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8 febbraio 2012

Buon giorno vita!
È mercoledì, sono le 7. 49.
Anche oggi a casa in malattia. Il dottore mi ha detto che ho la bronchite. Sono cotta dal raffreddore e la schiena è a pezzi... troppo divano. Alberto è partito da pochi minuti ed Edoardo dorme.
Che bello dormire con innocenza, sognare di volare o immergere i piedi in una distesa d'acqua cristallina. Questi erano i miei sogni preferiti, quando ero innocente. Ora le mie nottate sono caotiche, dense, ingarbugliate. Sogno spesso del lavoro, devo essere efficiente, correre, o scappare? Ma nei sogni più brutti sono in cucina dei miei e di solito arriva la fine del mondo: ci può essere la guerra e allora potenti caccia sganciano bombe, o arrivano gli extraterrestri, o, come l'ultima volta, un'onda terribile d'acqua scura mi travolge spazzando via me e la cucina dei miei.
Alle volte mi fermo e mi chiedo cosa sono diventata. La mia vita è un mix di tante emozioni, di tanti luoghi e persone che ho incontrato. Amo il genere umano, adoro starlo ad ascoltare, studiarlo. Arrivo sempre alle stesse conclusioni: quante paure abbiamo, quanti scheletri nei nostri armadi. C'è chi ha paura di non sposarsi, c'è chi ha paura di essere pazzo, c'è chi ha paura di non provare più emozioni, chi di non trovare più l'amore o il lavoro.
E io che missione ho? Perché sono nata? Quale sarà il mio destino?
Funziono! Il mio professore di grafica al liceo diceva che quando questa era la risposta l'obiettivo era stato raggiunto.

 

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