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Sempre meno io

Chiudo gli occhi. Chiudili anche tu. Cosa vedi? Cosa senti? Io sento pace, serenità. Non vorresti fosse sempre così? Io sì. Immagina. La pace. Con te stesso, con gli altri. E come possiamo avercela questa serenità? Semplicemente chiudendo gli occhi, abbandonandoci alle nostre emozioni, alle nostre sensazioni. Ignorando i piccoli difetti della quotidianità. Affrontando quelli maggiori.
Se chiudi gli occhi, non sembra quasi che nulla sia cambiato? Nulla è cambiato. Chiudo gli occhi. Immagino che tutto sia come prima. Prima che succedesse quello. Prima di tutto questo. Un viaggio nel passato.
Chiudo gli occhi. Chiudiamoli insieme. Cosa vediamo? Cosa sentiamo? Odio, orrore. Buio. Vedo solo nero. Sono in un sentiero nero. Nulla può farmici uscire. Sto urlando, implorando soccorso. Non vedo luci. Non vedo colori. Nero. Buio. Nulla. Questo nulla che mi terrorizza più di ogni altra cosa al mondo. Più della morte, più di tutto. Anche più di perderti. Questo nulla che accompagna il buio. Questo nero che mi allontana sempre più da te. Nulla, nero, buio. Sinonimi. Sinonimi di solitudini, odio e orrore. Sinonimi di tutto quello che più mi fa paura. Di tutto quello che voglio evitare. Quello da cui voglio scappare. Ma di cosa ho bisogno per stare meglio? Di chiudere gli occhi e sentire pace, serenità; come all'inizio, ma ora non è più così. Non è più così. Non sarà mai più così. Non sarà mai più com'era. Qualcosa mi ha cambiata. Qualcosa mi ha fatto soffrire, mi ha fatto star male al punto tale di portarmi al punto di non riuscire neanche più a provare ad andare avanti. Ho perso ogni forza. Sono stata prosciugata. Ogni mio respiro è una fatica insormontabile. Devo aprire gli occhi. Devo trovare la luce. La pace, devo trovarla, per me per te. Per noi. Se esiste ancora quel noi che tanto volevo. Anzi, che tanto volevamo. Distrutto. È andato disperso. Come tutti i pezzi di me.
Ho ceduto alla forza dell'altro. Non dovevo. Ma l'ho fatto. Ho ceduto. E non va bene. Ma ormai? Sono a pezzi, non riuscirò mai a tirarmi su, a incollarmi. Tanti piccoli pezzi di me sono sparsi a terra. Raccoglili, ti prego. Voglio restare completa, almeno ancora per un po'. Non ce la faccio più. La mia vita si sta sbriciolando, e io mi sto frantumando. Frantumi. Frantumata. I miei pezzi sempre più piccoli. E io sempre meno viva, sempre meno io. Sempre più nulla. Sempre più morta.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 29/03/2013 05:01
    UN RACCONTO CHE PORTA L'ATTENTO A ROVISTARE NEL SUO PASSATO...
    MIRABILE NEL SUO COSTRUTTO E NELLA SUA SCORREVOLEZZA... LA MIA LODE EMMA E IL MIO AUGURIO DI UNA SERENA PASQUA...

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