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Brividi, brividi, brividi

ricordo quel brivido... magico!
io e lui seduti di fianco, sul battello che ci riporta alla citta'. dopo tutta una giornata di mare e di sole passata a corteggiarci con sguardi e rincorse e finalmente qualche parola in francese, stiamo lasciando la spiaggia con l'ultimo barcone. fingendo la casualita', abbiamo invece scelto di sederci vicini, anche per isolarci dal rumoroso gruppo di tedeschi che festeggia animatamente l'ultimo giorno di vacanza, che per noi e' invece il primo. sono simpatici, si', con i loro travestimenti da Tina Turner e cercano di rallegrare tutti i presenti (forse per mascherare invece la loro tristezza); ma... noi no, noi cerchiamo il silenzio e forse, senza nemmeno ammetterlo a noi stessi, quel poco di calma intimita' di cui abbiamo bisogno per tentare di conoscerci...
ma la comitiva e' sempre piu invadente e noi sempre piu vicini. a un tratto le nostre braccia che si sfiorano... sento un brivido... non mi allontano e nemmeno lui lo fa... sento la sue pelle che sfiora la mia... e invece di staccarci ci avviciniamo sempre di piu'... ora tutto il mio braccio destro contro il suo sinistro, ora le ginocchia si toccano e poi le gambe... brividi, brividi, brividi!... e finalmente un sorriso e qualche parola in piu'...
al porto mi dice VIENI, PRENDIAMO UN APERITIVO! non credo alle mie orecchie. lo seguo e finiamo al Montparnasse. e' un locale tipico, ma elegante, un po' sul liberty, che si affaccia sulla piccola Venezia. ordiniamo due cose uguali (non ricordo il nome, ma era un bianco corretto con dentro un ciliegione, una cosa buonissima!). davanti a noi un tramonto mozzafiato e come colonna sonora delicati brani di musica classica. ci guardiamo, ci studiamo, parliamo di tutto e di piu', anche se in una lingua che non e' la mia CHI SEI? COSA FAI? COME TI VA? passa anche Dio nei nostri discorsi... e poi E ADESSO CHE FAI? - VADO IN ALBERGO A CAMBIARMI E POI DA QUALCHE PARTE A CENA? - PERCHÈ NON CENIAMO INSIEME? di nuovo non ci credo, eppure lo ha detto!
e infatti, dopo nemmeno un'ora, siamo nuovamente insieme. lui che conosce l'isola mi porta in un ristorante di pesce. mangiamo, beviamo, parliamo... nei nostri reciproci sguardi mi sembra di intravedere anche un po' di tenerezza...
e dopo cena torniamo al Montparnasse; stessa musica di prima, luci soffuse... e forse e' proprio qui che ci diamo il primo bacio.
MA DIMMI, TU SEI QUI PER COSA? io vorrei rispondergli che sono qui per cercare l'amore della mia vita, ma non voglio spaventarlo SONO QUI PER UNA VACANZA E DUNQUE PER DIVERTIRMI! - BENE, ALLORA SE TI VA DIVERTIAMOCI INSIEME, MA... BADA BENE, IO NON VOGLIO COMPLICAZIONI!
brividi, di nuovo brividi che corrono lungo la schiena, quando, andando verso l'albergo, lui mette la mano sulla mia spalla... camminiamo cosi', come due innamorati, verso la nostra prima notte d'amore...

 

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 30/05/2014 11:48
    Brividi, che sono la conferma di un'emozione nata fin dall'inizio, percepiti anche dal lettore. Bravo!
  • Vincenzo Capitanucci il 26/05/2014 07:01
    sono qui per cercare l'amore della mia vita -- MA... BADA BENE, IO NON VOGLIO COMPLICAZIONI!... brividi... con pericoli di sofferenza... ma per chi ama... ci son sempre...
    ...
    letto con piacere Federico..

2 commenti:

  • marilena del mare il 16/08/2014 15:51
    finalmente ho letto un tuo racconto :è nello stile che amo di più leggere, complimenti
  • alberto il 16/07/2014 15:28
    Racchiudere un'intera storia in poche righe è difficile come arredare un monolocale: lo spazio è esiguo e non ti puoi permettere di sprecarne. Mi piace il tuo racconto, dinamico e fresco, stringato e pulsante: par di sentire il battito di quei due cuori... Alberto

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