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Gesù e la paura della morte

Gesù Cristo il Salvatore, uomo, ma anche Dio, Figlio di Dio, e perciò Dio, al Getsèmani, poco prima della sua cattura da parte dei soldati che lo avrebbero portato a morire sul legno della croce, pronunciò queste esatte (ma strane per un Dio) parole: "Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice!" (Vangelo di Matteo 26, 7-39).
Inconcepibile invocazione per un Dio.
Pure il Dio che si è fatto uomo sente la paura.
È, appunto, la sua umanità che gli fa pronunciare quelle parole, rendendo manifesta la paura della sofferenza e della morte.

 

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9 recensioni:

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  • Vincenza il 30/12/2014 00:34
    La ragione umana è limitata nella comprensione della morte. Non per un Dio ma per un uomo fu difficile accettare la morte in quanto "l'ignoto". La sopravvivenza ha insegnato agli uomini a programmare la vita dunque a sopravvivere. Forse Gesù ha voluto ricondurci con i piedi per terra con il suo essere per una attimo un semplice uomo, figlio di Dio... ma non lo siamo forse tutti figli di Dio? Dunque perchè stupirci. Grazie per indurci a riflettere con questo tuo scritto
  • ignazio de michele il 27/09/2014 10:40
    Gesù, Cristo (perchè crocifisso) nonchè trait d'union fra il Cielo dei Cristiano-Cattolici, e la Terra degli uomini che, peccatori sia allora come adesso è stato il capro espiatorio per la barbarie umana. stesura piaciuta! bravo
  • Nicola Lo Conte il 26/09/2014 15:19
    La nostra anima è immortale e non dovrebbe temere la morte, tuttavia indossando questo corpo fisico ne assumiamo anche le debolezze ed le limitazioni che ne derivano. Gesù, rendendosi uomo, non poteva non ricadere, seppur per un attimo, in questa fragilità, che, ai miei occhi, lo rende ancor più vero.
  • Anonimo il 07/05/2014 07:35
    Breve, conciso e compendioso. Una narrazione scorrevole che lancia un chiaro messaggio di uguaglianza innanzi al sentimento della paura.
  • Francesco Andrea Maiello il 02/05/2014 05:25
    E qui risalta l'umanità (seppur Figlio del Padre) di Gesù tra amore e dolore!
  • Don Pompeo Mongiello il 28/04/2014 13:04
    Proprio così. Apprezzatissimo questo tuo ben congenito.
  • Anonimo il 13/04/2014 14:27
    Siamo tutti essere umani ed anche il Figlio di Dio, fattosi uomo, nell'orto del Getsemani implora quasi il Padre di allontanare da Lui quel "doloroso calice" che si sarebbe riempito del suo sangue. Un testo che ci fa molto riflettere, soprattutto in questi tempi, pieni di quotidiane violenze e di mancanza di rispetto per la vita umana. Riflessione condivisa.
  • Vincenzo Capitanucci il 11/04/2014 12:56
    molto bello Ellebi... nel 2013 ne avevo fatto una poesia... su questa paura... Te l'offro..

    ...

    Eli Eli lama sabactani


    Io Sono

    sono nel buio
    esisto ancora

    ho avuto paura
    solo un attimo

    un tempo eterno
    di inimmaginabile dolore

    Padre
    nel Tuo inaudito abbandono
    disperavo sconvolto in tremiti di pianto di atroce sofferenza

    mentre il mio Tempio distrutto lacrimava
    le sue ultime gocce di sangue

    in Amore

    la mia vita perduta
    accettava di morire nel nulla

    niente
    il tradimento
    la frusta
    gli insulti gli sputi
    la corona di spine

    la croce

    gli amori lasciati

    ho lasciato tutto sfuggire
    rimettendo il tutto fra le Tue mani

    donando a quell'odio
    inconsapevole
    il perdono

    la mia salvezza

    quella Via
    dove il miracolo
    fiorisce
    in gioia

    Adesso vedo nel buio

    già
    un chiarore

    richiama il mio Corpo

    e mi rivedo

    in Dio di Vita

    in Dio di Luce

    in Dio d'Amore
  • Anonimo il 08/04/2014 14:56
    Condivido pienamente il pensiero espresso e aggiungo che, in quei momenti, non soltanto Gesù viveva l'espressione più dura dell'umanita, ma la viveva da solo, perché non avvertiva più neanche il riverbero della presenza del Padre.
    A tale proposito mi piace riportare parte del versetto 34 cap. 15 di Marco che riporta le parole di Gesù sulla croce: "... Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato"?

