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Innamorati

Che pomeriggio incantevole ho trascorso oggi insieme a Katia. Sento di amare questa ragazza di un amore grande e romantico.
Ci conosciamo da poco ma è come se la conoscessi da sempre, poichè Katia rappresenta la mia donna ideale. Tutto mi piace di lei e la sua compagnia mi fa provare una emozione intensa e meravigliosa.
Oggi abbiamo parlato di noi, delle nostre famiglie, del nostro futuro. La sua è una famiglia all'antica. Domani io andrò dai suoi genitori per chiedere la mano di Katia: mi presenterò e chiederò il permesso di andare a casa sua, di portarla fuori con me.
Diventeremo fidanzati ufficiali, resteremo sempre insieme e nessuno ci dividerà. Questo amore è così bello che vogliamo non finisca mai.
Alla sera quando ci lasciamo io vado a casa mia. Ho tutta la notte per pensare a lei. Penso alle dolcezze future e mi sento felice, perfino commosso.
Però, dopo io penso: non si può congelare i sogni, non si può catturare le bolle di sapone, non si può irretire il tempo del piacere.
E io pretendo proprio di fare questo con Katia: mettere dentro una scatola il nostro amore giovanile sperando di ritrovarlo sempre lì, nel posto dove l'ho messo.
No! Bisogna gustare il piacere qui e adesso, con la certezza che domani il piacere svanirà. Nulla e nessuno può trattenerlo o prolungarlo. Un grande amore imbalsamato dal matrimonio diviene acido e parodistico. Un vero amore congelato dal matrimonio, diviene una commedia alla quale nessuno dei due crede più.

Agosto 2002

 

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