando l'amore (verità del sapere o luce della verità), mi ha regalato l'anima...

l'anima è la strabiliante
"rossa monoposto",
dono della potenza divina,
per superare il tortuoso
e contorto circuito della vita.
Chi lo supera sicuro e veloce
a pieni giri senza penalità,
sfoggiando abilità di guida
con nervi ben saldi,
si guadagna la protezione
del mantello divino
con l'alloro di pilota dell'anima
e con un pizzico di umana vanagloria
la corona d'alloro di poeta
delle follie della vita

facendomi così passare dal buio della ragione, in preda alla depressione, alla luce dell'intelletto (ti dà la giusta intuizione) che mi ha fatto scoprire, invece, l'anima di Platone nella sua triplice veste di coscienza vigile (ESISTO), consapevole (PER AMARE) e morale (VERAMENTE) dalla cellula primordiale (pensiero/Aristotele, amore/Platone e coscienza/Socrate).
E così, conoscendo bene me stesso, ho scoperto che nel nostro profondo io (a livello della coscienza) si cela l'amore, luce universale (l'iperuranio, il paradiso di Platone), mentre nell'universo spaziale gravita energia oscura (il purgatorio delle anime in attesa della catarsi) e materia oscura (l'inferno di Dante).
In ultima analisi, facendo nostro il verum scire est scire per causas di Aristotele, di causa in causa si arriva all'amore, luce della verità.

Proprio questa luce dall'alto (condensa di madonne e santi) da tempo ispira i Grandi d'Italia e, in tema o meglio fuori tema, messi da parte il senatur padano con il "figliuol trota"...

o Renzo,
rampollo nascente dalle acque piovane,
per elevarti al cielo da cima padana
impara l'italiano e " 'o sole mio" ti libererà
dalla nebbia mentale e farà emergere,
dalla palude culturale, un novello Renzo
(se lo sogna il Tramaglino!) che,

[continua a leggere...]



Il futuro è già passato

Donald Trump ha vinto le elezioni americane. Donald Trump è il 1° presidente degli Stati Uniti d'America dell'era postnazionale. Dicono che dietro ci sia lo zampino di Putin. D'altronde, chi può affermarlo con assoluta certezza? Per ora è una post-verità in bilico.
Ad ogni modo, che sia vero o post-vero, reale o meno, una cosa è assolutamente certa: il venti gennaio, cascasse il mondo, DonaldTrump - l'uomo col procione ossigenato sulla testa - s' insedierà alla Casa Bianca. Magari non direttamente. Probabilmente spedirà a Washington un sosia. O la sua sagoma di cartone a grandezza naturale. Perché i detrattori dicono sia intenzionato a portarsi il lavoro a casa. A fare il presidente dalla sua stanzetta "minimal", sulla vetta della Trump Tower. O dal suo aereo, mentre zompa da una megazienda di famiglia all'altra.
In fin dei conti poco importa da dove il nuovo comandante in capo impartirà ordini al Pentagono. Come comunicherà col ministro della giustizia, o parlerà con quello degli esteri. Ammesso che intenda farlo. È solo un dettaglio. Perché in questo nuovo mondo che nasce I vecchi simboli, i soliti riti, le consuete abitudini, son tutto ciarpame destinato a sparire.
Con ogni probabilità, da gennaio, la stanza ovale diventerà come Lourdes: meta di pellegrinaggi senza soluzione di continuità. Là dentro i turisti, scorrendo su di un tapis roulant per non creare ingorghi, potranno ammirare il nuovo presidente seduto alla scrivania - il volto un po' cereo - come nel museo di Madame Tussaud. Del vecchio establishment solo pallidi ricordi. Qualche video sulle pareti lungo i corridoi, mentre una voce sintetizzata ripeterà senza posa l'epopea Stelle & Strisce: dall'intrepida conquista del West alle spregiudicate conquiste di Wall Street.
Ma al di là di questa nota di folclore, ciò che conta ed è destinato ad avere un peso sempre maggiore sulle nostre vite è che l'elezione di Trump segna un cambiamento epocale. Sì, epocale! Mai l

[continua a leggere...]



Chi ha paura di Fidel?

Alle 7. 15 L'ANSA dava la notizia della morte di Castro col titolo:
"È morto Fidel Castro - Hasta siempre comandante -"

La colpa pare che sia di un "titolista" di turno la notte. È un vecchio nostalgico assunto chissà come e da chi negli anni del compromesso storico e dei governi di unità nazionale.
Non vedeva l'ora di essere di turno in una giornata come quella per dare sfogo al suo malcelato comunismo anni settanta.
Prima delle 8. 00 era montato il turno diurno ed il titolo è stato subito cambiato in un corretto:
"È morto Fidel Castro l'annuncio del fratello in TV"

Fidel è stato destinato ad altre mansioni.



Centodieci di sabato



Triste, amara realtà

Buon giorno, amici carissimi! Ieri non me la sono sentita di stare in vostra compagnia, mio figlio minore è partito per lavorare in Inghilterra, l'ho accompagnato all'aeroporto di Sant'Egidio di Perugia, insieme a mio figlio maggiore. È stato molto doloroso per noi separarci, sopratutto sono molto rabbiosa nei confronti di questi politicanti di merda che costringono i nostri figli a cercare fuori casa un sostentamento, una speranza per costruirsi un futuro migliore, un futuro che L'Italia nega loro. Dice il Signore che bisogna perdonare, ma questa gente disonesta che macheggia e ruba, che fa la propria fortuna sulla pelle della povera gente, che continua ancora a prenderci per il culo, che hanno portato il Paese alla rovina con decreti salva buchi che nulla portano e peggiorano la situazione, beh questa gente qui, pensando a tutte le lacrime di dolore che fanno versare rendendo le persone disperate, IO NON LE PERDONERO' MAI!




Pagine: 1234... ultimatutte



Cerca tra le opere

La pagina riporta i titoli delle opere presenti nella categoria Attualità.