Mentre stò alla mia postazione PC, mi si avvicina il mio nipotino Giorgio già di otto anni, sempre quello della mia poesia Ping Pong e mi chiede cosa stessi facendo, gli dico che stò cercando di scrivere una poesia e mi chiede come faccio a scrivere le poesie se non ho studiato abbastanza. Con la sua domanda mi ha colto di sorpresa e che sinceramente non mi aspettavo e gli rispondo che le scrivo col Cuore e con l'<Animo>. Lui mi risponde che il cuore lo conosce perchè l'ha sentito tantissime volte battere, dell'anima ne ha sentito parlare alcune volte, ma l'<Animo>non sà cosa sia e vuole sapere se anche lui ha quest'<Animo>come lo chiamo io. Gli spiego che verrà il momento di capire se anche lui lo possiede, perchè non tutti possono detenerlo. Poi mi chiede quante poesie ho scritto e gli rispondo di averne scritte parecchie e vuole sapere se sono tutte belle, gli rispondo che non sono tutte belle ma per mè lo sono, perchè ogn'una ha una sua storia o mi ricorda qualcosa, e rileggerle mi danno una certa emozione, perchè scritte con l'<Animo>. A questo punto ne vuole lette alcune e cosi gliele recito. Quando finisco mi dice... sai, credo che anch'io ho quest' <Animo> come lo chiami tu. Si lo sò... rispondo... e l'ho capito da tempo anche se non te l'ho detto prima, solamente ho aspettato che te ne accorgessi da solo, infatti mentre recitavo le poesie i tuoi occhi erano lucidi di emozione;ecco, quello che hai sentito tu dentro tè si chiama <Animo>. Vedi, se tutti avessero quest'<Animo> al mondo non ci sarebbero violenze, fame, guerre e corsa alle ricchezze in'utili. Questa è la vera ricchezza di pochi uomini quella che tu da pochi minuti hai scoperto di possedere. L'anima l'abbiamo tutti, buoni e cattivi ma l'<Animo> è un'altra cosa e non tutti possono pregiarsi di avere. Le due vocali finali <A>e <O>cambiano il significato di anima e <Animo>.