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Tutto ciò che conta

Aprii gli occhi e sollevai la testa in cerca del cielo, lo trovai dove sapevo. Stetti fermo un po' guardandolo in cagnesco, ero arrabbiato con lui.
Richiusi gli occhi e nel buio gettai un amo nel passato, nostalgia la solita esca.
Labbra rosse, occhi smeraldi, pelle candida.
-Merda!- pensai -Ancora Lei!-
Tornai al cielo, ancora in collera sia chiaro, invidiavo il suo poter guardare ovunque e invidiavo di più il suo saper sempre dov'era lei.
Tante volte gli avevo chiesto di guardare per me e il figlio di puttana celeste stava sempre muto come una tomba, per nulla intenzionato ad assecondare le richieste d'un povero cristo non esattamente sobrio. Lasciai perdere.
Affondai le mani nelle tasche cercando qualche spiccio, quanto bastava per un altra birretta, ne trovai abbastanza per due, forse tre.
Mi alzai dalla panchina su cui ero sdraiato ed una coppia di vecchietti mi lanciarono uno sguardo di sdegno, manco avessero visto un cadavere sollevarsi dal tavolo dell'autopsia.
Non gli diedi peso.
Attraversai il parco per raggiungere il piccolo discount, non trovando la birra che mi gradisse afferai una bottiglia di vino rosso a buon mercato.
Poco dopo ero di nuovo sulla panchina di prima.
Stappai il vino e prima che avessi potuto berne un sorso un uomo, che non avevo visto avvicinarsi, mi chiese "da fumare".
Il tipo ebbe la sua sigaretta ed anch'io me ne accesi una.
Tornai al vino e mandati giu' un paio di sorsi di nuovo quell'immagine:
Labbra rosse, occhi smeraldi, pelle candida.
Incominciai a ingoiare quel vino avidamente per dissipare l'immagine.
Mi sbagliavo, perchè l'alcool stava rendendo quell'immagine nella mia mente ancora più nitida, ancora più vera, ancora più bella.
Cercai di visualizzare il quadro generale della mia vita e non potei definirlo positivo: nessun lavoro, nessuna certezza, nessun posto a cui potessi dire di appartenere davvero.
No, decisamete non la migliore delle situazioni.
Eppure non ne facevo un dramma, sapevo che sarei stato in grado di risollevarmi e mettere le cose al loro posto, come già avevo fatto in passato.
Ma senza Labbra rosse, occhi smeraldi e pelle candida che valore avrebbe avuto tutto questo?
-Bastera' dimenticarmene -mi dissi- In fondo se la razza umana non si era ancora estinta lo doveva alla innata capacita' di dimenticare, avevo sentito dire che
le donne, ad esempio, dopo il primo parto non conservano la giusta percezione del dolore che ne scaturisce e ciò gli permette di ripetere l'impresa.
E poi fin da mocciosi ci insegnano che il tempo lenisce tutte le ferite. Cosi' ci insegnano.

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3 commenti:

  • Anonimo il 09/03/2009 22:42
    Riempi quella voragine con un altro amore. Ne vale la pena, sempre!
  • maynard keenan il 09/03/2009 22:22
    Ti ringrazio per l'attenzione.
    Questa persona di cui parlo è uno di quei lampi a cui mi riferisco.
    Un lampo chè si è gia scagliato ma che finita l'esplosione di luce forse ha lasciato una voragine incolmabile nel punto dovè caduto.
  • Anonimo il 09/03/2009 22:16
    Vedi, una cosa bella ce l'hai e non te la toglie nessuno:scrivi benissimo e rendi le tue sensazioni e i tuoi sentimenti palpabili. Spero che il momento sia passato, se questo racconto è autobiografico.

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