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E la vita continua( continuazione e fine)

Doris, iniziò i soliti rituali: una doccetta rilassante poi andò a letto.
Il mattino seguente si svegliò con un'energia nuova, pronta ad affrontare il nuovo giorno. Si avviò verso lo studio notarile, in c. so Venezia, era la segretaria del notaio Ferri. Entrò nel suo ufficio per la pratica che doveva espletare acquisì nuovi dati, poi nel giro di varie telefonate il tempo passò velocemente.
Doris fece ritorno a casa, il portiere le andò incontro, consegnandole una corbeille di rose rosse, incuriosita pese il biglietto che l'accompagnava, lesse: "Alla rosa tra le rose" Daniele.
Con aria compiaciuta, prese il fascio di rose a sistemarlo nel vaso, accese la radio, poi come un gatto sornione, scivolò sulla poltrona, mentre la mente mulinava pensieri per Daniele che prepotentemente si insinuava nel suo tenero cuore.
Il trillo del telefono, la riportò alla realtà,"lupus in fabula"era proprio Daniele per confermare l'incontro per la serata, sarebbe arrivato intorno alle venti.
Doris, raccolse i capelli biondo cenere in uno scignon, indossò un tubino blu rischiarato da un filo di perle e il tocco finale due gocce di Chanel n. 5
Andarono in un localino fuori porta "Lunch Club"Daniele con voce flautata chiedeva informazioni della sua vita sentimentale, era meravigliato dal fatto che una donna affascinante come lei, non avesse avuto un legame sentimentale.
Doris, ammise di aver conosciuto qualcuno nel passato, ma nessuno era riuscito a fare breccia nel suo cuore.
Ora, per esempio era più che certa che provava un sentimento per lui, la sua vicinanza le procurava dolce languore, anche quando Daniele, al termine della cena la riaccompagnò a casa, con voce suadente le disse." Lasciami entrare, ti prego... lo sguardo perso nei suoi, non oppose resistenza, aprì furtivamente l'uscio, mentre Daniele cercava le sue tumide labbra, che chiudendosi raccoglievano il nettare dolce di miele. Frasi sussurrate erano una dolce melodia, in un crescendo di arpe, si abbandonò fluttuando all'infinito.

Il risveglio fu come sogno, ma c'era la tangibilità della reale presenza di Daniele che dormiva beato abbracciato al cuscino.
Lei indossò la vestaglia, poi in cucina a preparare il bricco del caffè e del latte caldo qualora lo volesse voluto macchiato. con dei cornetti caldi per completare la colazione.
Lui appena entrò nella camera, si svegliò da buon aroma del caffè, poi esclamò " bella fatina già in piedi? Mettiti comoda, e ascolta cosa ho da proporti: "visto che la Fiera sta per concludersi, perché non ci regaliamo una settimana insieme, in un posto suggestivo, per esempio Venezia? Sarà l'inizio di una tappa importane per noi due, così ci conosceremo più intimamente sarà l'inizio del nostro legame per un progetto di vita in comune... ma non corriamo troppo!!! Andiamo per gradi..." Doris era confusa, disorientata, a queste parole di Daniele, a stento riusciva fare capolino con la testa, approvando la sua idea. Ora, doveva fare un giro di telefonate, compreso quella dello studio, parlò con la collega, asserendo che si era presa un'influenza e sarebbe rientrata, appena guariva.

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Nicola Lo Conte il 09/01/2016 22:05
    Il racconto scivola via intrigando il lettore. La vita e l'Amore a volte ci propongono scelte inaspettate e non sempre facili.

5 commenti:

  • Dora Forino il 06/06/2015 08:56
    Caro Stan, che dirti, io non sono una giovinetta, e appartengo alla categoria delle tradizionaliste... per tanto quando si scrive un racconto, si sviluppa per una serie di circostanze, fantasia, unita a fatti del quotidiano, credo che la protagonista non si getta tra le braccia del primo venuto.
    Pertanto, mi dispiace, ma questo racconto ha avuto tanti elogi! Buon fine settimana!
  • Anonimo il 03/06/2015 10:44
    Nell'insieme il racconto, eliminati i numerosi refusi, potrebbe essere uno dei tanti che vengono pubblicati su riviste femminili, tipo "Confidenze". Alcune descrizioni e considerazioni sono infatti decisamente dèmodè ma, d'altra parte, non credo che queste riviste siano le preferite delle ragazze di oggi.
    A parte queste generalità, personalmente consiglierei di cambiare il titolo in "Immaturi".
    Immaturo è infatti Daniele che, separato e con figlia, nasconde questa sua condizione (come se dovesse confessare di essere un criminale nazista!); immatura è Doris che si getta tra le braccia di uno sconosciuto pensando, su basi puramente estetiche ed epidermiche, che sia l'uomo della sua vita e poi, alla rivelazione, neppure tanto tardiva, che lui ha una ex moglie e una figlia, si ricorda che per lei il fattore sincerità è basilare.
    Stan
  • Dora Forino il 03/06/2015 10:15
    Grazie infinite caro amico Rocco, cercherò di seguire anche questo filone dei racconti. Un caro saluto!
  • Rocco Michele LETTINI il 02/06/2015 14:19
    Scusami: di vita. A rileggerti Dora
  • Rocco Michele LETTINI il 02/06/2015 14:18
    Non resta che elogiarti per sì meravigliosa sequela... Considerazioni sagge... in chiusa. Da continuare... il tuo filone "Racconti" di via aggiungerei...

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