Il discorso pronunciato nell'ottobre 2005 dal fondatore dell'Apple, S. Jobs, di fronte ai ragazzi dell'università di Stanford Milano è ormai diventato celebre attraverso le televisioni di tutto il mondo ma soprattutto grazie al web, mezzo di comunicazione mondiale del 21 secolo.
La fama di S. Jobs, come spesso accade, è aumentata in seguito alla sua morte dovuta ad un tumore che a distanza di 6 anni dal suo discorso lo ha ucciso. Ma le parole restano, le idee dimorano all'interno delle persone e si calcificano per non andare più via. Il fondatore dell'azienda della Apple, una delle più famose marche del mondo tecnologico diceva ai giovani di essere folli, di essere affamati di curiosità e pazzia, sono perfettamente d'accordo con le parole di Jobs, il nostro tempo è limitato, bisogna quindi cogliere l'attimo, come disse il famoso filosofo latino il cui pensiero fu ripreso nel celebre film "l'attimo fuggente". Nel mondo d'oggi siamo circondati da dogmi, che seppur necessari per il vivere civile, ci intrappolano in una rete inestricabile, cosi ben costruita in grado di farci obbedire senza ragionare, agire per consuetudine, non per altro. Basti pensare al sistema scolastico, fin dalla prima età si è costretti ad andare a scuola, a stare seduti, incamerando tutto ciò che ci viene insegnato, un metodo standard utilizzato con alunni, quindi con menti una diversa dall'altra. Questo rifiuto del sistema scolastico è ormai diventato di moda nel pensiero anarchico di molti giovani, discutendo con i miei amici di questi argomenti abbiamo trovato molti punti in comune ma molti altri in disaccordo, personalmente penso che l'istituzione scolastica sia assolutamente necessaria per il futuro di ogni generazione, ma imparare vuol dire ragionare, riprendendo le parole di S. Jobs vivere secondo il pensiero di altre persone non è vivere. I professori non dovrebbero quindi imbottire la nostra mente di nozioni che a distanza di poco tempo verranno dimenticate perché ritenute non interessanti, dovrebbero invece aiutarci a stimolare la nostra fantasia, a tirar fuori la nostra creatività. Non a caso intuizione e pensiero sono soggetti fondamentali all'interno dei discorsi di Jobs. " avere coraggio di seguire il cuore, i propri sogni" insistette l'adulto rimasto bambino durante il convegno all'università quel 6 ottobre 2005. "l'adulto rimasto bambino" l'appellativo più adatto per descrivere la personalità di Jobs, questo perché i bambini insieme agli artisti sono coloro che meglio riescono ad essere se stessi, a far parlare la voce interiore che spesso non viene ascoltata a causa del rumore delle opinioni altrui. È anche vero il fatto che Jobs, insieme ad altri geni della tecnologia ha garantito un maggior successo ad un futuro meccanico, le comodità che ci offrono oggetti come i-pad, i pod, i phone e via dicendo sono si utili e vantaggiosi per lo sviluppo della società, ma come tutte le cose se usati in modo esagerato assumono un aspetto negativo e pericoloso, di questi tempi c'è un'applicazione per ogni azione, c'è pericolo che i giovani diventino sempre più pigri, che il contatto umano diminuisca e che la mente si alleni sempre meno. All'interno del discorso di Jobs è presente un'ultima affermazione: " cuore e intuizione ci faranno conoscere cosa veramente vorremmo diventare" alla quale mi sento di commentare: cuore e intuizione potranno pure farci capire cosa davvero ne vorremmo fare del nostro futuro, ma la situazione sociale ed economica, almeno nel nostro paese, non ci permette di scegliere, cosa fare quindi?
In conclusione, credo che la cosa giusta da fare sia credere il più possibile in noi stessi, di dare ascolto a quella voce che grida la nostra verità, non si può rimanere per sempre bambini, quindi cerchiamo di tirar fuori la nostra vena artistica, esistono molti mezzi per comunicare il nostro carattere, le nostre idee al mondo, almeno in questo la tecnologia è nostra alleata. Voglio immaginarmi un mondo di artisti, artisti di ogni genere che magari si recano tutte le mattine in ufficio e svolgono un lavoro apparentemente noioso e monotono, ma che nel tempo libero, fanno della propria vita, la propria folle opera d'arte!