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Mia nonna ovvero... avere una Levi Montalcini in famiglia

Mia nonna ha novantasette anni: è nata nel 1918, anno in cui finì la prima Guerra Mondiale.
Il fatto di essere rimasta orfana di padre a dodici anni fu un dolore grande per lei ma aveva una madre forte e moderna che la fece studiare ritenendo che una donna colta potesse più facilmente mantenersi e essere autonoma a prescindere da un marito.
Così mia nonna si laureò, con Lode: nel 1941 vinse il suo primo concorso e incominciò a lavorare l'anno successivo, quando ormai anche l'Italia era entrata nella Seconda Guerra Mondiale. Grazie alle precipitose fughe nei rifugi antiaerei e alla fortuna scampò alle bombe e sopravvisse, con una gran fame, fino alla rovina finale e alla pace faticosamente ritrovata.
Negli anni della ricostruzione conobbe e si innamorò dell'unico uomo della sua vita, lo sposò e con lui mise in piedi casa e famiglia, contro il parere della madre che la metteva in guardia circa i dolori della vita matrimoniale.
Fu un matrimonio riuscito e mia nonna non si pentì mai della decisione presa, anche se dovette ammettere, nel corso degli anni e nel succedersi dei dolori, che sua mamma era stata una Cassandra: il marito, e anche i figli purtroppo, non le sono sopravvissuti.
Gli studi fatti e la cultura sempre rinfrescata e aggiornata hanno consentito a mia nonna di lavorare con sua soddisfazione economica e spirituale ben oltre l'età della pensione e, per la verità, tante sono state le persone che a lei sono ricorse conoscendone la puntigliosa preparazione e la grande disponibilità.
Questa era mia nonna fino a quando, un anno fa, si ruppe il femore.

 

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7 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 04/05/2015 20:27
    .. ancora una cosa, vigliaccheria anche questa, hai quattro anni, non avresti nemmeno saputo tenere in mano un pennino, o battere delle lettere al PC, io ne ho 60, chiedo quindi rispetto!
  • Anonimo il 26/04/2015 10:06
    Uno scritto dove l'essenziale avvalora la voglia di leggere e di apprezzare il personaggio femminile così capace di imporsi nella vita contro le avversità. Mia nonna fu una donna autoritaria che dettava le regole del gioco, ma la ricordo anche per la sua bontà.
  • Anonimo il 12/04/2015 18:17
    Bella descrizione sintetica ma efficace di una nonna che ha lasciato o lascerà il segno del suo passaggio in questa valle di lacrime. Queste sono donne alle quali il maschilismo fa un baffo... quando c'è testa si è anche immuni da certe prevaricazioni e sudditanze. Il brano è narrato in maniera quasi giornalistica, minimale, ma questo non è un difetto, anzi. Un saluto.

7 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 04/05/2015 20:31
    Ho riletto e con molta attenzione ed apprensione questo scritto, ritiro tutto quanto ho detto, chiedo scusa ed apprezzo moltissimo questa opera.
  • antonina il 25/04/2015 13:58
    Descrizione sintetica ma efficace."Questa era mia nonna fino a quando, un anno fa, si ruppe il femore". Da questo punto il lettore, viaggia con la fantasia.. sicuramente lei è cambiata, la rottura del femore è la situazione di maggior gravità a cui le anziane vanno incontro e spesso è proprio da quel momento che l'aspetto cognitivo tende a mostrare gravi danni.
  • Anonimo il 25/04/2015 11:14
    Ah... quindi anche lei in dolce attesa del parto?... eheheheheh... ergo, se ben intendo, non dipende dalla data di iscrizione... lei è un veterano, mi pare di aver visto dal profilo... bisogna far qualcosa, io credo, l'attessa prolungata raffredda la penna e non solo, anche l'uccello... padrone della penna... eheheheh...
  • Stanislao Mounlisky il 25/04/2015 10:46
    Grazie per il tuo interessamento, Duliamo. Sono in attesa anch'io ma ti confesso che mi prefiggo di vincere il record dei tardivamente pubblicati! Per fortuna si può almeno commentare in tempo reale... Ciao!
  • Anonimo il 24/04/2015 14:49
    Mi aspettavo un seguito... troppo interessante questa nonna... anche lei problemi con la Redazione o crisi dello scrittore?... io a quanto pare ho avuto una considerazione da parte degli addetti alla pubblicazione... in meno di mezz'ora hanno pubblicato l'ultima parte del mio racconto. Un saluto... io aspetto.
  • Ellebi il 13/04/2015 00:46
    Bisogna proprio aspettare il seguito, come minimo per sapere di cosa si occupava, un saluto.
  • Stanislao Mounlisky il 12/04/2015 21:14
    Grazie per il tuo commento, Duliamo. Sì, la nonna è tosta al cubo.
    Il racconto avrà un seguito... quando la beneamata redazione vorrà. Se ti può consolare, anch'io aspetto giorni e giorni per vedere pubblicate le mie modeste opere...

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