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Ciccio e Cicci
Tony e Jonny erano ritornati abbronzati dalle vacanze.
Trascorsero una meravigliosa luna di miele e il loro amore non aveva più frontiere.
"Dai, tiralo fuori..."
"Eccolo," disse preoccupato Tony.
"Oh poveretto, vieni qui dalla mamma," disse Jonny.
Delicatamente Jonny aiutò Tony a tirare fuori dalla grossa sporta appesa attorno al collo il cagnolino.
"Oh Ciccio, Ciccio mio," disse Jonny e baciò ripetutamente il baffuto musetto, "è tutto finito, siamo a casa, vedrai quanto è bello da noi."
Erano appena riusciti a passare indisturbati il controllo dogana aeroportuale e ora andavano a recuperare la loro macchina al grande parcheggio.
"Che banda di frosci," disse Tony spingendo il grosso carrello pieno di valigie.
"Ciccio," disse Jonny accarezzando il cagnetto, "Ciccio il clandestino, il mio Midnight Express, sei stato davvero bravo," e gli baciò la piccola lingua rosa; Ciccio serrò i suoi occhietti neri.
Ciccio era proprio buffo; un 'Chiwawa' aveva detto Tony, un po' corto sulle zampe, vero, ma Jonny se ne era affezionato dal primo istante: con aria smarrita il cagnolino sgambettava lungo la risacca della spiaggia, aveva il pelo strapazzato ma d'un grigio brillante quasi argento. Lo raccolsero e lo curarono.
"Vedrai come Cicci lo amerà..." disse Tony guidando la macchina direzione città.
"... Cicci-ciccio-mio, sì sì fra poco farai la conoscenza di Cicci," disse Jonny a Ciccio ordinatamente seduto sulle sue ginocchia.
A casa presentarono Ciccio a Cicci. Poi fece buio.
Cicci il gatto si era nascosto sotto il divano nel salotto e quella notte non era salito sul letto con loro.
"Sono così arrabbiato con Cicci," disse Jonny.
Tony si girò verso Jonny sdraiato di fianco a lui con Ciccio sul petto. Li abbracciò, poi disse: "Devi dare loro un po' di tempo."
"È maleducato e fa pure l'offeso," disse Jonny e sollevò Ciccio tenendolo con le mani dietro le zampette anteriori, "dagli anche tu il bacietto della buona notte..."
"Vedrai che domani mattina..." disse Jonny, "e poi anche noi..."
"Sì è vero, ti ho tanto detestato la prima volta."
"Vedi, ciccia mia."
Tony li baciò, si girò e spense la luce.
Il mattino dopo, Jonny si alzò per primo e andò in bagno a pisciare:
"Oh che orrore! Tony!" gridò, "aiuto, mio Dio... " Jonny ritornò affollato nella stanza, pallidissimo e terrorizzato.
"Che succede." balbettò Tony.
"Sangue dappertutto... oh mio Dio..."
C'erano macchie di spruzzi di sangue sui muri e sui mobili della casa, eppure non trovarono molto disordine e cosa più strana il loro gatto Cicci era sparito. Ciccio stava in un angolo del salotto e sembrava turbato.
"Ha gli occhietti spaventati."
"Oh poverino," esclamò Jonny raccogliendolo dall'angolo, "è anche ferito, guarda."
"Ti avevo detto di chiudere la finestra... deve essere entrato un animalaccio; oh povero Ciccio."
Cercarono Cicci tutta la mattina, ma il gatto non si faceva trovare, poi preoccupati per le ferite di Ciccio andarono dal veterinario.
"Vede, dottore, crediamo che si sia battuto contro un grosso animale entrato da noi questa notte... non è vero che è stato coraggioso il nostro Ciccio, neh dottore?... oh Tony sono così preoccupato!" disse poi piangendo Jonny.
"Dottore lo perdoni. Su dai ciccia mia calmati che il dottore ora lo cura," disse Tony e prese Ciccio dalle braccia di Jonny, "vede dottore, si è molto affezionato a questo cagnolino."
"Non preoccupatevi. Capisco molto bene, ma ora mettetelo sul banco che lo voglio esaminare."
Ciccio stava calmo sul banco e alzò la codina; il dottore guardò l'animaletto e studiò le sue graffiature.
"Dicevate che non trovate più il vostro gatto?" chiese il dottore,
"Oh sì, che disgrazia," Jonny si rimise a singhiozzare, "oh poverino, chissà che ne è di lui ora, oh il mio povero Cicci."
"Sentite," disse il dottore, "mi sa proprio che non lo rivedrete più..."
"Ma dottore!"
"Che cosa dite?!"
"Ascoltate vi prego e non agitatevi troppo. Per piacere sedetevi... il vostro cagnolino non è un cagnolino; con voi dalla spiaggia, beh... dalla spiaggia avete portato un grosso ratto di fogna e mi dispiace davvero, deve aver mangiato Cicci."
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- Ho riso tanto, con il finale davvero inaspettato!!! Ma perché non lo metti in categoria Horror? Ci sta tutto. Tony e Jonny me li sono immaginati tipo Dolce e Gabbana, e il gatto... povero gattino!!! Ma sapendo di essere stato co-protagonista in un racconto così divertente, si sarà spento sereno... almeno spero! Ciao a rileggerti!
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