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Kim
Kim e' una persona qualunque, una donna qualunque, anche se si rifiuta di bruciare del tutto le sue radici infantili.
Kim in realta' si chiama Camilla, ma il nome le ricordava una paffuta bambola di pezza che andava di moda quando era piccola, e siccome in classe all'asilo avevano preso a prenderla in giro per le sue genuine forme rotonde, arrivata all'eta' della ragione, aveva cominciato a farsi chiamare Kim. Questo nome era diventato cosi' usuale che, a chi la chiamava col suo di battesimo, non rivolgeva neanche l'attenzione, forse perche' lei non era battezzata, e in fondo, quel nome, non le apparteneva proprio.
Ama il rosso, e non solo di fede politica, la sua anima ingombrante e allegra non si puo' esprimere in colori diversi, se non in tutti i colori insieme, ma tutti i colori insieme danno il bianco, e Kim non e' per nulla candida.
La si vede spesso saltellare a zonzo con i suoi due bastardoni al seguito, che Kim non e' tipa da cani con pedigree.
Con l'anfibio lucido e il cappello da monella con la visiera tirata giu' , mostrando un solo occhio, l'altro si confonde con la frangetta troppo lunga per pigrizia, ma uno solo basta per entrambi per mettere in comunicazione anima e il tutto.
Oggi kim ha forme generose ma non abbondanti e ogni Natale si regala un uomo diverso, beh!, a dire il vero, non solo ogni Natale.
È vissuta per un bel po' con gli incubi dei compagni di classe che la prendevano in giro che comincio' a credere che le donne hanno successo solo se sono in grado di conquistare uomini.
È diventata cosi' diligente nell'applicazione della sua teoria che ha mietuto una quantita' considerevole di vittime con le sue capacita' ammaliatrici, tutti caduti nella tela del ragno, illusi, consumati e lasciati con qualche cicatrice in più al loro destino.
Kim non si sente neanche più in colpa, e se un velato senso di angoscia le solletica la coscienza si ripete un astuto mantra riparatore : "Nessun uomo intelligente si fa manipolare da una donna, gli uomini intelligenti sanno valutare in anticipo l'evoluzione di una situazione, ergo gli uomini intelligenti si fanno male con consapevolezza".
Kim a volte sente il vago bisogno umano di una persona con cui compiere il tragitto, e sa che se ad un uomo dai tutto e subito, lui poi non chiede altro, ciononostante il suo atteggiamento da nouvelle geisha le si e' cosi' insinuato nel codice genetico che, quando punta una preda, lei, deve unirla alla collezione, per poi lasciarla li a prendere polvere negli scaffali della memoria, o, sarebbe più giusto dire, della Non-memoria, visto che alcuni nomi le sono scivolati via dalle sinapsi.
Kim oggi e' in giro a fare i regali di Natale, da sola, ancora una volta, a Kim piace il Natale, anche se diventa sempre malinconica, anche se non ricorda di aver passato un Natale sereno negli ultimi 40 anni, a proposito, Kim ha 40 anni.
Ma lei e' un'inguaribile ottimista, e stempera la malinconia con pensieri di alberi illuminati e addobbati, con i colori kaledoscopici dei pacchetti che prepara per amici e parenti.
Kim non dimentica proprio nessuno, neanche il portiere del palazzo, e fa un regalo personalizzato ad ognuno, più la fatica di trovare l'idea che di renderla materia.
Kim sembra la persona più ricca del mondo, il cellulare vibra spesso, non la sua anima.
Prepara dolci fatti in casa e cene per amici che investono le ore del loro tempo per riscuotere serenita' allo stato puro e un confortante senso di familiarita'.
Kim e' una sorta di folletto che ti fa scivolare di dosso i brutti pensieri, ma dove andranno a finire questi brutti pensieri?
Un sorriso non si nega a nessuno, e tutti chiedono con gli occhi, molti poi giudicano anche il trattamento.
Kim a Natale si trasferisce dal letto al divano, perche' in soggiorno ci sono Albero e Presepe che le tengono compagnia, sta come una bambina per ore a guardare le lucine che si spengono e si accendono e spesso si addormenta cosi'.
Kim ha tanta fede ma prega poco, non ha voglia di disturbare Dio con le solite richieste, in fondo in fondo, non c'è neanche bisogno che parli, Lui la conosce meglio di chiunque altro.
Kim ha mani piccole, le piace mangiare la Nutella infilando il ditino nel barattolo, sporcandosi le nocche della mano.
Fa la doccia ogni sera per pulirsi della giornata, gia' faticosa dalla sveglia.
Spesso allunga il braccio e abbraccia l'aria, vive aspettando il suo miracolo quotidiano, ma non chiede pi scusa ad ogni passo.
Si stropiccia gli occhi per renderli pi brillanti e per vederci chiaro.
Non perde i dettagli e sta molto attenta alle sfumature. Tocca il cielo con un dito per una attestazione di affetto.
Kim e' iscritta su FB, ma ha meno di 90 amici, perche' amico e' una parola che merita rispetto.
È certa di non arrivare ai 50 e si gode ogni goccia di vita a disposizione.
Kim e' una persona sola, di una solitudine densa e pesante, di quelle solitudine silenziose e nascoste dall'apparenza.
Kim rimane spesso dietro la finestra a riflettere i suoi pensieri, ha gli occhi umidi di malinconia ma un sorriso pronto a fiorire.
Ha un amico caro molto lontano, si sentono spesso, anche se non si possono toccare.
Ha un ipod bianco su cui ha disegnato dei tribali con l'uniposca e poi lo ha chiuso in una custodia rossa di gomma a forma di diavoletto, nella scelta aveva scartato quella celeste a forma di angelo.
Kim si muove con la musica, e una canzone puo' cambiarle l'umore, ogni mattina si sveglia e aspetta che qualcuno selezioni la playlist giusta.
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