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Si sa come comincia, ma non come finisce °

Mesi dopo, discoteca Verona 2000, Tex Willer, che di notte diventa, appunto, Aquila della notte, sta ballando con amici e amiche al ritmo di discomusic, mambi e lenti vari.
Con lui un ragazzo di qualche anno più vecchio, che egli, pur essendo già Tex Willer di suo, ammira fino all'adorazione.
Capelli scuri, occhi scuri, barba scura e rada, da duro, cintura nera di karate. Uno sguardo a dir poco assassino che incute timore a tutti, anche se non è un gigante. Ma ha un fisico alla Bruce Lee. E fa veramente paura. Anche a Tex.
Non aveva soprannomi ma per comodità, e per l'incognito, così lo chiameremo: Bruce Lee.
Gli altri, e le altre, non contano. Loro due sono una cosa a sé, anche se limitatamente al combattimento: maestro e allievo, mentore e seguace, messia e discepolo. Con Bruce Lee accanto, Tex non ha paura neanche di Mephisto. O almeno così crede.
Fine dei mambi, iniziano i lenti, guancia a guancia con una squaw che aveva più barba di lui, poi sosta al banco del bar, quindi tappa nei cessi. Uomini a destra, donne a sinistra. Corridoio, lavabi e porte dei cessi vere e proprie.
Neanche a farlo apposta il primo che si libera è l'ultimo in fondo a sinistra e chi vi esce, proprio in quel momento?
Bruce Lee, con la sua solita aria di gatto che ha appena sbranato un topo ma non è ancora sazio. Cenno d'intesa fra i due e via ai lavabi, mentre Tex, pardon Aquila della notte, entra nel bagno.
Quasi subito rumori, tonfi, berci e concitamento. Cazzo succede di fuori?
Fine pisciata, rapida scrollata e poi apnea, per ritirar su la cerniera (le voci nel frattempo salgono di volume e di tono). Esce e di colpo lo vede.
Incredulo, bocca aperta, braccia inerti. Quello che vede non crede.
Un gigante!
Alto, grosso, grande, largo, scuro, incazzato e bevuto fin sopra i capelli!
Strepita, ruggisce, spintona, se la prende con tutti. Non si capisce cosa sia successo, ma l'ha sul col mondo. E col primo che ha davanti. Lo alza, lo scuote, lo molla e gli appioppa un ceffone che lo spiaccica a terra. E quello ristà, tremante ed immobile. E lentamente si addossa alle piastrelle del muro tra i lavandini.
In una lingua a tratti straniera comunque impastata dall'alcool, Maciste sbraita lunghi monologhi cui inframmezza botte da orbi al malcapitato di prima. Pugni, schiaffoni, calcioni da ammazzare. E quello sembra ormai morto. Ma forse ha solo perso i sensi.
Schizzi di sangue dappertutto. Il bestione si gira e la gente scappa a gambe levate. Quelli che hanno il corridoio alle spalle. Quelli che sono ai lavabi e nei cessi altra storia. Il corridoio è alle spalle del mostro.
Rimangono in quattro: mister X a sinistra, mister Y a destra, Bruce Lee in centro. E Tex davanti alla porta del cesso. Con chi se la prenderà il bestione?
Mister X trema come una foglia e piagnucola, mister Y guarda di lato e balbetta, Bruce Lee guarda per terra, immobile, pronto a scattare ma calmo e feroce.

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8 commenti:

  • senzamaninbicicletta il 12/02/2012 08:40
    hai un modo di raccontare molto appropriato alle situazioni. i personaggi che citi sono fotografie di quelli reali. Le situazioni sono da film noir. tutto ottimamente amalgamato da un linguaggio discorsivo e descrittivo di immagini e paesaggi. Mi è piaciuto molto
  • Massimo Bianco il 09/02/2012 18:24
    Ah, ah, divertente, godibilissimo e riuscito raccontino, con un finale azzeccato. Piaciuto.
  • mauri huis il 07/02/2012 18:35
    Fa parte dei casi della vita. Avrà avuto le sue ragioni per essere entrato nei bagni incazzato a quella maniera, o magari era dentro in uno di essi e quando è uscito ha litigato di brutto. E che ne so? Mica c'ero, io! Certo doveva essere spropositatamente grosso per aver spaventato Bruce Lee e Tex Willer contemporaneamente! Forse il fratello maggiore di Chuck Norris?
  • Fernando Piazza il 07/02/2012 17:32
    Beh, anche questa seconda parte si fa ben leggere. Il linguaggio è accattivante e sottolinea bene l'azione che si svolge in maniera rocambolesca e piuttosto animata... Bruce Lee non si è nemmeno riscaldato, eppure se l'è fatta nei calzoni come tutti gli altri... Ma poi chi era 'sto bestione, l'incredibile Hulk? Minchia com'era incazzato e senza che nessuno gli avesse detto niente, pensa se poco poco lo avessero provocato... sicuramente gli girava male, succede una giornata no, ma poveri malcapitati nei paraggi. Comunque ha fatto sorridere pure me la scena del cesso post rissa, dopo lo scampato pericolo. Piaciuto.
  • Anna Rossi il 07/02/2012 14:12
    calci pugni e cazzotti mi fanno senso.. mi volto sempre da un'altra parte.. la violenza mi angoscia pure nelle sequenze di un film. comunque bravo, ottimamente scritto. ma la prossima scrivi di cose calme.. pacifiche
  • Bianca Moretti il 07/02/2012 09:47
    Ommamma! Ma chi era, Terminator? Pure gli X-men ci hai messo (oltre agli Y-men) solo che qui se la fanno sotto dalla paura.
    Comunque, complimenti non per la fantasia (quando volano pugni, schiaffoni, calci e quant'altro la sostanza non cambia: c'è uno che le dà e uno che le prende o tutte e due le cose) quanto per la dettagliata descrizione in presa diretta molto dinamica ed adrenalinica: quasi un film-movie per come tieni il lettore inchiodato alla pagina. Il linguaggio utilizzato ci sta tutto ed è ben dosato. Bella la scena nel bagno dopo la fine del combattimento: una liberazione, direi quasi catartica.
    Da come si ride qui sotto nei commenti non è proprio un horror, più un racconto d'azione, ma il genere in PR non c'è, purtroppo... Una curiosità: ma che film ti vedi la notte? Una bella commedia che ti concilia i buoni pensieri, no?
  • Vilma il 07/02/2012 08:01
    piaciuto molto il tuo racconto, molto bravo...
  • Anonimo il 07/02/2012 07:43
    Ahahahah... che ganzo che sei, mauri... me la sono gustata questa chicca da discoteca. Un classico scritto con la giusta cadenza, la tensione e la curiosità che prende il lettore mentre divora queste pagine. Mi è piaciuto come sei stato bravo a non far capire, anzi a non dire ma far capire, che Tex Willer eri tu.
    Ci sono delle finezze iniziali nel racconto che solo gli amatori di Tex, (come me che amavo anche Black Macigno) possono capire. Bravo, piaciuto molto. Ciaociao

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