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Ragionando con Gigggi... che poi sono sempre io

Prima dico due cose o forse tre, non so, chi ne ha voglia le conti, io il pallottoliere non lo uso più, ho 67 anni che diamine!
È un po' che passo le feste da solo, per due anni di seguito a capodanno sono stato da solo, per scelta.
Ma mai mi sono sentito circondato da affetti come quando ero solo nei momenti in cui non bisognerebbe essere soli.
Sono tre anni che non amo, ma forse è anche più, e questo stato di silenzio, mi ha permesso di vivere di bellezze che prima mi erano state oscure.
Non è vero che l'amore di una donna o di un uomo è l'unico traguardo da raggiungere, ce ne sono mille altri, ci sono miliardi di trasfigurazioni di noi stessi che ci fanno paura, che non esploriamo perchè non si fa.
A volte penso a mio figlio mai nato, ma non ci penso con tristezza, a volte gli sorrido e penso a come sarebbe e mi commuove anche questo pensiero, ma mi lascia leggero, malinconico, di quella malinconia che vorresti saper suonare il pianoforte e strimpellare qualcosa alla luna.
Sono un fatalista, mio figlio non ancora nato nascerà sotto altre sembianze, sono sicuro di aver donato un sorriso a qualcuno, questo può riempire la vita, forse ho generato figli e non lo so e forse sono figlio di qualcuno che non conoscerò mai.
Oggi ho letto qualche parola spinta dalla tristezza, io voglio scrivere qualcosa di verde che è il mio colore preferito, in onore di chi oggi è triste.
Io non auguro buon natale, perchè, in questo silenzio romperei un incantesimo.
Io non dico perchè voglio dire, io non amo perchè voglio amare, io non rido perchè dentro di me c'è la calma del mare in certe mattine d'inverno.

A nessuno augurerei mai di arrivare primo, perchè per farlo dovrebbe uccidere qualcun altro, io odio i primi e odio coloro che vedono la vita come un podio, perchè per arrivare primi bisogna ammazzare e io sono per la pace, odio chi cotruisce podi per solo 3 posti. I podi dovrebbero avere un numero di posti uguale al numero di quelli che vivono e credono nel loro vivere, a costo della pelle e a costo del rinunciare, ci vorrebbero podi immensi perchè di campioni ce ne sono tanti.

E quegli stessi che chiamiamo campioni dopo un po' diventano pezzi di merda, per poi ritornare campioni, si sa è una giostra, occorre farsene una ragione, tutti siamo stati un po' pezzi di merda e un po' campioni agli occhi di qualcun altro.

A chi ti dice urlando: "Dai forza che ce la fai", c'è un posto solo, tutti gli altri sono nessuno, tu ce la fai perchè sei il migliore, ecco, a questo tipo io auguro di avere il culo così pieno di emorroidi da essere condannato a stare a vita in piedi su uno di quei podi del caz davanti ai quali si masturbava la mente, e come tentasse di sedersi, urla a sentire le quali anche la madre di tutte le scimmie urlatrici se la farebbe sotto dalla strizza.

Basterà davvero poco perchè domani, mi imbarazza un po' di quello che ho scritto stanotte, la mattina è diversa, scrivo queste cose perchè sento la vita rallentata a quest'ora e come un privilegiato della notte saetto mentre gli altri dormono, per poi domani, *censurata*, avere gli occhi rossi di sonno mentre tutti gli altri diranno ciò che c'è da dire, al momento giusto, senza una piega.

Anzi no, non mi imbarazzerò un pò, domani mi imbarazzerò moltissimo a rileggere quello che ho scritto stanotte, ma chi se ne frega, è una testimonianza anche questa, e se non cambiassi idea un po' mi dispiacerebbe.

Ora vado, prima che arrivi Gigggi a dire che non si capisce molto, e mi seccherebbe da morire dirgli che ha ragione.

Però è stato bello!

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 09/09/2013 08:25
    Un racconto bellissimo perché talmente spontaneo che, perfino se contenesse bugie, le sentirei come pudica copertura di profondi, intensi sentimenti.

2 commenti:

  • stella luce il 22/03/2012 23:36
    Auro... Auro...è una riflessione molto forte la tua... e hai ragione è stata un bene sia uscita di notte quando non ci sono freni e le cose escono senza essere filtrate... hai scritto cose molto forti... molte le condivido e sai che dico hai ragione per amare non occorre una donna od un uomo perchè vedi poi spesso nella loro carnalità finisce sempre che se ne vanno... l'amore è tanto tanto altro e viverlo in questo modo ci renderà sempre felici...è da stamattina che la leggo... e credo che la rileggerò...
  • mirtylla il 22/03/2012 16:50
    Un soliloquio scritto distinto, mi è piaciuto perché l'ho sentito sincero... e non è affatto imbarazzante... un caro saluto

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