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La presunzione del sommo esaltato

Caro amico Plissè, ieri sera, il tuo articolato commento al mio testo "La prima verità di Parolisi" mi ha provocato un blackout mentale al punto che, leggendolo e rileggendolo, non ci ho capito più niente!
A difesa della mia integrità mentale, però, c'era il fatto che non solo venivo da una intera giornata trascorsa al servizio dei miei assistiti (più lamenti che malattie!) ma anche da una nottata insonne passata ad ultimare il testo su Parolisi che tanto mi ha coinvolto emotivamente.
Sono arrivato, infatti, finanche a formulare (a mò dell'equazione di equivalenza energia-materia di Einstein!) l'equazione spirituale di equivalenza amore-coscienza con un coefficiente etico CE (scala da 0 a 100) risultante dal quoziente di amore (amore spirituale-AS/amore fisico-AF, scala da 0 a 100) moltiplicato il gradiente di coscienza GC (scala da 0 a 10) secondo la formula: CE=AS/AF X GC.
Se uno veramente si innamora l'amore spirituale (AS) dovrebbe esser 100 mentre per l'amore fisico (AF) ci possiamo accontentare anche di un bel 10 (a meno che non si abbiano le potenzialità di Parolisi!) mentre per il gradiente di coscienza dobbiamo aspirare al 10 e lode (Parolisi si merita 0 perché non ne ha cognizione!) e il calcolo è presto fatto: 100/10 x 10 = 100, giusto risultato dell'equazione con coefficiente spirituale (test da proporre anche per l'ingresso in politica!).
Mio caro giovane amico con cui tanto mi identifico (con le tue 300 poesie a memoria mi batti ampiamente!), attraverso questo blackout mentale mi hai offerto lo spunto per una panoramica sulla mia vita da cui è emersa una mente sempre super impegnata (sin dall'adolescenza) tra studi, giochi vari (specie di carte), sport attivo (in primo luogo il calcio) e problemi familiari (lunga malattia materna) tralasciando qualche cotta che mi allertava il pensiero e mi alimentava l'insonnia tra sogni, fantasie e film luce!
Proprio per questo motivo avevo sempre poco tempo a disposizione e, pertanto, negli studi classici feci ricorso a testi sintetici (il Bignami per intenderci), mentre negli studi di medicina mi avvalsi della pronta intelligenza di un amico-collega che prima leggeva ad alta voce e poi a parole povere mi spiegava l'argomento in sintesi, da parte mia lo ripagavo insegnandogli le donne e meritandomi così l'appellativo di capitano!
Le letture complesse (come il tuo commento ieri sera!), proprio per questo, non sono state mai il mio forte tant'è che Hegel e la sua fenomenologia dello spirito non mi è entrato mai in testa per la sua complessità (doveva essere molto intelligente per capirsi!), aggravata da una" notte nera in cui tutte le vacche sono nere"!
L'Assoluto, invece, certamente è luce, specie per chi, come me, se ne intende di anima (splendida luce) e spirito (fioca luce), al punto da differenziarli addirittura dopo aver pubblicato tanti libri in proposito (Il pilota, Striptease, I giochi e Le fantasie sempre dell'anima), sebbene da nessuno mai letti!
Il povero Schopenhauer con i suoi libri subì finanche l'onta (Hegel il ciarlatano la faceva da padrone nella stessa università!) di mandarli al macero, mentre io non demordo soprattutto dopo la scoperta di Alidicarta su cui ho pubblicato le mie poesie (d'amore, filosofiche, politiche, satiriche, scientifiche e conflittuali) spazianti dovunque per non parlare di testi dal titolo altisonante (La Divina Triade, La mente umana, La password della vita e così via), con cui corro solo il rischio di far scompisciar di risa a crepapelle qualche scienziato!

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 19/12/2012 08:10
    Autobiografia non accetta da gente che stenta a capire (o non vuole capire) la realtà che effugge dal tuo senno. Scorrendo quanto postato si evince tutto un concetto soave di esaltazione de l'animo umano prima nel terreno vivere (il seminare) e poi ne l'Eden (il raccogliere)... COME SEMPRE PIACEVOLE SEQUELA DI NOTTI INSONNI... LA MIA CONSIDERAZIONE E IL MIO ELOGIO FRANCESCO... LA DIAGNOSI DE LA RIFLESSIONE E LA TERAPIA DE LA MEDITAZIONE DEFINIREI LE TUE FIRME...

1 commenti:

  • Francesco Andrea Maiello il 19/12/2012 15:30
    Grazie Michele, la più bella soddisfazione è vedere che tanti amici mi leggono. Su Alidicarta, dove scrivo da anni, per arrivare a tante letture ci vogliono tre mesi, specie dopo aver perso un giovane amico (Plissè che mi faceva tanta pubblicità, definendo la mia scrittura (mi vengono ancora i brividi addosso a scrivere il suo commento): è UN ASTROLABIO CHE MISURA LA DISTANZA DELL'ESISTENZA UMANA DALL'IMMORTALITA' DELL'ANIMA!

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