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Vita?

Da quella lontana notte a Londra sono iniziati i tuoi baci, che parafrasando Anne Rice posso tranquillamente definire tenebrosi ma carichi di una sensualità unica nel suo genere.
Dopo i baci sono iniziati gli scambi, e anche per me si sono aperte le porte del nuovo mondo, ho iniziato a vedere con i tuoi occhi, gli occhi di una vampiro anche se ero e sono incompleto, non hai mai voluto completare l'opera, sono qui ancora oggi sospeso nel limbo, ne vampiro, ne umano.
Forse sono entrambi ma come dicevo probabilmente non sono nessuno dei due.
Non mi hai mai confidato la ragione per cui torni a nutrirmi pur non vivendo con me e non volendo più spartire nulla con me oltre alla disperazione di una vita che non può perire fisicamente ma lacera l'animo nel profondo.
Torni spesso, sempre mentre dormo, bevi da me e mi lasci bere.
Non una parola, nessuna confidenza o condivisione.
Come un malato terminale attaccato ad un respiratore così sono attaccato a te. Mi doni la vita eterna, e sarei falso se ti dicessi che non attendo con bramosia e terrore ogni tua venuta, eppure mi uccidi lentamente.
Sono vulnerabile, potrei assere annientato da qualche altro vampiro, non posso difendermi, non posso combattere, non ne ho la forza.
Non mi cibo di altri esseri umani, potrò solo se mai finirai la tua opera.
Non mi cibo proprio, sei tu il mio cibo ed io sono il tuo banchetto immortale, il tuo gioco sospeso, il tuo ponte con l'umanità poiché vivo in mezzo a loro, respiro in mezzo a loro.
Il giorno o la notte per me sono indifferenti, certo non amo espormi direttamente al sole per lunghi periodi, penso più per paura che altro però.
Aglio, paletti, crocifissi, chiese ecc ecc sono tutte stronzate.
Tu non sei un demone, sei solo una delle tante creature che popolano questo pianeta.
Vivi di notte e ti cibi di degli esseri umani, diciamo che sei rimasto uno degli ultimi predatori impuniti per l'uomo.
Non hai bisogno di uccidere, anche perché con le tecnologie degli umani oggi è troppo pericoloso lasciare traccia delle tue scorribande.
Ammanti le persone in teli oscuri, ti cibi di loro e li lasci semplicemente indeboliti, senza ricordi ma molto eccitati, come al risveglio da un bel sogno.
Torna da me rivelati quando posso parlarti, guardarti negli occhi e supplicare la morte o la vita eterna.
Per un secolo hai amato la mia compagnia, hai vissuto con me, condiviso le tue passioni, i tuoi turbamenti mi hai quasi reso il tuo compagno.
Poi il nulla il vuoto.
Una ricca dote, tenti ricordi e un eternità sospeso tra i due mondi.
Sono passati quasi 3 secoli dal primo incontro, e sono quasi due secoli che vivo senza di te.
Leggi nella mia mente, continui a sapere di ogni sospiro della mia vita, vegli sulla mia nonVita.
Non comprendo questo tuo gioco sadico.
Vedo i miei umani compagni di viaggio invecchiare e morire, la sofferenza per ogni perdita mi lacera dentro eppure non posso fare altro, devo camminare con loro, vivere con loro, ma non posso morire con loro.
Oggi qui in Italia nel 2008 continuo ad invocarti per mettere fine a questa insulsa vita.
L'essere mezzo vampiro mi comporta dei vantaggi non indifferenti sugli umani, posso leggere il pensiero, condividere il mio sino a condizionare il loro.
Posso essere quasi invisibile, posso vedere medianicamente le dimensioni parallele a questa.
Vedo i trapassati ma anche tanti demoni senza un corpo che li perseguitano.
Amo, amo profondamente gli umani, le passioni e la disperazione, le guerre e rinascite sono parte della mia natura perennemente mutante.
continuo?

 

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