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La caduta di Rafalash

Creature curiose gli elfi, corpi sinuosi e slanciati, visi allungati e armoniosi da dove partono le lunghe e affascinanti orecchie tipiche della razza. Quel giorno nubi nere si addensavano sul cielo candido di Rafalash, dimora degli elfi dei boschi, come al solito l'aria profumava di frutta e incensi che venivano venduti nella grande area del mercato. Le strade fatte di piccole mattonelle colorate ospitavano fiumi di persone gioiose che cantavano e facevano spese, anche se ormai dopo la guerra, i soldi mancavano persino al re.
Un crudele tiranno umano aveva schiavizzato i poveri abitanti di Rafalash costringendoli a lavorare nelle sue piantagioni e nei suoi infiniti castelli, solo dopo vent'anni di schiavitù una giovane donna riuscì fermarlo ridando la libertà agli elfi e a tutte le altre razze di cui il tiranno si era impossessato.
La pace era ormai tornata, e tutti vivevano nella tranquillità, tuttavia, una forza oscura stava tornando a minacciare le terre elfiche, solo una persona poteva mettere la parola fine a tutto questo: la figlia dell'eroina di Rafalash.
Cereza, era anche lei al mercato a fare compere, non compere qualsiasi però, nel suo cesto cerano due spade e delle frecce che ricomprava molto spesso perchè durante gli allenamenti alla lotta che frequentava, finivano per rompersi. Sua madre era morta partorendola, e lei non aveva fatto pace con se stessa e per questo si era dedicata alla guerra sin da tenera età, non c'era uomo che potesse fermarla, in lei era nato uno spirito guerriero e combattivo, che le permetteva di superare qualsiasi difficoltà le si parasse d'innanzi.
Tornata a casa la ragazza sentì degli urli provenire dalla strada, senza pensare prese le due spade e le assicurò alla cintola e poi si mise a tracolla arco e faretra. Il caos regnava per le strade della immensa città, e solo dopo poco Cereza capì il motivo, in lontananza si vedeva un mago che uccideva tutti i poveri elfi che cercavano di fermarlo, la soluzione arrivò fulminea nella testa della giovane donna, era lui. Avvicinatasi all'uomo subito iniziò a scoccare frecce che furono immediatamente evitate, poi passò all'attacco frontale con le spade, ma un senso di freddo la colpì forte alla schiena: il mago era dietro di lei, e l'aveva trapassata con il suo bastone. Cereza cadde a terra sopraffatta dal dolore, i suoi lunghi capelli dorati si mischiarono con l'immenza macchia di sangue lasciandola lì a terra in'una posa macabra. Prima di morire vide solo la città crollare distrutta dagli attacchi che il tiranno lanciava senza pietà, una nuova era di distruzione stava iniziando.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Fabrizio Giuliano il 04/09/2012 19:37
    Mi aggrego a Carmelo.
    Ci sono un po' rimasto male. Il racconto è breve, la descrizione del personaggio è semplice e quasi inesistente così come la descrizione del cattivo. Mancano parecchie cose.
    Secondo il mio modesto parere, avresti dovuto allungarlo un po', fare in modo che ci affezionassimo al personaggio di Cereza e odiassimo l'antagonista.
    Il duello dura proprio tre righe, quindi è uno scontro scarso e non risalta le doti dell'eroina che poco prima avevi esaltato.
    Poteva davvero essere una storia con sviluppi importanti.
    Sei partito bene, con calma spiegando la vicenda, ma poi la storia prende una velocità incredibile e finisce subito. Non l'assapori...
    Secondo me dovresti trovare il modo o di scriverne un seguito(anche se così si potrebbe capire che non c'é speranza), oppure rivedere la storia e aggiungere parti importanti che danno spessore e colorito al personaggio e alla trama in sé.
    Ad ogni modo, la stoffa c'é, dovresti impegnarti leggermente di più!
    Saluti

3 commenti:

  • Carmelo Trianni il 28/03/2010 15:46
    L'idea è buona, ed è ambientata in un fantasy medioevo proprio come piace a me
    Secondo me hai scritto un racconto finito troppo in fretta per una storia così importante.
    È un invito a darci di più, voto positivo saluti!
  • filippo pagani il 29/01/2010 17:04
    Leggetela XD ahahah
  • filippo pagani il 29/01/2010 16:23
    Spero vi piaccia, accetto qualsiasi critica o commento, quindi leggetelo e ditemi cosa ne pensate...

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