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La principessa e la zanzara.

È risaputo: le principesse sono belle, ma la principessa di questa storia è bellissima.
Ovvero: superlativo assoluto bel-lis-si-maaaaaa!!!
Si veste di nuvole, il suo sorriso è come il bagliore delle stelle ed il suo sguardo è il sole d’estate, abbagliante.
È talmente bella da essere anche intelligente.
Il suo nome è Catia.
Questa breve storia non è la sua, ma quella di una zanzara che si innamorò di lei.
Successe tutto in un attimo. La nostra bellissima principessa, si apprestava a coricarsi nella sua camera castello, indossando una leggerissima sottoveste di nuvola rosa, s’adagiò sul materasso di cielo. Dalla finestra entrava una leggera e fresca brezza notturna che accarezzandole il corpo la portò dolcemente nel mondo del sonno principesco.
I capelli d’oro formavano corona sul cuscino, il viso sereno e sorridente, gli occhi dolcemente socchiusi, la vestaglia che lasciava intravedere il profilo di quel corpo fiabesco, attirarono l’attenzione di una zanzara maschio. Passando davanti alla finestra castello, diede una sbirciatina dentro e restò (uso il maschile perché zanzara/maschio) abbagliato.
Bellissima, pensò. Il suo cuoricino iniziò a battere all’impazzata. Si posò sulla spalliera del letto principesco è restò immobile ad ammirare quella stupenda principessa. Poi con il coraggio dei temerari esclamò:
zzzzzzzhhhh, zzzzzhhh, ora le dico che mi sono innamorato e tutta la vita vorrò restare con lei. La amo, a tal punto che non volerò più via da questa casa/castello.
E sfrontatamente si avvicinò ronzando al principesco orecchio.
Zzzzzzhhh, zzzzhhh, ti amo bellissima pricipezzzzzzzzzza zzzzzzzzzhhhh.
La principessa infastidita da questo ronzare cercò di allontanarlo e nel sonno agitò vicino all’orecchio la sua delicata manina.
La zanzara maschio, non si diede per vinto, era ben conscio che non poteva farla innamorare al primo assalto. Così con tenacia e costanza continuò tutta la notte:
zzzzzzzzzzzzzzhhh, zzzzzzzzzhhh, ti amo principezzzzzzzzzzza, zzzzzzhhh zzhhhhh. E ancora. Zzzzzzzzzzzzhhh, zzzzzzzzzzzhhh. Fin tanto che la principessa si svegliò adirata ed accendendo la luce gridò al suo compagno, che era tutt’altro che un principe:
Insomma Cesare non senti questa zanzara fastidiosissima!? Fai qualche cosa!
Cesare aprì un occhio, che non lanciava bagliori solari, individuò la zanzara/maschio e con mossa repentina battè le mani una contro l’altra, ed in mezzo sapete chi c’era? Sì lei/lui, la zanzara innamorata.
Così un amore che sembrava dover essere eterno, finì in un battito di mani.
Buonanotte principessa.
Buona notte caro.
Buonanotte a tutti, e non pensate, quando sentite un ronzio vicino alle orecchie che la zanzara venga solo per disturbare, magari l’avete “colpita”.

 

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