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Mi sono innamorato di una... matta!

Ebbè, che c'è di strano! Mica lo sapevo! In fondo a me succedono spesso dei fatti... estemporanei da leggere sopra le righe. Fatalismo, dite? Ecco, son solo fatalità. Aggiungo addirittura, meglio che capitino a me che ad altri, meno adusi a queste situazioni. Non che io debba esserne aduso per forza, ma ormai posso affermare, con la certezza della casistica, che ho acquisito notevole esperienza per fatti, cosiddetti, "paranormali" non tenendo stretto conto dell'etimologia della parola in se. A ben vedere, cosa mi è capitato poi di così inusuale? Mi sono innamorato, ecco tutto! No, aspettate, non è esattamente tutto! Mi sono innamorato di una matta, per amore di precisione. E che sarà mai! Sarà, sarà, non è tutto rose e fiori come sembra. Non aggiungete altra ansia al mio desiderio di minimizzare l'avvenimento. Tutta colpa mia, così flemmatico e imperturbabile, per come mi mostro. Sempre calmo ed impassibile, freddo e riflessivo, è difficile farmi arrabbiare o innervosire o provocare smanie tali da farmi rizzare i capelli. Ma di questo noN mi preoccuperei nemmeno eccessivamente : sono quasi calvo. Ne, alla mia veneranda età, riesco a viaggiare nel mondo dei corteggiamenti, che ormai non mi appartiene più (ahimé). Viaggiavo sereno sul sito di poesie che frequento abitualmente e in cui mi cimento come provetto scrittore di racconti e, talvolta, di poesie in vernacolo. Una finestra, un messaggio e lei era li, piccola e indifesa. Un fiore da curare e proteggere nel giardino di sentimenti importanti. Già da allora mi innamorai di lei, attirando in me, potenzialmente, il grande otre in cui racchiudeva i suoi sentimenti. Che ne sapevo io, Sembrava piccola e indifesa. Magari lo era pure, ma sotto sotto, molto sotto. Cominciammo a scriverci ed io le confessai i miei sentimenti per lei. Gradì. Salvo a ricevere, due giorni dopo, regolare lettera di "licenziamento " reo di aver commentato con toni troppo melliflui la poesia di un'altra poetessa. Pensai di averla persa ma non fu così. Dopo qualche giorno, si fece viva, lasciandomi sempre sulla lama affilatissima del suo distacco e della sua indifferenza. Ma, tra indifferenza e distacco mi lasciò il suo numero dio telefono. Naturalmente, per colpa mia, che già cominciavo a temerla, il contatto avvenne diverso tempo dopo e fu sempre più incalzante man mano che la conoscenza andava avanti. Era piccola, allegra, pimpante. A farla bree m'innamorai di lei e, con la franchezza che mi contraddistingue, glielo dissi. Non riscontrai però in lei un sentimento simile, non si sentiva innamorata di me, solo compiaciuta della nostra amicizia a cui non voleva rinunziare. E amicizia sia, decisi. Comunque un bel sentimento nonostante i suoi limiti. Ora tutto era consolidato tra noi finchè... Credevo che l'amicizia per lei non dovesse costringermi a comportamenti da maschio sposato e quindi senza obblighi e invece... Invece nella più assoluta calma della nostra relazione "amichevole", mi vedo arrivare una ramanzina di quelle pepate del tipo "Non mi piaci perché sei falso! Prima mi parli d'amore e poi commenti con frasi mielose le poesie di altre autrici. No, tu mi vuoi prendere in giro bla bla bla bla. Cose da pazzi! Non era stata lei a dirmi di non essere innamorata di me e che io avevo il diritto di fare, in piena libertà, quello che credevo? Sparì senza darmi il tempo di spiegarmi. Quindi mi richiamò e con espressione compunta mi chiese scusa. Scuse che accettai subito, perché io l'amo e in questo particolare momento non potrei vivere senza di lei. Purtroppo, però, queste "crisi" si ripeterono, si ripetono spesso e più ricevo rimbrotti da lei più mi lego a lei. Sarà tattica? Se lo è efficace. Resto, così, innamorata di una matta. Una grande poetessa, ma pur sempre matta! Tuttavia, ho capito una cosa. Non è giusto colpevolizzarla e, addirittura, deriderla bonariamente. Unicuique faber est fortunae suae, così mi pare dicessero i nostri antenati latini e lei, se è fatta così, avrà il destino che si guadagnerà. Scelte sue. Ma io, per stare con lei, per amarla tanto da impazzire, penso di essere il vero matto di quella che potrebbe essere la nostra futura unione. E vi giuro, voglio impazzire per lei!!!

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • frivolous b. il 16/06/2016 09:43
    Ha un enorme pregio: l'ironia. Ma anche un enorme difetto: troppe parole! Troppo verboso insomma

3 commenti:

  • silvia leuzzi il 16/06/2016 21:38
    Carino amico, divertente Ciao
  • vincent corbo il 16/06/2016 09:49
    Un narrare troppo frettoloso e confuso.
  • fabrizio costa il 16/06/2016 09:15
    lettura gradevole e giovanile

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