username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Lettere e racconti epistolari

Pagine: 1234... ultimatutte

Caro bambino

Caro bambino,
chi ti scrive in questa breve e assai incompleta lettera é una bambina come te che é ancora convinta che in questa nostra umanità ci sia, nonostante tutto, ancora spazio per la pace, per la non violenza, per il rispetto, per la libertà e la nobiltà di spirito. Chissà cosa stai sognando; chissà come ti sembra questo mondo. Io posso solo dirti che viviamo in un mondo bellissimo e, forse, é proprio questo il problema: é troppo delicato e sfuggevole per persone che non hanno gusto, credibilità, senso dell'estetica; per uomini che sono ossessionati da troppi problemi, troppi complessi materialistici e inutili. Ma, ti dirò, che questo mondo é proprio una meraviglia, sebbene facciamo di tutto per rovinarlo e depredarlo di tutta la sua sublime essenza. E, se tu, per un attimo, hai la folgorazione di appartenere a questo Essere Cosmico, non hai bisogno d'altro. Quasi sempre pensiamo che tra noi e il mondo ci sia una dicotomia, una divisione, ma é assolutamente sbagliato. E bisognerebbe una volta per tutte combattere questa perfida opinione, perché, distruggendola, vedremmo finalmente che tutto é Uno, che facciamo parte e siamo protagonisti di una Realtà che ha in sé il Tutto. E, allora, non ci sarebbe più il vegetale né l'animale, ma questa energia, questo nucleo solidale di volontà, di sentimenti, dove ognuno é autore di sé e di ogni altro, dove la fine é l'inizio di qualcos'altro.
Non ci sarebbe più differenza tra bene e male, tra ricco e povero, tra bello e brutto, perché tutto diverrebbe il battito vitale dell'Uno. Non ci sarebbe più il timore del "diverso". Sai, vivere qui è complicato, ci sono piccole e grandi guerre quotidiane. Eppure, sapessi com'è bello vivere nel mondo reale quando tante sono le possibilità e le occasioni di essere quello che tu vuoi, e fare una vera vita, una vita in cui ti riconosci é fattibile. Mantenersi fedele a se stessi é una realtà, non un'illusione. Questo mondo ti tende la sua mano e ti sal

[continua a leggere...]

   1 commenti     di: Luana D'Onghia


... e il mio dolore continua

Dopo la morte della mia dolce cucciola mi guardavo intorno, smarrita, spaventata alla ricerca di un sorriso, ma nessuno me ne voleva regalare nemmeno uno.
Mi sentivo così infinitamente sola. Avevo bisogno di sentirmi amata, coccolata, capita, consolata, avevo bisogno che qualcuno comprendesse l'immenso dolore che mi distruggeva che mi attanagliava il cuore, avevo bisogno che qualcuno mi consolasse, ma, siamo sinceri, chi potrebbe mai prendere realmente a cuore il dolore di una come me? Una lesbica. Nessuno. A nessuna persona, bigotta e puritana passerebbe mai per la testa la possibilità di affezionarsi davvero a me. Questo lo so da sempre, mia madre me lo ricordava tutti i giorni e adesso lo accetto, vado avanti, sopporto cercando di rimanere in ogni momento la stessa donna degli ultimi sei anni, spensierata e pazza, folle di amore per una ragazza che, con la sua dolcezza, era riuscita a togliermi dalla "strada"ma, a chi sta a cuore la mia felicità? Chi è interessato a comprendere quello che invece nutro dentro? A chi importa quello che provo? A nessuno. Nessuno s'interessa veramente a me. Però, anche se a nessuno interessa, dentro di me qualcosa si muove, è un'enorme voglia di amare, è un immenso bisogno di coccole e tenerezza. Perché nessuno prova almeno un po' a capirmi? Perché tutti pensano che per placare questo bisogno di affetto basti un abbraccio o dei "fatti coraggi"? Non voglio baci, non voglio abbracci, non voglio carezze, non voglio niente, voglio solo avere qualcuno al mio fianco, non per colmare il vuoto lasciato dalla mia Cucciola ma per sostenermi, per aiutarmi a sopportare il vuoto lasciato dalla sua morte. Qualcuno che sia migliore, qualcuno che riesca ad amarmi per quello che sono, qualcuno che riesca a vedere la mia debole luce brillare. Per il momento, nell'attesa, cosa posso fare se non cercare conforto in quel sottobosco umano dove abbracci, sorrisi, carezze si possono solo comprare? Perché è così difficile volermi bene davvero

[continua a leggere...]



