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Redenzione moderna

Il "Quasi" Assoluto Dio Padre guardò giù, su quello che rimaneva del pianeta Terra e che Lui, in un lontano passato, aveva deciso di chiamare così a causa dell'ignobile caratteristica che distingueva i suoi abitanti per la bassezza del loro pensiero, che non riusciva a considerare il Cielo più che una suola di scarpa. Turbato da quello che vide, decise d'inviare, un'altra volta, un Suo profeta. La scelta cadde su uno dei suoi figli prediletti di nome Gesù. Gli fece interrompere una partita di golf che stava perdendo con il fratello Maometto e lo chiamò a Sé. Figlio mio, gli disse, te la senti di tornare sul Pianeta maledetto a cercar di riaggiustare un po' le cose?
Gesù, che si era preparato a quell'evenienza nefasta, perché sapeva che sarebbe toccata ancora a Lui, dal momento che Maometto c'era già stato l'ultima volta, rispose di sì: "Però non come l'altra volta, che ci sono andato da povero!"... obiettò supplichevole.
Poiché era Suo figlio e, si sa come sono mollaccioni i Padri, non trovandosi lì Maria, che avrebbe avuto sicuramente da dire, Dio gli diede le chiavi di una fiammante Ferrari dicendo poi a Maometto di fargli il pieno di carburante (che era lui ad avere le chiavi del pozzo) e, dopo un frettoloso abbraccio lo congedò, ritornando severo come sempre. Preso dall'euforia del momento, Gesù non gli chiese cosa avrebbe dovuto fare e dire agli abitanti di quel pericoloso pianeta i quali, l'ultima volta, l'avevano fatto penare assai e forse proprio per i consigli, non proprio lungimiranti, datigli da Suo Padre.
Non aveva ancora finito di formulare le sue perplessità sulla riuscita della missione, che si ritrovò giù a sfrecciare felice, tra l'ammirazione della popolazione stupita e instupidita, di quel mondo atrocemente perverso. Il ruggire non esattamente perfetto del motore non lo allarmò più di tanto, perché sapeva che quello dove stava sfrecciando non era il mondo della perfezione, così come anche sapeva che il progetto di quella magnifica vettura era stato compromesso dai continui e indescrivibili dispetti che, dall'inferno, i demoni facevano ai computer dei suoi progettisti.
Come spesso si sente dire, anche se non è proprio vero, la storia si ripete, e noi non staremo qui a ricordarla tutta di nuovo, ché di Vangeli... quattro o cinque sono più che sufficienti... sta di fatto che, questa volta, un deciso cambiamento nel Sacro Copione ci fu. Gesù non fu crocifisso su una croce di legno, come era accaduto l'ultima volta che si presentò sul pianeta maledetto, ma su una forgiata in lega di carbonio e titanio, ammiccante sorniona, nel suo luccicante bagliore, allo sguardo indiscreto del Cielo.

 

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