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Anna e Annina

"Annina, a nonna per favore, oggi puoi andare tu dalle tue amiche? Io non mi sento tanto bene e vorrei distendermi un po"
"Va bene, nonna, non ci sono problemi, ho già appuntamento con Giusy alle tre e mezzo da lei, tu puoi riposarti quanto vuoi, anzi se ti serve qualcosa, nonna, dimmelo pure"
"No tesoro, ho solo bisogno di starmene un po' sdraiata, sai sempre queste gambe.."
"Nonna, ma il dottore cosa dice? Sono parecchio gonfie"
"Eh, cara mia, cosa vuoi che dica, vene varicose, flebite..."
"E non ti da nessuna cura?"
"Hahaha, bimba mia, a sentire i medici c'è da impazzire, mentre ti dicono che bisogna fare del moto ti suggeriscono di non fare sforzi e di stare a riposo"
"Nonna, devi prenderli alla lettera, fare del moto con una motocicletta, magari con un sidecar così stai anche a riposo"
"Sì, con tuo nonno appollaiato sul manubrio, te lo immagini? Gesù non farmi ridere.."
"Io ce lo vedrei il nonno su una moto, alto e slanciato com'è sembra un giovanotto"
"Sì, un poppante che si regge a stento in piedi e che ogni momento gli devi ricordare le cose, eh Annina mia, la vecchiaia è una brutta bestia.. oh, ma ora va altrimenti gli roviniamo la pennichella, e poi chi lo sente!"
"Ciao Nonna, a stasera, dunque!"
Annina, mandato un bacio con l'indice alla nonna, si allontana in punta di piedi per non svegliare nonno Carlo, appisolato sulla poltrona. Nonna Anna segue teneramente con gli occhi la nipote sedicenne mentre si allontana da casa e con un sospiro rivolge il pensiero ai genitori di lei, suo figlio Andrea e sua nuora Giovanna, impegnati tutto il giorno in città con i rispettivi lavori mentre lei, in paese, accudisce la nipotina. Il paese dista una dozzina di chilometri dalla città ed è parecchio popolato, per la maggior parte da vecchi ed anziani pensionati dediti all'unica preoccupazione terrena che ancora viene loro riservata, quella di accudire i nipoti.
Assorta non si accorge del risveglio di Carlo, il marito settantottenne, che con crescenti brontolii e stiracchiamenti attira la sua attenzione. Prima che sia del tutto sveglio lei, alzatosi dalla sedia, gli passa vicino e con una mano gli da una stiratina ai capelli, bianchi e arruffati, sorprendendosi ancora una volta di come il marito dimostri oltre una decina d'anni in meno di quelli che ha, fisico asciutto, muscolatura ancora salda e, se vogliamo, un'espressione ancora piacente. Non fosse per la memoria... che ormai lo sta lasciando un pezzetto al giorno dovrebbe ancora preoccuparsi..
"Dove vai?" le chiede lui ormai desto del tutto.
"Non vuoi il caffè?"
"Ah, certo, perché l'hai già fatto?"
"Lo sai che puoi bere solo il caffè d'orzo, e quello non c'è bisogno di farlo al momento"

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rossana Russo il 30/04/2012 10:06
    Tenerissimo questo racconto

7 commenti:

  • Michele Rotunno il 30/04/2012 13:19
    Grazie Rossana, un commento gratificante!
    @ Bruno, grazie anche se con un 'eternità di ritardo!
  • Bruno Briasco il 16/12/2011 19:22
    Un racconto tenero di due persone che ancora (e meno male...) si amanononostante età e malanni. Bello Michele, mi èpiaciuto particolarmente. Una bella ciusa con la complicità delle due donne una nel rispetto del'altra. Un caro abbraccio e, anche se fortemente anticipati, ti faccio gli auguri a te e famiglia.
  • Michele Rotunno il 01/12/2011 11:45
    grazie carla, un forte abbraccio. Ciao
  • Anonimo il 01/12/2011 10:18
    che bel racconto Michele di una dolcezza infinita... l'amore con la A maiuscola non finisce mai... e questo che la tua abile penna ha descritto ne è un esempio... complimenti di cuore, letto molto volentieri
    carla
  • Michele Rotunno il 29/11/2011 10:03
    Grazie a entrambi, di puro cuore.
    Ciao
  • Anonimo il 29/11/2011 08:03
    Grande Michele... sono tornato ieri sera dall'Elba e stamane mi ritrovo questo bellissimo racconto. Molto bello ed apprezzato sia per la bellezza dei dialoghi e poi perché sei riuscito a trasportarmi su quel letto...è ora che anch'io impari queste tecniche, e mi pare che tu le conosca bene... ahahah... anche molto delicato e struggente il racconto della tenerezza nella vecchiaia dei protagonisti. ciaociao
  • Anonimo il 28/11/2011 21:06
    ... tutte per te le stelle! L'amore vero non ha età. Di una struggente tenerezza ma forse solo per chi non è più tanto giovane e sa...

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