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sguardo perduto

Ti è successo mai di vedere gli occhi del tuo amore perduti nello spazio. Dimmi la verità , hai provato una fitta di gelosia. Pensavi, forse stava pensando di un’altra. Non ti preoccupare L’altra non esiste, almeno no come la pensavi tu. Cerca di capirlo e ricordi che qualche volta succede anche a te. E se qualcuno ti chiedesse cosa pensavi in quel instante, di sicuro non ricorderesti nulla. I pensieri spariscono al instante lasciando posto ad un vuoto dolce e un senso di malinconia. Per chi, se non ti ricordi neanche di chi stavi pensando. Di qualcuno che non ti rendi conto se l’hai conosciuto o no, ma che è cosi vicino al tuo cuore e alla tua anima. Sorridi e pensi che era un gioco della tua mente, che sei rimbambita…I minuti tornano alla realtà e tu pensi di organizzarti la giornata. Io ho un’altra idea, non è un gioco della mente, è quel che la tua anima ha rinchiuso nel tuo corpo e in questa vita, sta cercando. Che cosa? Troppi nomi gli hanno dato, ego, subconscio etc etc.. Io credo che cerca il più grande amore che hai mai vissuto, quel primo, vecchio come il tempo, come l’universo. Quel amore per il quale anche i dei sono diventati gelosi e ci hanno divisi…Crearono l’uomo con cuore e anima, l’hanno accoppiato e poi…si sono arrabbiati. Adamo amava più Eva di loro. Non era il frutto proibito che ci ha tolto il paradiso, era l’amore, quello umano. L’amore è costato il paradiso alla gente. Gli dei si sono vendicati. Dissero :provate a vivere solo con amore. Ma anche questo non ha funzionato. Si sono amati, e tanto. Stanchi, affamati, ma si sonno amati finche la morte gli ha separati. E con la morte gli hanno divisi anche le loro anime. I dei…
E le anime tornano e ritornano sulla terra. Preferiscono l’inferno qua giù che il paradiso lassù. Che cosa gli può costringere a tornare, e tornare di nuovo se non l’amore. E quante sonno le probabilità che possono incontrare l’antico amore nel corso della loro vita? Quasi nulla. Uno può essere qua giù e l’altro la su, o una qua e l’altro dall’altro capo del mondo. Uno che si sveglia di mattina e l’altro che va a dormire. Ma la gente non si stanca e torna. Possono soffrire, essere umiliati ma non si stanca a cercare e cercano di nuovo. È proprio questo che richiama la tua anima, anzi anche negli instanti più felici, anche quando pensi che sei arrivato nel punto dove volevi arrivare nella tua vita, senti che qualcosa ti manca, qualcosa di profondo quanto la tua anima. E ti dice che ti sta cercando e non ti trova, che soffre per la tua mancanza e tu ti rendi conto che lo stesso stai soffrendo anche tu. Perciò la felicità del momento sparisce, pensi che quel che hai fatto non era cosi speciale, cosi difficile, ma difficile è quel richiamo vecchio come il mondo, come il tempo, che chiama la tua anima, che ti fa pensare e soffrire, e tu, neanche lo puoi capire per non dire poi che la puoi trovare da dove viene. Allora alzi gli occhi verso il cielo e cerchi tra le stelle, cerchi Dio. Come mai? Per pregarlo di farti felice, di chiederlo dove hai sbagliato nella tua vita, di chiederlo come mai e cosi arrabbiato con te. Ami Dio! Lo amo, ma l’amerei ancora di più se mi darà indietro quello che mi ha preso, quel che manca al mio cuore, alla mia anima. Ma inutile, lo so che non me la darà. Né adesso, né quando mi prenderà la sù. Probabilmente quando io sarò nel cielo, la mia metà sarà sulla terra. E quando io lo pregerò di scendermi, scenderà me e l’altro la farà salire. Perciò amore mio, tu che il destino ti ha messo accanto a me a invecchiare insieme, ti prego non diventare geloso e non cercare di sapere in quale angolo di universo mi ero persa. Erano solo dei momenti di nostalgia di qualcuno che non avrò mai la possibilità di incontrarlo, che i capricci della memoria antica del tempo gioca con la mia mente e la mia anima per farmi capire che non esiste la felicità. Anche i nostri bei momenti possono far diventar gelosi gli dei e non ci lasciano godere. Ti prometto che ti lascerò tranquillo quando mi accorgo che stai fissando il vuoto, goditi quei momenti, sono cosi rari e preziosi. Forse avrai più fortuna e trovi qualche traccia, o forse… sono io quella che cerchi ma non puoi capire. Ti amo, mio compagno di questa vita, sei la mia oasi in mezzo a questo mondo deserto di sentimenti e corse dietro ai beni materiali. Forse io gli assomiglio un po' e ti faccio togliere una parte della sua malinconia. Non lo so. Prego il Dio di permettermi amarti e goderti per la vita.

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2 commenti:

  • Maria Lupo il 02/03/2008 02:02
    C'è qualche errore ma mi pare che te la cavi benissimo con l'italiano. E anche il contenuto è interessante, molto profondo.
    Adesso che ho letto la tua scheda capisco che forse, a quella parola "telepatica" che hai usato nel commento alla mia poesia, dai un significato diverso...

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