In fondo i ricordi della gioventù, sono quelli che stuzzicano di più la fantasia, sono quelli che hanno impresso e formato parte della tua crescita.
Ho tanti ricordi che ruotano nella mia memoria, sono tutti belli, anche quelli più brutti nel tempo diventano accettabili quasi nostalgici.
Però ci sono alcuni che parlano da soli, talmente li guardi passare nei giorni di malinconia, li guardi e sorridi ripassando i particolari.
Invece quando penso alle stelle divento malinconico e romantico allo stesso tempo, mi rivedo magari in un falò insieme ai miei amici e turisti, si canta e si mangia, si ride e si guarda il cielo... il cielo e le luci lassù che ci guardano e ci illuminano, ad ognuna di loro, gli è stato dato un nome, oppure ci sono quelli famosi che conosciamo tutti, il Grande e il Piccolo carro oppure Cassiopea, quante volte li ho rimirate e ancora e ancora, ogni sera alzavo lo sguardo per cercarli mi facevano stare bene a volte sentivo i brividi perché magari una stella in particolare mi faceva pensare a qualche amore innocente sapendo magari che nello stesso momento anche lei la guardava e ci riavvicinava era come stare mano nella mano.
Adesso guardo il cielo avvolto in una cappa perenne le luci sono sfocate e gli amori, anche loro ora sono sfocati.