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Il giullare dei coltelli - seconda parte: la soluzione

Brown e Luke scesero dall'auto e si diressero verso casa Lord Nach. Ad accoglierli fu Kristian, che, come già detto dal poliziotto, parlava in modo strano: " Buon giorrno, imvestigatore Brown" e li fece accomodare. Era un uomo giovane, sulla ventina e aveva dei modi molto educati. Subito dopo li raggiunse la sorella, Kathie, che riconobbe subito il detective: " Oh, sallve signorn Brown; mio frattello sta arrrivando vi poterra' nella stanza dell'accadutiuo". Infatti, dopo un paio di minuti arrivò l'ultimo fratello, Paul: " Detective, sallve, mi seggua". Tutti e cinque si incamminarono. Il castello aveva tantissime stanze, alcune ancora in stile medioevale, altre invece erano state ristutturate in chiave moderna. Dopo un po', si fermarono; la camera era molto grande e sarebbe stata bellisssima da guardare, se non fosse stato per il cadavere che giaceva a terra: il corpo del vecchio era a pancia in su, con segni di coltello in tutto il corpo, dai quali fuoriusciva ancora molto sangue. La signora Lord Nach era seduta su una sedia vicino al corpo del marito." Questo è illuogno delll'omicidio" mormorò Kristian. Vedendo i due agenti, la donna si alzò e si avvicinò a Brown. Sisentiva un forte accento tedesco nelle sue parole: " Salve signor Brown; sono stata io a chiamare il suo collega ed ad avvertirlo dell'accaduto". Il detective si abbassò accanto al cadavere: " A giudicare dal sangue, il delitto non deve essere avvenuto molto tempo fa" " Ya" rispose la signora Nach: " Lo abbiamo trovato questa mattina, ma noi ci svegliamo molto presto" " Senta, è vero che lei crede alla maledizione..." " Del giullare dei coltelli? Sì; le sue manie erano i coltelli, i tagli e l'ordine" "Ok". L'investigatore riflette' un attimo." Be, ci scussi, ma orra dobbiamo amdare" disse Kathie : " Che lei trovvi il colpevole" affermò Kristian. " Fermi!" urlò Brown. Tutti si fermarono immediatamente: " Perché aspettare? Ho già la soluzione del caso" Luke guardò tutta la stanza nel tentativo di capire come avesse fatto il suo compagno a risolvere il mistero in così poco tempo: " Inutile che ti guardi intorno, Luke; qui non ci sono indizi utili, ho già controllato; in realtà è stato l'assassino stesso ad aiutarmi; vedete, qualcuno qui non ha nessuna malattia alle corde vocali". Puntò i suoi occhi marroni su Kristian: " Cossa? Io non ho colpa per l'assassinio!" " Vedete? Luke prova a tagliare le parole e a riordinarle... cosa viene fuori?" " Ehm.. io s... o... no... l'asssassino!" Kristian tentò di fuggire, ma Luke gli fu subito addosso e con l'aiuto di Brown riuscì ad ammanettarlo. Chiamati gli agenti di polizia, Luke si avvicinò al suo compagno: " Trenta minuti; ma come fai?".

 

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1 recensioni:

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  • Glauco Ballantini il 29/10/2014 09:34
    Ci vorrebbe qualche riga in più, alla fine, per spiegare meglio la soluzione e qualche interruzione nello scritto per leggere meglio le battute dei personaggi. Un saluto.

1 commenti:

  • Stanislao Mounlisky il 21/05/2015 05:23
    Concordo con Glauco: l'idea è bella ma qualche riga in più ci sarebbe voluta.

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