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Lettere e racconti epistolari

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Dalla russia ancora

Cara Yuliya,
sono felice vedendoti così piena di grinta.
L'amore supera le barriere. Tu dici che l'amore supera le barriere?
Ok! L'amore supera le barriere!
Questa è una prova per la quale dobbiamo passare.
Chiedi ai tuoi amici dei quali mi hai parlato: Chiedi: " Avete avuto delle difficoltà nella vostra relazione? "
Chiedi: " Come le avete superate? "
Pazienza! Io ti dico pazienza e lavoro...
Io credo in Dio; l'angelo disse a Maria: " Nulla è impossibile a Dio! "
Io prego perché si faccia la cosa giusta.
Se la cosa giusta è che noi formiamo una famiglia, Dio, il mio Dio, ce lo concederà.
Arriveranno i soldi. Non ci sono adesso però arriveranno! Adesso non ci sono!
Abbi fiducia e fai chiarezza dentro te stessa e chiediti: " Lo voglio davvero? ".
Chiarisci il tuo animo, il tuo mondo e parla con l'ambiente che mi dici vuoi lasciare per venire a vivere qui in Italia.
La situazione per il momento è bloccata.
Io so che: " Se sono rose, fioriranno! "

Michele



Mi vedi ma non mi vedi

Mi vedi sempre ma non mi vedi.
Mi guardi negli occhi ma non mi guardi.
Mi piaci quando cammini, ti osservo quando mangi. Le tue mani agevolissime che pigiano i tasti di quel computer.. sono adorabili... vorrei che sfiorassero la mie pelle che frime per te. Ti aspetto all'uscita nascosta nel cespuglio che ormai è la mia casa. Perchè non mi vedi sono così invisibile?
Non sono pazza, è il mio amore che è pazzo per te. Tu non capisci.. tu mi ferisci.. se mi parli, poi durante il giorno ti penso. Se mi porgi un foglio la notte ti sogno. Mi rude il fatto di non poterti chiamare "amor mio" perchè non sei mio? odio chi ti stringe fra le braccia, mi strappo i capelli quando ti sfiora le labbra.. sei un tormento.. sei il mio fardello.. non posso continuare a mordermi le dita.. non posso continuare a far finta che sia felice per te.. Non vedi come ti guardo? non senti come ti chiamo? li senti i venti che ululano al mondo, senti come sbattono alle finestre chiuse dalla gente.. non apriranno mai perchè il vento entrerebbe a gelare le stanze.. io sono quel vento tu sei quella finestra..



Sono il tuo bimbo

Papa' grande mio, so che sei sempre vicino a me e che non mi abbandoneresti mai,
ho molta paura, faccio sempre brutti incubi e quando mi risveglio ho dei lacrimoni enormi che scivolano sulle coperte, e dei brividi forti di freddo come se avessi la febbre, questi brutti sogni sembrano veri per questo ci sto sempre molto male, e non riesco respirare;
ieri notte ho avuto un brutto incubo, sembrava vero, era il mio babbo che piangeva ed urlava forte contro di te, supplicandoti con rabbia di renderlo uomo e ti chiedeva di proteggere il suo figliuolo perche' non aveva colpe.
Papa' grande, non capisco questo sogno e del perche' il mio babbo ce l'aveva con te, e poi lui e' un uomo, allora perche' dovresti renderlo uomo? avevo molta paura della sua cattiveria nei tuoi confronti.
Papa' grande ti volevo chiedere questo, se tu proteggi anche gli adulti, e se vuoi bene a loro nello stesso modo che ami noi.
Papa' grande so che gli adulti commettono molti errori, ma tu non potresti aiutarli a non farne?
ti confido una cosa, il mio babbo urla e picchia la mia mamma con molta energia, io mi spavento tantissimo quando accade, scappo veloce veloce in cameretta soffocandomi di urla chiedendo di smetterla, incrocio le gambe e mi nascondo dietro le tende mi raggomitolo vicino al termosifone, stringo le mani una contro l'altra aspettando che tutto finisca presto.
Papa' grande mio, io sono buono non ho commesso errori, e spero che non sia per me che litigano cosi forte,
io spero che tu possa sentirmi adesso, e che tu possa aiutare il mio babbo e la mia mamma a volersi bene,
io sono buono non ho fatto cattiverie, non voglio giocattoli, ma
ti prego Papa' grande, aiutami a non soffrire tanto, ti chiedo se puoi riportare dentro il cuore del mio babbo e della mia mamma il loro grande amore;
io ti prometto di essere sempre buono e sa

