Nel bosco, momenti di relax... Introspettivi, in cui libero gli istinti, mi inebrio del profumo degli alberi, mi immergo negli elementi.
Perlustro la zona per vedere se vi sono serpenti, o sperando di non disturbare qualche animale. Attacco i bersagli stampati agli alberi e carico la balestra da 150 libre.. che arma. Mi esercito con la mira, nel tiro in movimento... Do sfogo a tutto...
la spensieratezza diventa adrenalina, l'adrenalina si trasforma in rabbia, la rabbia in odio, l'odio in pensieri che diventano un turbine al centro del quale vi è il mio bersaglio principale: una fotografia.
Badate bene non è una foto qualunque, è come se fosse un frammento di un'anima che "faceva parte di me".
Lei... dovevate vederla, tenera dolce sensuale sensibile e bella ( o almeno lo era), che dire perfetta no? Si, perfetta nel suo macabro miscuglio di falsità, vittimismo e insaziabilità, divenuti col tempo un'instabile agglomerato di egoismo e cattiveria bavosa che come uno zombie putrescente si avvicina di soppiatto per spezzarti le ossa e banchettare con le tue viscere.
Capace di far credere al prossimo una bontà che non esiste, legandoti a se stessa per trascinarti nella sua non-vita/non-morte.
Che vita è quella di una persona che ha abbandonato senza scrupoli tutti coloro che la amavano? Che cerca nel suo passato le giustificazioni a sofferenze che non esistono? Ricoprendo di merda coloro che le hanno offerto amore, una casa, un futuro?
Non voglio vendetta... l'ho già avuta giocando con le sue stesse carte e vincendo, non le auguro il male, perchè qualcosa di più putrido non esiste, non le auguro di rimanere sola perchè nonostante possa avere 50 persone attorno, lo è più di me in questo bosco.
Allora cosa le auguro? Nulla, anzi spero che abbia una vita lunga e salubre... di almeno 100 anni, poichè durante tutti questi anni dovrà pur avere il coraggio di specchiarsi.
Avevo perso me stesso, son più forte che mai, avevo ignorato i miei istinti, che mai si eran sbagliati, ma non c'è l'ho più con me stesso, perchè per quanto mi dispiace ammetterlo non sono un dio.
Ultimo dardo, la mano è ferma, la corda tesa, la sua foto è visibile, premo il grilletto... lunga vita a te...