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Poteva essere e non è

Poteva essere e invece non c'è, altro tempo assieme, altro tempo a scrutarci negl'occhi chiari mentre ti accarezzavo le palpebre infastidendoti. Mi piaceva molto toccare quelle parti di te che forse nessuno le avrebbe trovate particolarmente attraenti; i denti, le palpebre, le ciglia, la pancia. Mi piaceva la sensazione che provavo, che si prova toccando il velluto, che dalle mani, dai polpastrelli mi pervadeva sino ad arrivare alla testa, annebbiandomi la ragione, per poi giungere lì, nella palude del sesso. Poteva essere ancora.
Non ci siamo più capiti, più dedicati, più tollerati. Potevamo condividere, anche il silenzio della statistica o dell'arte interessandoci l'un all'altro, dandoci ciò che chiedevamo solo per sentirci ancora amati. Ed è così che ci siamo sentiti entrambi: Non amati. Oggi "Non è", è come ti chiami nel mio cellulare.
Rileggo nei tuoi versi come mi vedevi più di un anno fa. Non bella, probabilmente non simpatica, non signorina, non serena ma di sicuro, non inibita. Felice di quel momento trascorso assieme. Non ci conosevamo neanche allora, ma eri la persona più bella che in quel momento conoscessi. Sotto l'acqua che scorreva, fra le risa che intervallavano getti freddi e getti caldi, il tuo sorriso me lo ricordo ancora. Non credo che lo dimenticherò mai, ma vorrei farlo. Giusto solo per sopravvivere mentre tu vai avanti.
"Se non ridi lascia stare", dicevi. Forse è per quello che ci siamo lasciati, ma sai... non credo che si possa ridere sempre nella vita, perderebbe quella magia che poi ti ha fatto scrivere di me, quella magia che ti ha fatto accorgere della mia voglia di te in quel giorno estivo.
Sarebbe bastato tenerci per mano più spesso, in modo tale che forse, dico forse, sarebbe stato più difficile districarsi le dita. Tornerai? Non è persa la speranza.
A volte mi chiedo se a te capita di sentire ancora la mia pelle sotto le dita...
il mio odore, la mia mancanza. Io non credo ma sono femmina per cui mi concedo il beneficio del dubbio nonostante mi laceri il petto. Il nostro, era un amore in potenza. Sento la malinconia che mi pervade, la mancanza di te, un altro amore fallito. Le lacrime mi salgono dal vuoto che mi si è formato nello stomaco pensandoti. Credo che uscirò.
Oggi è una bella giornata.

 

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