Il messaggio è semplice e chiaro: il "nemico", anziché distrugerlo, si può amare e non sulla spinta di un'istanza morale che costa fatica ma su quella emotiva e affettiva che nasce dalla "pietas", condivisione di un evento tragico che priva la gabbianella della madre e fa nascere nel "nemico" gatto una vocazione materna. Il messaggio è forte ma non austero. Sepulveda anima la comunità dei gatti adottivi di una comicità lieve e di una vena poetica che tocca il culmine nel volo sicuro della gabbianella che supera la paura e gli ingenui, infruttuosi tentativi degli amici gatti di insegnarle a volare e si stacca dal campanile con un addio festoso agli amici che lascia per tornare alla sua natura.