A Matteo

Eccomi qua, a fare ciò che mai avrei pensato di fare e dire cose che mai avrei pensato di dire, tantomeno di pensare, ma te lo dovevo. Mi dispiace se non riesco a parlarti, ma una mail non si emoziona, non s'inceppa, non ha vuoti di memoria e soprattutto non si mette a piangere. Ci tengo subito a precisare che è terribile scriverti un messaggio di posta elettronica piuttosto che una lettera piena di cancellature da lasciarti direttamente nella cassetta della posta. Quello che cerco di dirti da tempo, in modo probabilmente sbagliato e di sicuro molto confuso, è che non avevo mai provato niente di simile. Mi manca tutto di te, mi manca tutto di noi... mi manca l'ansia che avevo prima d'incontrarti, lo stupore appena ti ho visto; mi manca il modo in cui mi ha chiesto di potermi prendere la mano e quello in cui me l'hai presa, mi mancano i tuoi complimenti al porto, i miei occhi rivolti verso il basso, la voglia di baciarti, mi mancano le tue mani sul mio viso, l'impazzimento che mi hai creato quando ti avvicinavi e allontanavi in continuazione; mi manca la paura mista al terrore durante il nostro primo bacio, il tuo viso visto dal basso, il tuo dirmi "sei buonissima", i brividi che mi procuravi, mi manca la notte insonne che ho trascorso pensando a te e la voglia di rivederti del giorno dopo, mi manca l'imbarazzo di mettermi in costume davanti a te; mi manca persino il "vecchio" contrario al fatto che ci baciassimo; mi mancano i baci che mi hai dato mentre tremavi, la faccia che hai fatto quando ti ho detto di stenderti accanto a me; mi manca passeggiare per il centro in tenuta da mare, "prenotare" la panchina al molo e soprattutto il molo stesso; mi manca la pioggia, il "Mamiani" e i vestiti infangati; mi manca la tua voce che mi dice "non andare a vedere, sei troppo emotiva", mi mancano le mie cazzate al cinese, la paura che non volessi più rivedermi, quello che mi hai detto in lungomare; mi mancano i fuochi d'artificio e le tue braccia intorno a

[continua a leggere...]



Lettera per te

Ti ricordi?
In quella stanza che sapeva d'alcool iniziammo a spogliarci per sentirci più forti e immuni, per la vaccinazione!
Ecco, in un'altra stanza, ma di prato bagnato affacciata al profumo, vorrei arrivare con te fino al cuore nudo di una notte stellata e, in un silenzio avido e dolce, con i baci che in qualche scrigno tenevamo chiusi, dirci tutto.
“Guardate sorelle,” direbbero le stelle “lì, in quel minuscolo punto, un uomo e una donna si stanno incontrando, ci illuminano con la loro luce! Questo ci piace osservare! ”
E rideremmo, sì. ubriachi di un momento eterno, oltre l'impero dei sensi, oltre il quotidiano, come bambini mano nella mano, alle porte dell'infinito.
Istanti... che non ci regalerà nessuno, ma noi li strappiamo alla vita e ce li doniamo illuminando la terra, amando il cielo.



Sono solo degli auguri ma... tutti voi siete nel mio cuore

Le feste rendono l'aria intorno a noi magica, serena e speciale... ed io ho attorno delle persone che rendono la mia vita così 365 giorni l'anno... grazie, grazie a voi amici miei... Auguri.

Provo a mettere a nudo il mio pensiero...

Quando le mie incertezze rigavano di lacrime il mio volto, quando le mie paure riempivano le mie giornate, quando i fantasmi del passato popolavano le mie notti, quando sola e distrutta dal dolore per la morte della mia compagna ho incontrato voi... e da quel momento la mia vita è cambiata.

Grazie per aver condiviso con me i giorni in cui la malinconia mi riportava indietro nel tempo, facendo riaffiorare le mie incertezze, i miei incubi. Grazie a tutti quelli che con il loro calore hanno fatto si che i miei problemi si sciogliessero come il mare fa con il sale.

Fermare il tempo, ecco la magia che vorrei fare... sì, fermarlo per far si che i momenti migliori vissuti insieme con voi non passino mai. Vorrei che quei giorni indugiassero sempre vivi nei nostri cuori.

Ci sono valori nella vita che, al di là di tutto, vanno protetti, vanno difesi perché come un tesoro nascosto, non vengano contaminati da persone che non conoscono il valore dell'amicizia. Quando si ha la fortuna di incontrare, come è successo a me, persone genuine e sincere, bisogna sapersele tenere strette al cuore.

