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Museo dei residuati bellici

Pago il mio biglietto, entro. I bagni sono in fondo al giardino, ci vado, passando davanti ad un carro armato riverniciato di fresco. Se ne sta lì, fermo, a riposare, con i cingoli immersi nella ghiaia di questo giardino umido.
Inizio la visita guardando le immagini dei soldati con i loro fucili, con le loro smorfie di dolore. Mi fermo davanti ad una foto, appesa alla parete.
Un uomo in divisa mostra, tenendola con una mano alzata, quel che rimane di una persona. Vedo la testa, un braccio ed un pezzo del torace. Penzolano. Le gambe ed il resto sono a terra, per conto loro.
Proseguo la visita. Esposti, sotto una teca, ci sono dei proiettili di mitragliatrice. Mi avvicino per vederli meglio. L'ogiva è grande quanto il mio pollice. Più avanti ci sono delle mine. Sembrano delle borse per l'acqua calda, di quelle che si usavano una volta per scaldare il letto quando si andava a dormire. L'esposizione ne mostra il contenuto. Centinaia di piccoli pezzi di metallo che, quando la mina esplode, partono verso ogni direzione, ad altezza uomo. Nel cortile del museo c'è un elicottero. Dalla sua finestra si affaccia una mitragliatrice. Ha lo sguardo abbassato. Dorme. Mi siedo su una panchina e fumo una sigaretta. Intorno a me, turisti accaldati. Fumo, accanto al mio zainetto pulito, con i miei sandali nuovi e le mie salviettine rinfrescanti. Mi alzo e termino la visita. Lascio tutto dietro il cancello e cammino lungo un viale ombroso in cerca di una bibita fresca.

 

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6 commenti:

  • pier il 08/03/2012 21:22
    Le spiego : le ho augurato buona caccia ( in maniera scherzosa, sia chiaro, come può aver visto dalla faccina sorridente ) perchè sento molta aggressività nella sua maniera di porsi ( perlomeno verso di me ), lei forse sta cercando ( cacciando ) qualcuno con cui combattere, Io no.
    Non perda il suo tempo a rispondermi o farmi ulteriori domande, non le risponderò più, non me ne voglia, non è scortesia o mancanza di rispetto, è semplice disinteresse nei suoi confronti.
    mi stia bene.
  • Anonimo il 08/03/2012 14:31
    Rilegga lei. Ho detto che non mi risponderà e lei infatti non risponde, tergiversa. La ragione non sta in quello che dico io o dice lei ma nell'osservazione dei fenomeni. E l'osservazione dice che lei non legge e non commenta se non sè stesso: addurre scusa di tempo è infantile. Potrebbe anche dire: non me ne frega niente. Allora le risponderei: perfetto.
    Non avevo previsto invece che un fotografo come lei perdesse la calma. Ecco, questo mi ha sorpreso.
    Ma non so nemmeno se lei abbia l'acume per aver capito ciò che mi interessava; quindi chiudo qui la partita. Resterò col dubbio. Poco male. saluti.
    P. S. tutti abbiamo dei limiti... io non ho capito la faccenda della caccia.
  • pier il 08/03/2012 14:10
    buon per lei che è così sicuro delle sue impressioni e di quello che sa, ed è così " certo "
    ho già doppiamente risposto alla sua domanda. Rilegga bene il suo PS e la mia risposta in merito
    mi stia bene quattroesse, e buona caccia
  • Anonimo il 07/03/2012 20:54
    No, non ci siamo capiti. La domanda era un'altra: lei pubblica ma non legge, o sbaglio? E se non legge non commenta... non parlo del commento di risposta alla sua riflessione.
    Io ho la certezza che chi scrive nel modo con il quale scrive lei non si confronta... tira dritto, non legge altri, non impara. E qui sta l'errore che fa. Questo è il mio pensiero e la mia domanda: a questo lei deve rispondere o meno. tutto qui. Può farlo o non farlo. saluti.
  • pier il 07/03/2012 16:14
    e perchè mai non dovrei risponderle? mi ha fatto piacere il suo commento, mi fanno piacere tutti i commenti ( positivi o negativi, non ha importanza ). Avrei voluto metterlo in " racconti brevi " ma temevo di disturbare come è stato per l'altro mio raccontino pubblicato.
    In merito alla sua domanda del PS : beh, non ho molto tempo da dedicare al sito, faccio come posso, districandomi fra i doveri della vita
  • Anonimo il 06/03/2012 20:17
    Un brano scritto con la laconicità del cinico che analizza le brutture della guerra, ma in generale del mondo, immagino, con gli occhi staccati del fotografo.
    L'intento è riuscito in pieno, non fosse per il tag( riflessioni) dal momento che in questo caso avrebbe dovuto essere "assenza di riflessioni".
    Ma si sa, anche l'assenza di una riflessione è una riflessione così come l'assenza di commenti è a sua volta il migliore dei commenti.
    Ben scritto anche se per valutare appieno l'abilità narrativa si dovrebbe leggere qualcosa di più corposo. saluti.
    P. S. ho una certa pratica di psicologia applicata alla letteratura e so che non mi risponderà, ma ci provo lo stesso:
    lei ovviamente non legge niente e nemmeno commenta quello che si scrive su questo sito. A malapena una sbirciatina a quello che lei ha pubblicato. Sbaglio?

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