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   0 commenti     di: ANDREA


Lettera di rita

carissima, ci siam viste pochi giorni fa e sentite telefonicamente. Probabilmente con i miei lamenti e rabbie di donna ormai alla fine della vita sto turbando la tua maturità ma tu sei l'unica persona che mi ascolta, che mi chiama, che mi parla ed io ti parlo di me, sperando che tu faccia tesoro della mia vita ed eviti i miei errori. Ti guardo, mentre ti parlo e mi accorgo che il tuo animo non è sereno eppure sei tu che dai forza a me. La solitudine è ciò che più mi attanaglia, da qualche anno, e non riesco, come tu dici, ad uscire, parlare, camminare ma con chi? dove? perché farlo? cammino in casa, spesso la notte son sveglia, talvolta non apro neanche le serrande. Perché vedere il giorno??? sono stata madre ed ho visto cosa vuol dire per una madre arrivare alla fine della vita. La mia mamma è stata fortunata, era in casa. Anch'io sono in casa. Lei era in compagnia di figli e nipoti, io son sola! Tu mi dici che non devo pretendere, che la vita è cambiata, che i miei figli devono essere liberi di vivere la loro vitae come hai constatato la voce della tv è quella che accompagna le mie giornate ma nessun argomento mi interessa, non faccio parte più della vita. Mi hai detto di cominciare ad usare un pc. Ma ti rendiconto di quello che dici??? alla mia età scrivere e rispondere con persone mai viste e di cui non mi importa e a cui di me non importa nulla??? no, Neve, preferisco rimanere nella mia nullità e solitudine. Tu, se e quando potrai chiamami, ascoltami, in una parola sopportami!!! augurando che tu non debba mai soffrire questo grande amore che è la solitudine ti abbraccio. Grazie per avermi letto. Rita

   4 commenti     di: soffice neve


Mi sei rimasto nel cuore

Mi sei rimasto nel cuore, punte a colpire il mio tempo passato a dimenticare.
E mi accorgo di te ancora presente quando stralci di pensiero s'intestardiscono nel voler ricondurti alle ore che sapevano di dolci battiti.
Un altro anno è andato, ormai dovrei essere indifferente a quel tempo di sorrisi... e abituata alla vita che scorre affannata o illusa d'altri gesti.
Ma la sera, o anche in un risveglio all'alba, il cuore bizzoso reclama fulmineo sensazioni che solo tu in me hai saputo incastonare con abilità delle parole sussurrate.
Forse ciò che mi manca infine non sei tu che sei stato sempre ombra, ma quella felicità che sentivo dovesse appartenermi in un periodo dove avevo trascurato la voglia d'essere felice, solo presa dallo scorrere monotono di tempo che aspettava il tramonto...
Quella penombra mesta di tramonto, senza colori magici di raggi che vanno naturalmente brillanti oltre l'orizzonte.
E mi ritrovo così, come prima che, pur brevemente, apparissi nel mio esistere, nuovamente senza voglia d'essere felice, solo corpo che vive e sopravvive di te!

