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(per me) LA MUSICA E'

La mattinata del lunedì cominciò con la temperatura al di sotto della norma. Già dalle prime ore del giorno una fitta nebbia scese sulla città, impedendo al sole di illuminare la zona relativamente al mattino inoltrato. Se ne accorse anche Daniele che ancora a letto, inconsciamente si voltò dal lato opposto alla finestra continuando a dormire. Dopo qualche minuto, un motivetto musicale cominciò a diffondersi per la stanza. La sigla di un vecchio cartone convertita da lui stesso in suoneria per telefonino, non ne voleva sapere di smettere.
<< La sveglia? Ma non l'ho programmata ieri sera. Deve essere una chiamata al cellulare... Pronto? >> esclamò balzando in piedi con una certa agilità.
<< Ciao Daniele, sono Virginia. Volevo ricordarti dell'appuntamento che abbiamo questa mattina. O te ne sei già dimenticato? >>
<< No. Certo che no... Forse sei un po' in anticipo? Comunque faccio subito una doccia e ti raggiungo fra un'ora fuori al bar. Ti va bene? >>
<< Sono quasi sotto casa tua, ti dispiace se salgo? Fa ancora freschetto qui fuori. >>
<< Ok, ti lascio la porta aperta, entrando stai attenta alla belva! A fra pochissimo ciao! >> salutò velocemente per poi chiudere la comunicazione. Voleva evitare l'imbarazzo nel farsi trovare in pigiama e ancora insonnolito.
La belva era il suo cagnolino Rocky, che tutto potrebbe fare tranne che il cane da guardia. Socievole ed affettuoso con tutti anche con gli sconosciuti, faceva le feste a chiunque entrasse in casa.
Già salendo le scale, Virginia non poté fare a meno di ascoltare una canzone famosa, cantata da un artista altrettanto famoso. Un omaggio alla musica della quale ne aveva fatto la sua ragione di vita. Daniele aveva un po' esagerato con il livello del volume per riuscire ad ascoltarla ed anche a canticchiarla sotto la doccia.
Quando Virginia entrò in casa si ritrovò fra i piedi il piccolo Rocky che saltellando sulle zampette posteriori, pareva volesse salutarla come fanno gli umani.
<< Ma ciao... Ciao piccoletto! Dov'è quello stupido del tuo padrone? Corri a chiamarlo e digli di sbrigarsi. >> chiese la ragazza rivolgendosi al cagnolino come se fosse il fratello minore del suo amico Daniele. Rocky sembrava di aver capito il compito assegnatogli e dopo pochi saltelli arrivò nell'altra stanza continuando ad abbaiare.
<< "... ogni giorno una conquista, la protagonista sarà sempre lei..." >> Ascoltando un ritornello così bello e così famoso, diventa difficile riuscire e resistere nel canticchiarlo, anche per Virginia.
<< Ma Daniele, ascolti Bocelli? Sei un suo fan? >> chiese lei sorridendo con un po' di stupore.
<< E allora? Cosa c'è di male? >> rispose Daniel di rimando, cercando di imitare lo stesso sorriso un po' meravigliato.
<< Ma niente, Bocelli piace anche a me. Però conoscendoti, pensavo che tu ascoltassi altri generi di musica. >>

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6 commenti:

  • ignazio de michele il 26/04/2010 07:47
    sono d'accordo con te sulla -musica-. lo svolgimento è geniale.
  • Maria Rosa Cugudda il 17/04/2010 16:32
    Racconto coinvolgente e ricco di sfumature, scritto bene, mi è piaciuto!
  • francesco gallina il 12/04/2010 08:18
    io con la musica ho un rapporto viscerale, anzi, scrivo per uno dei più grossi portali metal d'Italia. Bel racconto
  • Anonimo il 31/03/2010 17:41
    Che strano, un argomento tanto interessante e poco seguito. Vabbè che i commenti ai racconti sono scarsi già in partenza; non vorrei però che i poeti fossero poco inclini all'argomento. Io me lo sono riletto. Ciao.
  • Anonimo il 28/03/2010 13:18
    Hai toccato un tasto che tratta un tema nel quale mi ci arrovello da una vita. Io sono un amante della musica e mi sono accorto che i miei interessi spaziano dal rock anni 60 al Jazz, dal pop al classico, Boccelli in alcuni brani è fantastico, perfino Pavarotti riesco ad apprezzare. Non parliamo dei cantautori italiani ( De Andrè... Tenco... Rino Gaetano...) ma che dire, tutto di tutto. Conosci Nina Simone? E i Deep Purple o i Credence Clearwater Revival... però anch'io non prendo niente per oro colarto... se entra è musica, se non entra è poco più che un piacevole suono. Ciao... bravo, bel tema.
  • Carmelo Trianni il 24/03/2010 23:01
    Piccola riflessione sull'interesse che generalmente prestiamo riguardo a cose apparentemente scontate, soltanto perché ne siamo a contatto quotidianamente ed a volte non troviamo il tempo per soffermarci e riflettere sul senso che ha una di tante cose così speciali nei confronti di noi stessi.
    Sicuramente ognuno di noi avrà opinioni differenti. Forse per qualcuno resteranno soltanto delle vibrazioni che si espandono nell'aria, a me piacerebbe conoscere il parere di chi la pensa diversamente...

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