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Uomini-bestie

Le bestie arrivarono solo a cento chilometri da Roma, nell'ultima guerra, a fare razzia, quella più vigliacca.
"La Ciociara" è un film che ha vinto l'Oscar e si sappia che vi è narrata un'assoluta verità. Moravia aveva vissuto per un certo periodo fra le montagne azzurre della mia terra cercando ricovero dalle bombe cittadine. Così aveva fatto Cesira, la protagonista del suo romanzo e del film.
Ma la guerra non è solo di altri e può raggiungerti ovunque.
Non c'è luogo dove il male non possa arrivare.
Quando il film uscì nelle sale fu vietato ai minori e ho potuto vederlo solo qualche anno dopo. Venne vietato per l'immagine di una donna che girava fra le macerie tenendosi fra le mani un seno nudo e impazzita dal dolore gridava : " a chi darò il mio latte ora?" ma anche chiaramente, per la scena di stupro di gruppo.
Ho letto il libro, ho visto il film tante volte ma mai quella scena: non ci riesco.
Da bambina sentivo parlare a mezza voce dei "marocchini" passati durante la battaglia nel mio paesino come in altri vicini (non so perché dicessero battaglia e mai guerra...). Ero già sposata ed un giorno mamma e nonna cominciarono a ricordare per caso quei fatti accaduti, nei dettagli, con i nomi, i luoghi; pareva sussurrassero per pudore e rispetto e piansi con loro.
Avevano martoriato ragazzine, donne, anche qualcuna incinta, uomini e ragazzini, perfino il parroco del paese venne legato ad un albero perché con altri uomini dovevano assistere a quei misfatti.
Tutte e tutti si ammalarono di malattie veneree e di quegli uomini sporchi con l'orecchino al naso non ne vollero parlare più, nemmeno quando lo Stato, dopo molti anni, riconobbe loro il diritto ad una pensione.
Non ci sono risarcimenti che possano togliere di dosso le unghie di un branco affamato che ti violavano, che possano ridarti il corpo pulito da donare al tuo amore e togliere la paura di tutte le notti a venire.
Per alcune il tarlo lavorò solerte fin nella testa.
Una sorella di mio nonno aveva nascosto le sue quattro figlie in campagna, nel pagliaio, ma le bestie sapevano annusare e stanarono... la più grande aveva sedici anni.
Queste sono storie silenziose, vere e che ogni volta tornano a farmi male allo stomaco e nel più profondo dell'anima.
Ma i rappresentanti dello Stato, il giorno della LIBERAZIONE parlano solo di Partigiani, di Olocausto e delle grandi stragi di civili.
Ho voluto ricordare lo strazio di tanti paesini della mia Ciociaria che oltre morti e feriti subirono anche questa VERGOGNA.
La guerra non la fa mai solo chi imbraccia il fucile e le vittime non sono solo i morti e i feriti ed è sempre la più ingiusta quando tocca l'innocenza e la purezza.

 

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7 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Stanislao Mounlisky il 10/03/2015 17:04
    una delle tante pagine vergognose della 2° guerra mondiale in un racconto carico di passione
  • Anonimo il 26/01/2014 12:21
    So di quali violenze si macchiarono i soldati marocchini in nome della guerra. Ricorderei allora le violenze fisiche e gli stupri operati dai sovietici che per primi arrivarono a Berlino prima della caduta di Hitler. I soldati tedeschi adolescenti pendevano dai lampioni...
    Una pagina di storia da dimenticare ma nello stesso tempo da ricordare. Un testo edificante, grazie.
  • Anonimo il 25/01/2014 12:17
    Certi esseri di sesso maschile, chiamarli uomini sarebbe un parolone che non sono degni portare, sono solo degli abiette bestie. Molti sono i misfatti coperti di quei tempi. Ciao
  • Caterina Russotti il 25/01/2014 10:17
    Chira... Non ho parole... Solo grandi brividi e lacrime! Hai fatto bene a scriverlo perché anche queste storie non dovrebbero mai essere dimenticate...
  • Rocco Michele LETTINI il 25/01/2014 10:15
    SAGGIO IL TUO PERIODO FINALE... TANTAA VERITA' SCORSA ON RAMMARICO... FELICE FINE SETTIMANA CHIARA

7 commenti:

  • Anonimo il 26/01/2014 15:34
    anche dai miei nonni ho sentito questi racconti... bel racconto ben scritto e letto volentieri... purtroppo non solo i marocchini...
    brava chiara
  • sılɐɹʇsnɐ snɐʞ il 25/01/2014 17:18
    BRAVA, hai descritto tutto molto bene...
  • Mario Olimpieri il 25/01/2014 15:04
    Hai fatto bene a denunciare le tante violenze subite dalle donne in quel bestiale periodo: anch'esse, come dici, hanno fatto la guerra e hanno perduto qualcosa di molto prezioso...
  • Anonimo il 25/01/2014 12:19
    ( delle no degli ) scusa
  • oissela il 25/01/2014 11:16
    "Il vostro generale vi annuncia, vi promette solennemente, vi giura, sul suo onore di soldato e sulla bandiera della Francia, che si alza, per l'ultima volta, il sole sulle vostre sofferenze, sulle vostre privazioni, sulla vostra fame. Oltre quei monti, oltre quei nemici che stanotte ucciderete, c'è una terra larga... ricca di donne, di vino, di case. Se voi riuscirete a passare oltre quella linea senza lasciare vivo un solo nemico, il vostro generale vi promette, vi giura, vi proclama che quelle donne, quelle case, quel vino, tutto quello che troverete sarà vostro, a vostro piacimento e volontà. Per 50 ore. E potrete avere tutto, prendere tutto, distruggere o portare via, se avrete vinto, se ve lo sarete meritato".

    Questo documento, che ufficialmente non esiste, scatenò quelle
    bestie a commettere ogni tipo d'orrore.
    Il generale Juin intervistato rispose con un laconico:
    C'est la guerre.
    Ricordare certi orrori fa male, ma bisogna ricordarli.
    Grazie per aver postato questa pagina.
    Alessio
  • Anonimo il 25/01/2014 10:49
    Bellissimo Chiara questo tuo racconto recensi0one di un libro e di un film e della testimonianza di fatti accaduti durante l'ultima guerra. Io ne so qulcosa, mi sono stati raccontati episodi dal mio vecchio amico marinaio Nereo, ormai morto da anni. Avccaddero anche all'isola d'Elba... ti posso spiegare la storia dei "marocchini" se vuoi... magari in privato. Non lo faccio qui perché altrimenti potrei creare polemiche per la mia nota diciamo così posizione critica nei confronti degli americani... vabbè, lasciamo perdere... sei stata molto brava. ciaociao.
  • augusta il 25/01/2014 10:33
    mi fa ricordare episodi al giorno d'oggi in India dove ancora esiste la donna come oggetto e l'uomo ne può abusare a suo piacimento e Ciociara che descrivi molto bene... ricordano sempre olocausto.. le guerre civili.. partigiani... e mai rammentano il dolore.. la paura.. l'angoscia.. il terrore... la violenza su queste donne... purtroppo oggi l'uomo ha ancora una mentalità arcaica... difficile da abbattere ma almeno se ne parla e arriva... 1 beso p. s. naturalmente il mio pensiero non è generalizzato...

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