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Gelosia

"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio"
È un proverbio noto a tutti, ma io preferisco avvalermi solamente della prima parte soltanto. Non sono un tipo geloso, non lo sono mai stato. Mi piace fidarmi delle persone a tal punto che le mie ragazze, non vedendo in me tracce di gelosia, arrivano a pensare che non provi niente per loro. L'animo delle donne è davvero complicato, un uomo, ed io su tutti, non riesce proprio come si possa arrivare a simili conclusioni da tali constatazioni. Non ci si può fare niente: io sono fatto così, in fondo basta non dare peso a questa cosa, basta capirlo. Sono sempre stato così e sempre lo sarò. Ora, però, che mi soggiunge una volta...

Quell'anno come gita scolastica avevano scelto Parigi. Grande scelta, non c'è che dire. Io e la mia ragazza frequentavamo la stessa scuola, ma in classi diversi, sicché dovetti andare non accompagnato. Non era una bella prospettiva: un viaggio nella città dell'amore senza compagna. Sei giorni, comunque, sarebbero passati in un attimo e al mio ritorno avremmo festeggiato un anno di relazione, un gran traguardo, no? Fu una gita piacevole e oltretutto un giorno girando per gli angoli meno conosciuti della città trovai un piccolo mercatino e ad una bancarella una serie di bandane. La immaginai già legata ai capelli di Lei, che li portava legati molto in basso, lasciando la massa di capelli molto voluminosa fino all'altezza delle spalle. Quelle bandane colorate avrebbero ulteriormente valorizzato quei favolosi capelli. Ne scelsi una in cui prevaleva il verde, un verde chiaro, quasi acqua marina. Il colore dei suoi occhi.
Tornato a casa non mancava altro che festeggiare quel fatidico anniversario. La portai fuori a cena, chiaramente cenetta a due al lume di candela in un locale très chic (da notare il francese che avevo imparato in quei pochi giorni). Tutto perfetto. Parlammo del più e del meno per tutta la sera, subii l'interrogatorio sulla gita, anche perché, io non mostravo alcun segno di gelosia, ma lei faceva le veci di entrambi. Finalmente arrivò il momento di consegnarle i due regali, il secondo lo avevo comprato subito dopo il mio ritorno in terra italica. Una collanina d'oro con un pendaglio a forma di cuore. Rigorosamente di oro bianco, non so perché, ma mi sembra più fine rispetto al giallo. Per la consegna dei regali avevo progetto un piano: avrei fatto finta di andare in bagno e glieli avrei fatti consegnare dal cameriere, di sicuro non avrebbe resistito fino al mio ritorno ad aprirli e così avrei potuto vedere la Sua vera reazione. Così fu. Ne rimase estasiata, o così almeno diede a vedere. Si mise subito la collanina al collo e si fermò a rimirare l'altro regalo. Al mio ritorno mi saltò letteralmente al collo e mi ringrazio per quegli splendidi regali, come li aveva definiti Lei. Sembrava quasi aver apprezzato di più la bandana, nonostante il valore meramente economico minore. Se la legò al polso per quella sera.
Tutto filò liscio, è il caso di dirlo, per un mesetto, la nostra storia non sembrava avere pecche e Lei era sempre la stessa. Lei era sempre quella della prima volta, che mi faceva ridere, mi stimolava e tirava fuori il meglio di me. Quella che mi aveva fatto innamorare.

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