   3 commenti     di: Marhiel Mellis


Lettera di angelo diventato un angelo

amica mia cara, mi piace il tuo nome. Devo chiederti scusa e perdono se sono stato invadente per il tuo carattere. Avevo come un granito sullo stomaco quando mi rispondesti"ognuno si tiene i traumi che ha"mi creasti un muro che non ho avuto il piacere di abbattere. Vedi amica mia per me è un cruccio, volevo che ti aprissi con me e mi confidassi le tue vicende.. non ho insistito perchè il tuo "muro"è parte del pudore dell'anima. Non so se avrò mai il tempo per dirti questo, hai rgione tu, anche io ti ho nascosto il mio trauma, L'animo, anche nella sofferenza sia fisica che morale, ha bisogno di un sorriso che ti scaldi il cuore. È meraviglioso vedere crescere la solidarietà che ci accomuna. Prima avevo solo l'affetto della mia famiglia, I miei amici? una gatta semicieca, due coniglietti ed un passerotto che avevo raccattato e curato tre anni fa e nonostante gli avessi dato la libertà non se nè mai andato, è un vagabondo ma torna sempre da me, mi guarda, si posa sul tavolinetto, quasi a non volermi dare fastidio. Allora!!! bufera di neve, apri il tuo cuore perchè se ti arriva un caldo sorriso trovi aperto e se è chiuso non ti lascerà il biglietto"torno dopo". è sempre un piacere dialogare con te e leggerti, sento che ciò che dici viene dal cuore. Ora te lo posso confidare, a breve non ci sarò più, si, non ci sarò più, quello che ho io non lo auguro a nessuno, ed il mio treno sta arrivando alla stazione, Grazie e scusami ancora per l'invadenza ma mi devi ancora 3 cose:1esito trasferimento, 2dove abiti, 3 un sorriso, Ciao Neve abbi cura delle tigri che ti ho inviato e ora SORRIDI... un bacio Angelo

   5 commenti     di: soffice neve


Oggi è festa

Eccomi ancora a scriverti, dai ti prego non volermene, ti ho solo detto e te lo ripeto che... non te lo dico, tanto lo sai. Mica mi vuoi ammazzare solo perché ti voglio un bene dell' anima? Solo perché ti chiamo il "mio chiodo fisso" ??? Solo perché è vero che sono pazzo... ma solo perché sono pazzo di te?????
E dai sopporta questo pazzo innamorato, tanto il mio amore è l'unica cosa bella, anzi bellissima, oltre all'amore per le mie ragazze, che mi resta.
È festa oggi, a dire il vero è domenica. La domenica è sempre festa, o almeno se la intendiamo come "non si va a lavorare". Che strano metro alle volte ho per misurare le giornate. Oggi è festa perché non sono andato a lavorare. È come se un certo momento in poi misuro il mio tempo con "vado o non vado a lavorare", da incubo. Fatto è che oggi è domenica. A parte la mattinata che se ne andata da un cliente... come, ho lavorato? È vero l'ho fatto. Allora oggi è mezza festa. Me ne ero dimenticato. Tornando a casa ho comprato 40 carciofi e una cassa di fragole. Ok, oggi è mezza festa e mi tocca litigare con mia moglie... Scarico la macchina senza farmene accorgere, e mi pulisco i carciofi mentre mia figlia si occupa delle fragole. A questo punto viene meno il principio che è festa o mezza festa che sia. Sto lavorando in casa, pulendo carciofi, senza farmene accorgere. Anche perché ho fatto un cattivo affare... tutti i carciofi pieni di peli. E chi la sente... Poco male. Li sistemo a pezzi in una bacinella con acqua e fette di limone per non farli annerire. Che fatica... ma oggi è festa, che mi importa, mica sono andato a lavorare?????. Ok si esce, si va alla Coop a fare la spesa... mica a lavorare. Prosciutto, mortadella, ... nooooo, niente carciofi, latte, pane, insomma 65, 00€ spesi non si sa come. Si torna a casa, mi viene voglia di preparare la cena, vediamo.
Confesso candidamente che 40 carciofi, ridotti a fette, sono in ammollo. Prendiamo una bella padella, olio, aglio in p

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   3 commenti     di: clem ros



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Questa sezione contiene una raccolta di racconti scritti in forma epistolare, diretti ad uno o più destinatari.