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La leggenda del bosco incantato (seconda parte)

"Grazie, lo sai cosa è un amico? È un'anima che vive in due corpi"
"Se sei un amico e la tua anima vive in due corpi, ti basterà guardare il cielo per vedere i miei occhi che brillano come stelline."
Lui sospirò rimase in silenzio per qualche istante e poi disse: "Ora capisco perché stasera le stelle brillano più del solito, mi hai lasciato senza parole, sei la ragazza più dolce e sensibile che abbia mai conosciuto."
"Quasi non ci credo dicendo così mi fai emozionare, sorridere e commuovere, vorrei tanto che mi fossi qui accanto per farti sentire la gioia che ho nel cuore."
"Le tue parole mi mettono i brividi, lo sento, anche se non sono lì, perché due cuori che battono all'unisono." Sussurrò lui a occhi socchiusi e poi entrambi si addormentarono.
All'alba, piccoli raggi di sole, filtravano attraverso gli alberi e illuminavano le grotte. Smeralda dischiuse lentamente gli occhi e subito le venne in mente Martino, si chiedeva se era sveglio, ma non aveva il coraggio di chiamarlo. Pensando e ripensando cominciò a guardarsi intorno, ma dentro di sé sentiva solo un profondo senso di paura e vedeva solo la roccia della grotta. Dietro di lei poi, c'era il nulla infinito e si chiedeva quando fosse lunga la grotta e se era chiusa o se aveva un'altra entrata senza sbarre. Sospirando per calmarsi, intravide nelle rocce qualcosa di bello, che le diede vitalità, si avvicinò per vederlo meglio ed era un piccolo fiorellino azzurro semplice e tutto solo come lei. Un attimo dopo sentì che Martino la chiamava e lei gli disse: " Ciao, ti sei svegliato finalmente."
"Sì, ma non ho dormito molto."
"Nemmeno io, ti capisco."
Non ci pensavano più, ma all'improvviso arrivò di nuovo l'orco e portò loro da mangiare, si spaventarono un po', ma per fortuna non fece loro del male e se ne andò quasi subito. Fame non ne avevano molta, ma mangiarono qualcosa lo stesso. Rimasero entrambi molto perplessi e nel silenzio profondo, per qualche istante, finché lui non disse: "Non so più cosa dirti, anche se parlerei per ore, ma tra amici le parole sono superflue."
"Non ti lascerei un attimo, ma cosa vuoi dire con superflue?"
"Quando due persone sono amiche, tutto diventa superfluo, perché i nostri cuori battono insieme e ogni parola che dici, penetra in me come una carezza."
"Infatti, l'emozione che ho provato adesso solo tu la puoi sentire."
"Adoro la tua semplicità e sincerità, sei unica."
"Anche tu sei unico e dolcemente sincero, mi capisci subito, ti direi tutto quello che ho nel cuore, ma rimango senza parole, perché l'emozione non ha voce."

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3 commenti:

  • Anonimo il 15/03/2010 13:26
    Ho cominciato anch'io a scrivere racconti... i tuoi li leggo anche altrove, tu sai dove... io però non sono iscritto. Ciao
  • sara zucchetti il 15/03/2010 12:27
    Grazie, si è vero preferiscono leggere una poesia perchè è più breve per questo l'ho messo in diverse parti per lasciare sulle spine chi è interessato. Grazie ancora dei complimenti. Poi verrò a leggere le tue poesie profonde
  • Anonimo il 14/03/2010 08:03
    Su questo sito i racconti sono poco seguiti, come puoi notare... giusta l'idea di pubblicare in parti non troppo lunghe, però il numero di lettori resta basso. Va bene, ci leggeremo tra di noi... avvincente questa favola... aspetto il continuato... ciao
    P. S. belli i dialoghi, rendono scorrevole e spedita la lettura.