18 commenti:

  • Anonimo il 14/06/2019 19:22
    Per quelli come me Gesù era solo un essere umano credente e, in quest'ottica, aveva paura di morire come tutti noi.
  • Don Pompeo Mongiello il 09/04/2015 07:44
    Io ancora una volta ti ringrazio del tuo in... anzi della tua sincera amicizia che contraccambio di cuore. Ti prego però di scrivere in modo di poterti contraccambiare anche nei commenti.
  • Stanislao Mounlisky il 27/03/2015 06:06
    La paura è consapevolezza, è molto più adatta all'uomo del fanatismo incosciente...
  • Fabio Mancini il 30/12/2014 09:56
    La "missione" di Gesù era quella di morire sulla croce e donare all'umanità lo Spirito Santo perché si sviluppasse la Sua Chiesa. La "debolezza" di Gesù ce lo rende simpatico e più vicino a noi. Fabio.
  • Nico Posillipo il 21/11/2014 00:53
    Che descrizione esemplare
  • Fabio Solieri il 27/09/2014 06:25
    Complimenti hai colto una sfumatura che ci fa amare ancor di più Gesù
  • Maria Rosa D. il 14/09/2014 08:12
    Essendo GESU' vero DIO e vero UOMO, era soggetto anche alle debolezze dell'uomo tanto che trasuda sangue. Esegue però la volontà del PADRE. Grandi misteri...
  • Marcello Morellato il 11/09/2014 21:07
    Ciao Ellebi Ottima osservazione la tua, ma
    credo in ogni caso che Gesù essendosi fatto
    uomo sulla terra avesse paura della
    sofferenza e non della morte, anzi forse la
    morte giungeva per Lui come una liberazione
    dalla sofferenza. Complimenti per la tua ottima
    Osservazione, molto sentita. Saluti Marcello
  • Anonimo il 31/07/2014 13:15
    Eh sì... molto bella questa tua osservazione... pure un agnostico come me l'apprezza, anche se penso che Gesù fosse un uomo in carne ed ossa e di divino avesse solo lo spirito, come dire l'alone, non saprei come dire... insomma, quella paura lo rende umano che più umano non si può... e nella paura è insito il coraggio, senza la quale non servirebbe nemmeno.. e nel coraggio c'è l'offerta di espiare per salvare il mondo... ma da incompetente quale sono avrò detto una serie di imprecisioni... comunque il brano buca il video, c'è sintesi e trasmette pathos, rende il lettore solidale con gesù e con l'autore. Holahola.
  • Fabio Mancini il 28/07/2014 09:33
    Talvolta può spaventare più la sofferenza che previene la morte, piuttosto che la morte stessa. Gesù ha fatto una fine infame, riservata ai peggiori malfattori, ciò perché Egli diventasse l'icona di tutti i sofferenti del mondo. Tutti abbiamo paura della morte, perché non sappiamo cosa seguirà poi. Tuttavia la fede ci aiuta a sopportare meglio il peso del vuoto e dell'incertezza della vita. Ciao, Fabio.
  • silvana capelli il 13/07/2014 18:02
    Quì scorre tutta la nostra vita.
    Nascita, vita, morte, ma alla fine per suo (AMORE) tutti saremo glorificati! e... sarà gioia perché lo vedremo così com'è realmente.
    Questa è fede, molto profonda e condivo quanto hai scritto.
  • Ugo Mastrogiovanni il 25/04/2014 17:48
    Anche Gesù ha temuto la morte perché era un uomo come noi. L'angoscia e l'umiliazione vissuta da Gesù nel Getsemani è essenziale alla missione di Dio. Avendone paura ha voluto insegnarci che la morte è una cosa naturale, solo chi sa di aver vissuto nel male e nel peccato.
  • Emiliano Francesconi il 17/04/2014 17:11
    Gesù è uomo luminoso di fede, non un DIO, ma uomo e come tutti gli uomini ha paura di morire ma a differenza nostra, non ha paura di andare incontro alla morte per salvarci!!!!!!
  • Ellebi il 12/04/2014 00:09
    Si è davvero ottima anche questa, ma pure questa ha qualcosa che mi sfugge:
    "gli amori lasciati" cosa significa? Grazie della visita e saluti.
  • Ellebi il 09/04/2014 01:42
    Morte e sofferenza sono inscindibili l'uno dall'altro, se la morte non ci fosse, neppure la sofferenza ci sarebbe. Noi moriamo nella sofferenza e nel mistero, da qui l'angoscia che prende anche Gesù: "La mia anima è triste fino alla morte" dice, come ancora testimonia Matteo. Ho pubblicato questo brevissimo brano dopo aver letto quello di Vera Lezzi che parlava di come la consapevolezza del morire le provocasse ansia e persino angoscia.
    Gesù pur se innocente, affronta il dramma della sofferenza e della morte (e morte nell'ignominia) come tutti gli uomini. È questa la prova del suo amore per l'uomo. Dobbiamo dunque accettare questo destino avendolo accettato Lui, Figlio di Dio.
    Grazie a tutti della visita e un saluto.
  • Anonimo il 08/04/2014 17:21
    Grazie per aver riportato alcuni passi della Bibbia. Il tuo scritto, invita a far riflettere.

    È stato un piacere leggerti.
  • loretta margherita citarei il 08/04/2014 14:34
    Cristo e Maria sua madre -la profezia di SIMEONE NEL TEMPIO, QUANDO ALL'ETà DI 12 ANNI GESU' S'ALLONTANO' PER TORNARE AL TEMPIO DI GERUSALEMME-sapevano già da tempo ciò che sarebbe successo, Cristo aderì alla volontà divina fino in fondo espiando tutti i peccati del mondo... qui traspare la sua umanità, un insegnamento x l'uomo ad aderire alla volontà divina, anche se dolorosissima
  • Chira il 08/04/2014 14:19
    Ritengo che da uomo parlasse solo del calice della sofferenza infinita... non poteva che essere consapevole di cosa fosse poi l'altrove. Bella Ellebi, grazie!-
    Chiara

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