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Sull'arte contemporanea I

Ho sempre fermamente sostenuto che, per capire e apprezzare la contemporaneità, sia necessario sottrarsi all'occhio del ciclone, dove tutto si svolge e nulla si vede; occorre, insomma, saper guardare il presente non volgendosi all'indietro, ma da fuori e da sopra: con sguardo vergine, con la saggezza di chi non sa nulla e con quella volontà capace di scorgere la luce nel buio. Perché é pur sempre di buio che stiamo parlando, di un'arte che gode di infinite grazie, ma anche di altrettante disgrazie. Ma, in fondo, come ci ricorda Gombrich, l'arte assume diverse forme a seconda del tempo e del luogo e, certamente, il gusto artistico é qualcosa di assai più complesso del gusto per i cibi e le bevande: non si tratta di scoprire sapori vari e sottili, ma qualcosa di più serio e di più importante. I grandi maestri hanno dato il meglio di se stessi nelle loro opere, hanno sofferto, hanno sudato sangue per crearle: il meno che possano chiederci é di cercare di comprendere i loro intenti. Nulla, quindi, é più importante di una mente fresca per godere dell'arte, per cogliere ogni allusione e avvertirne ogni nascosta armonia. Senza alcun dubbio, é infinitamente meglio non sapere nulla dell'arte che avere quella pseudocultura che origina lo snobismo. Tuttavia ammetto anche che ci vuole tanta esperienza, tanta passione per avere un'apertura mentale, tale da far avvicinare all'arte contemporanea, e, a volte, neanche questo basta. È inevitabile il confronto: noi siamo il nostro passato, prima ancora di essere il nostro presente. L'arte contemporanea diverte, ha un suo fascino e una bellezza strafottente, impulsiva, provocatoria. Basti pensare ad alcuni geniali artisti come Duchamp, Hirst, Jeff Koons, McCarthy, Jan Fabre, il nostro Cattelland e tutta la cultura "scatologica" da Manzoni a Serrano. È un'arte complessa, ironicamente pirandelliana. Certo, ci sono le dovute eccezioni e solo educando il proprio gusto si riesce a smascherare e a denunciare questi sacrileghi d'arte, cultori dell'avidità, risalente alla scuola del profitto, dell'usurpazione e della menzogna. Tuttavia sono anche convinta che dovremmo tornare al culto dell'immagine, della mano e dell'ingegno, giacché l'arte non è solo provocazione, divertimento e marketing, ma è quella lacrima ardente che abbraccia l'umanità tutta. È il mestiere di vivere oltre. E, purtroppo, al giorno d'oggi siamo tutti artisti, ma il problema è che confondiamo gli applausi con i fischi. L'ARTE NON DEVE ESSERE ELITARIA! Il discorso é complesso, contraddittorio come, in fondo, lo é il nostro tempo. Non a caso, anche l'universo della letteratura ha preso una strada in discesa rispetto al suo glorioso passato. Trovare oggi una persona che pubblichi qualcosa senza saper scrivere, é quotidianamente dimostrato, tuttavia non possiamo dire la medesima cosa del contrario. E, pur essendo così diversa l'arte dalla letteratura, il problema é comune: l'educazione all'estetica. Ma per questa argomentazione non sono ancora pronta, ho bisogno di più tempo per riflettere e, soprattutto, per osservare il divenire.

 

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8 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 26/08/2012 13:54
    concordo in tutto e per tutto con te! Anche perchè io non capendo una cippa di arte pittorica adoro Van Gogh!!!... e anch'io mi sono sempre chiesto come si faccia ad aprezzare Coelhio...

8 commenti:

  • Anonimo il 09/09/2012 12:13
    Urka... che riflessione. Scusa luana, non è possibile liquidare questo scritto in due parole.
    Iniziamo da come è scritto, che forse per un sito come il nostro è fondamentale al di là ( o aldilà... boh) del contenuto. Allora, brava davvero, hai delle doti di narratrice anche perchè, oltre la correttezza della lingua, grammatica, sintassi ed ortografia hai saputo sintetizzare un pensiero alquanto complesso spiegando bene il tuo punto di vista. Se vuoi un mio contruibuto al contenuto del tuo brano direi che sto dalla tua parte ma anche da quella dello zio... avete ragione entrambi. INFATTI è PUR VERO CHE ARTE NON è INVENZIONE, MA EVOLUZIONE, E PER CAPIRE L'EVOLUZIONE BISOGNA CONOSCERNE LA GENESI... O NO? CIAOCIAO... E BRAVA DAVVERO. fATICO A CREDERE CHE HAI DICIOTTO ANNI... NE DUBITO DAVVERO.
    P. S. mi accorgo ora del pasticcio fatto con il caps lock... vabbè dai, non riscrivo... l'ho fatto di getto. ciaociao
  • tylith il 28/08/2012 08:52
    Secondo me il vero artista si cela in questa encomiabile frase:con sguardo vergine, con la saggezza di chi non sa nulla e con quella volontà capace di scorgere la luce nel buio.
    Sono d'accordo con te l'Arte non deve essere elitaria, tutti dovremmo avere la possibilità di mangiare "pane e arte" come e quando vogliamo. E poi l'educazione all'estetica, al bello inteso anche come riprendere il gusto per la vita, per le cose, per le persone che ci vivono intorno, bisogna vivere e non lasciarci vivere e allora riusciremmo ad entrare in un quadro creandoci un nostro gusto o a leggere un libro e diventare parte di esso vivendolo sulla nostra pelle. Quando Dostoievskij diceva che la "bellezza salverà il mondo", voleva esprimere questo concetto tanto semplice quanto complesso perchè non c'è niente di più complesso della semplicità del vivere le vere emozioni.
  • Anonimo il 26/08/2012 14:29
    ohbè dici niente cara Lu! ehehe
  • Anonimo il 26/08/2012 14:09
    bè lui l'ho solo vagamente sfogliato quindi, com'è giusto che sia, non mi esprimo!
  • Luana D'Onghia il 26/08/2012 14:09
    Friii, io preferisco Busi
  • augusta il 26/08/2012 14:04
    e aggiungo... Volo...
  • augusta il 26/08/2012 11:28
    oggi ho poca dimestichezza con le doppie... ECCELLENTE... scusami... 1 beso...
  • augusta il 26/08/2012 11:27
    ecellente... superbo... magnifico... qui signori s'impara... un bravo è poco... e sopratutto scritto... che tutti possono capire... un mio grazie particolare... a te bellissima luana...

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