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Il calcio sui maccheroni

E poi ci sono i giorni in cui ti dicono: "Non capisci mai niente", e non puoi nemmeno dargli torto perché non ha mai capito se ti dicono "non capisci mai niente" oppure "Non capisci! Sai niente!". Come a dire che loro sanno tutto.
Quasi che poi fosse tutto chiaro, che poi fosse tutto limpido, che poi fosse tutto pronto. Che poi fosse, che poi fosse, che poi fosse. Del senno di poi sono piene le fosse, dico io. Il congiuntivo implica incertezza. Peggio ancora quando è imperfetto. E se fosse così? E se fosse colà? Il congiuntivo ci rende mortali, è per questo che abbiamo i piedi nelle fosse, e non nell'è, o nell'era. Ma quale era poi? La nostra era?
Prendiamo la nostra era allora, e prendiamo quelle scorse. Siamo passati dai nobili sui cavalli ai cavalli sui mobili. Adesso andiamo in giro con la macchina. Abbiamo acquistato mobilità ma abbiamo perso nobilità. Vedete che non si capisce allora? Io perciò vado a metano, che è un gas e anche se non è nobile porto pazienza. Vado piano, non inquino e non consumo. Guido un'autonobile, io.
"Non capisci mai niente", dicono, ma è il mondo che strano, è il mondo che è incomprensibile. È un mondo che ha bisogno dei martelli stradali per farti andare avanti. Sono degli avvertimenti, i martelli stradali. Sono minacciosi: Stop. Alt. Divieto di Accesso. Pericolo di Torte. Guai a disubbidire, ai martelli stradali.
Poi ci sono le trecce a dirti dove devi girare. Ma è sempre stato così, te lo insegnano fin da piccolo, quando già nelle favole ti raccontavano che la principessa sta sulla torre a lanciarti la sua treccia dorata, dicendoti "vieni, raggiungimi". Le principesse ci danno indicazioni tramite le trecce. E prenderle tutte non è facile, è come un perno al lotto.
E poi mi arrabbio, come l'altro giorno, che tutti in ufficio mi facevano: "Senti c'è da fare... Senti hai visto quella cosa... Senti hai richiamato questo tizio..." . E io non ce la facevo più, e allora volevo scappare via, perché stavo male. Avevo il mal di senti.
E quindi mi arrabbio, ma mi dicono che devo stare salmo, che devo sorgere l'altra guancia, che non posso usare oppio per oppio. Ma voi ci siete mai riusciti a far sorgere una guancia? E tanto la prima non basterebbe perché è l'altra... E allora lo vedete che non si capisce. Facciamo di tutta l'erba un fascio, e poi mischiamo tutto. E diventa facilissimo prendere mischi per maschi.
Poi ci sono i rimpianti, tipo quando sono stato a Siena e mi sono scordato di vedere le poste. Ho visto Piazza del Campo, dove fanno il Palio, ma non ho visto le poste. Ho perso la posta in palio.
E poi, a cena, davanti un salice di pino, (camerieri di merda) ti domandano: "Ma a te che tipo di donna piace?". Non lo so che tipo di donna mi piace, va bene? Non l'ho mai capito. Mi piace quando ciancicano la gomma come ruminanti, con le bolle di saliva che bollono sotto la lingua. Quando la bacio mi piace scambiarla, anche se poi la restituisco sempre perché ho paura di ingoiarla. La chewing-gum, non la donna. Voglio una donna che mastica, comunque, voglio una donna con la gomma.
E poi a me piacciono tutte. Le donne, non le chewing-gum. Sono un tipo solubile io. Mi sciolgo subito davanti a una bella donna. Mi perdo in un bicchiere d'acqua.

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6 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • rosaria esposito il 12/01/2014 15:28
    oh oh...! ... quassù, quando qualunque quadrisillabo quotidianamente quadruplica il quadro del quadrigesimo quaderno, quivi... il quiproquo, quaglia. un vero colpo di scema! fantastico! e qui c'è Petrolini, Queneau e Max Jacob... che in un moment..
  • Mamma Pigra il 13/09/2012 16:52
    Sei stato davvero bravo a trovare tutte quelle 'sviste' linguistiche e a costruirci su un racconto così lungo. Complimenti per la comicità!

6 commenti:

  • Moment il 24/08/2013 08:50
    Grazie Chira, ma guarda che non ho commentato per segnalarti l'errore, ma perché la lettura era molto piacevole
  • Anonimo il 24/08/2013 08:42
    Bravissimo! giocoliere di parole esattamente come Bergonzoni di cui ho visto uno spettacolo teatrale e che mi ha lasciata senza fiato, come questo tuo scritto! Menomale che ho sbagliato l'accordo sulle mie riflessioni ( per questo... tanto lapidarie, forse)e incuriosita ti ho scoperto. Certi sorrisi di mattina sono salutari. Grazie!
  • mariateresa morry il 14/11/2011 08:19
    Per Moment: ho guardato tutti gli spezzoni su Bergonzoni che ricordo di aver sentito unn paio di volte alla radio! Straordinario, anche da punto di visat recitativo! Ho riso tantissimo ma non è un riso puramente comico... anzi: una sua battuta carina è quella sua su di una tizia che si chiama Catarinafrangente!! Buona giornata!! Anche a dantes: c'è mltissima speranza per la tua specie!!
  • Nunzio Campanelli il 14/11/2011 05:41
    È il secondo racconto che leggo questa mattina, ed anche questo appartiene al genere "strano". Non saprei come definirlo. Comunque mi è piaciuto molto anche questo ( l'altro è quello del tuo compagno di pillole). Come già dicevo sono un ortodossista osservante. Ti vorrei chiedere se c'è salvezza per la mia specie, ma ho paura della risposta. Ciao
  • Moment il 13/11/2011 22:26
    Quando senti che dalle tue parti c'è in giro "Bergonzoni" vai al suo spettacolo. È tutto su questo genere. Ovviamente molto meglio. Se lo cerchi su youtube qualcosa trovi
  • mariateresa morry il 13/11/2011 22:15
    moment devo dire che non conoscevo questo genere di scrittura, è la prima volta che ci incepisco... e ho davvero riso, sei bravissimo. Mi sono venuti in mente cochi e renato primissima maniera, ma tu sei molto molto meglio. Salvo il testo tra i preferiti e ti faccio davvero complimentoni!!

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