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L'anima della poesia, lezione per un critico letterario

Dopo una tale critica pagata a caro prezzo (mi toglie pure l'illusione del Nobel della poesia!), a me resta la speranza che voi critici letterari non siete infallibili e che le vie del Signore sono infinite!
Con la premessa che la scrittura è l'espressione della mente (e la critica della ragione) e la poesia è la voce dell'anima (e la lirica del cuore), tutto mi potevo aspettare dalla vita tranne che diventare scrittore e, forse, poeta se riuscirò a vincere le resistenze di voi critici letterari.
Intanto, gentile Andrea Carnevale, da ex calciatore (anche in questo campo ho detto la mia!) non puoi definire la poesia, che è libera espressione dell'anima senza limiti e confini, ed io non sarò poeta ma l'anima la conosco in tutti i suoi risvolti per aver superato indenne un percorso vitale molto sofferto, tanto da diventare il pilota dell'anima (titolo del mio primo libro):

l'anima è la strabiliante
rossa monoposto,
dono della potenza divina,
per superare il tortuoso
e contorto circuito della vita.
Chi lo supera sicuro e veloce
a pieni giri senza penalità,
sfoggiando abilità di guida
con nervi ben saldi,
si guadagna la protezione
del mantello divino
con l'alloro di pilota dell'anima e,
con un pizzico di umana vanagloria,
la corona d'alloro di poeta
delle follie della vita.

Insignito di tanto dall'alto con moto solare e aureola stellare (divinae gratiae causa altro che honoris!), ho già vinto il Nobel della vita, che è anima ed amore, indissolubile veste della luce divina:

La Vita è l'Anima dell'Amore
La Vita è l'Amore dell'Anima

L'Anima è l'Amore della Vita
L'Anima è la Vita dell'Amore

L'Amore è l'Anima della Vita
L'Amore è la Vita dell'Anima

e da qui alla Poesia il passo è davvero breve se questa rappresenta la Musa dell'Amore o l'Amore della Musa e, con l'intercambiabilità dei termini, anche la Poesia diventa universale:

La Poesia è l'Amore della Musa
La Poesia è la Musa dell'Amore

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 02/07/2015 07:27
    Quanta ricchezza e ingegno... la poesia è voce d'anima in lirica di cuore.. per omaggiare Te e il Tuo scritto Ti offro questo.. Forse scritto da un Tuo collega...

    Il non mestiere di scrivere e i mulini di preghiera Tibetani


    Il mestiere di scrivere


    "A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
    Ai pazzi per amore, ai visionari,
    a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
    Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
    Agli uomini di cuore,
    a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
    A tutti quelli che ancora si commuovono.
    Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
    A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
    Ai poeti del quotidiano.
    Ai "vincibili" dunque, e anche
    agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
    Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
    A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,
    ancora si sente invincibile.
    A chi non ha paura di dire quello che pensa.
    A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
    A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
    A tutti i cavalieri erranti.
    In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene...
    a tutti i teatranti".

    Miguel de Cervantes, "Don Chisciotte"

2 commenti:

  • antonina il 02/07/2015 22:01
    bel racconto F. Andrea.. sublime lo scritto postato da V. Capitanucci.
  • Francesco Andrea Maiello il 02/07/2015 08:09
    Vincè grazie per tanta delucidazione e... illusorio accostamento!

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