La vita mi ha insegnato che la vera amicizia è quella che in modo disinteressato e senza secondi fini si offre agli altri. Mille e mille frasi, mille parole affollano la mia mente, alcune belle, altre brutte ma una sola mi esce dal cuore: VI VOGLIO UN MONDO DI BENE.

Mi avete fatto ridere, avete fatto in modo che la mia tristezza svanisse come neve al sole, mi avete permesso di confidarmi con voi, mi avete fatto vedere la mia "disgrazia" con più serenità. Io vi ho reso partecipe del mio dolore per mezzo dei miei scritti e voi mi avete reso onore leggendo e commentando le mie poesie... Grazie amici miei.

È toccante riconoscere com

[continua a leggere...]



Voce che ti chiama

Alla luce soffusa di una lampada guardo pagine bianche... Ho la malinconia tra le dita che fremono al risuono del cuore che ti chiama...
Decido di scriverti, e immagino così di parlarti come se tu fossi accanto.
Carissimo, il tuo silenzio ormai è lapide di un sentimento che solo io avverto.. ma mi chiedo perché certe emozioni sembrano più dure a svanire, o semplicemente non si riescono ad accantonare in quei remoti di vissuto che poi si confondono di contorni di realtà se ti vengono alla mente, per caso.
E ogni giorno scorre nell'indizio di un'attesa che non ha origine in nessun spazio e tempo reale... solo nel testardo mio cuore.
E così ti penso, soprattutto nei languori silenziosi dell'anima, e ti vedo nei passi decisi, ti sento nelle frasi che conquistano, e ti sorrido nell'ombra.
Oggi, come ieri, altrettanto domani io ancora sono qui a vederti, a sentirti e a sorriderti... come necessità di non interrompere il flusso delle tenerezze ascoltate, perché sei sogno accarezzato, amore idealizzato, fantasma nei pensieri e convivo di ore di nostalgia con te anche se tu mai lo saprai.
Ovunque l'amore ti porti con sé, in mistero di nuove sensazioni, vi è antico ancora il mio che ti sfiora tra sguardi di cielo, tra volti incrociati, tra frasi allegre o tristi, tra notti che t'amano o t'addormentano...
Io sono qui, anche in queste righe che non mentono, io sono in ogni parola solitaria che ha unica voce ma che ti chiama... ti chiama, amore mio!

   1 commenti     di: Marhiel Mellis


Addio

Ciao amore mio, ciao a colei che è e resta il mio sogno proibito. Purtroppo sei nata in un mondo virtuale e li sei stata relegata dalla persona che ti ha creata e che adesso non vuole più farti vivere. Come vedi insieme alla lettera ti ho portato un dono formato da più oggetti che come sempre ha un significato ben preciso. Quattro rose di colore diverso: una rosa rossa per l'amore che provo per te, una blu per la passione che ci ha unito, una gialla che rappresenta la gelosia provata e una bianca che rappresenta la purezza del mio sentimento. Questa volta però i fiori non sono freschi volutamente, ma finti perché essi rappresentano il mondo virtuale in cui adesso questo sentimento è stato chiuso. Questo perché l'amore da me provato per te non si è potuto concretizzare in qualcosa di più, non è stato possibile gridarlo al mondo esterno, non è stato possibile trasportarlo nel mondo reale. I fiori sono poggiati nel cesto di una mongolfiera che rappresenta una cosa a te molto cara: la tua libertà. Niente di meglio per rappresentare la libertà con una mongolfiera. Infatti essa senza essere legata a motori si libra nell'aria con il calore racchiuso nel pallone, affidandosi al vento benevolo che la trasporta dolcemente. La bambola è inutile dirtelo, ti rappresenta in tutta la tua bellezza, in tutta la tua straordinaria forza d'animo che ti sostiene da sempre. Allora se me lo permetti affiderò questa simbologia al buon Dio al quale rivolgerò ogni tanto una preghiera, quella che la mongolfiera ti porti dove il tuo cuore desideri, tenuta in aria dal calore della fiamma che hai fatto ardere in me, guidata da venti benevoli che ti portino dolcemente alla meta, senza scossoni e senza tempeste, senza farti pesare le sofferenze in cui immancabilmente ogni tanto sei costretta a vivere, come tutti del resto. Io seguirò il cammino che ormai ho intrapreso, sperando anche io di giungere alla meta, magari in bicicletta, con l'ausilio della sola forza delle mie gambe,

[continua a leggere...]

   11 commenti     di: clem ros



Pagine: 1234... ultimatutte



Cerca tra le opere

Questa sezione contiene una raccolta di racconti scritti in forma epistolare, diretti ad uno o più destinatari.