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Il tifo e la cultura

Leggevo qualche tempo fa su di una rivista scientifica a proposito di un esperimento:
un antropologo australiano ha portato un indigeno della foresta della Nuova Guinea in una moderna città piena di grattacieli e di traffico per studiarne le reazioni. Ebbene la sorpresa fu grande nel vedere che questo indigeno camminava per la strada incurante di tutto ciò che gli succedeva attorno e che l’unica cosa che attirò la sua attenzione era un uomo che trainava a piedi un carretto carico di frutta e verdura.
L’interessante conclusione dell’antropologo fu che noi vediamo solo ciò che conosciamo.
Fatto tesoro di questa osservazione mi viene subito in mente l’importanza della cultura come fenomeno di trasmissione della conoscenza attraverso svariate forme dall’arte alla scienza. Tutto passa attraverso il desiderio di conoscere e la capacità di insegnare, conoscere la lingua e la matematica nelle sue varie forme (geometria, algebra…) serve, e dico una banalità, a sviluppare una maggiore facoltà di pensiero.
Insomma come sarebbe vedere un’automobilista che dopo aver tamponato un altro scende dall’auto e invece di inveire si china a raccogliere un fiore dicendo “guardi qui! Sensazionale! Questo è un bellissimo esemplare di Ginko Biloba.”
Oppure un ultras di calcio che durante una carica della polizia raccoglie un sasso da terra e invece di lanciarlo si ferma con aria di entusiastica sorpresa “Ehi! Ma questa è un’arenaria del periodo Cambriano!”
Vediamo solo ciò che conosciamo.
Gli uomini in misura molto maggiore delle donne si appassionano al gioco.
In Italia il calcio è quasi più diffuso dell’aria, lo troviamo nel linguaggio e perfino nella politica. Effettivamente è uno sport appassionante e i suoi schemi fatti di squadre e di individui ricordano un po’ le strategie militari e ognuno dei tifosi tende ad appartenere ad un esercito piuttosto che a un altro indossando i panni dello stratega nei commenti che inondano i bar dal lunedì al sabato.
Scegliere un esercito anziché un altro sulla base dei colori della maglia o dei gagliardetti però non aiuta una maggior conoscenza quindi proporrei di modificare le maglie delle squadre scrivendovi sopra frasi famose di letterati o semplici calcoli matematici oppure elenchi di piante o carte geografiche …Pillole di conoscenza.

 

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6 commenti:

  • Giacomo Donelli il 04/04/2008 15:27
    molto bella e dolce
  • Giacomo Donelli il 04/04/2008 15:26
    molto bella e dolce
  • francesco Errico il 19/03/2007 10:53
    molto carina la metafora dell'esercito e della squadra. Originale e interessante il testo.
  • miryam maniero il 24/07/2006 23:08
    .. sante parole.. una saggia ironia in questo scritto...
    un saluto, miryam
  • miryam maniero il 24/07/2006 23:08
    .. sante parole.. una saggia ironia in questo scritto...
    un saluto, miryam

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