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... e il mio dolore continua

Dopo la morte della mia dolce cucciola mi guardavo intorno, smarrita, spaventata alla ricerca di un sorriso, ma nessuno me ne voleva regalare nemmeno uno.
Mi sentivo così infinitamente sola. Avevo bisogno di sentirmi amata, coccolata, capita, consolata, avevo bisogno che qualcuno comprendesse l'immenso dolore che mi distruggeva che mi attanagliava il cuore, avevo bisogno che qualcuno mi consolasse, ma, siamo sinceri, chi potrebbe mai prendere realmente a cuore il dolore di una come me? Una lesbica. Nessuno. A nessuna persona, bigotta e puritana passerebbe mai per la testa la possibilità di affezionarsi davvero a me. Questo lo so da sempre, mia madre me lo ricordava tutti i giorni e adesso lo accetto, vado avanti, sopporto cercando di rimanere in ogni momento la stessa donna degli ultimi sei anni, spensierata e pazza, folle di amore per una ragazza che, con la sua dolcezza, era riuscita a togliermi dalla "strada"ma, a chi sta a cuore la mia felicità? Chi è interessato a comprendere quello che invece nutro dentro? A chi importa quello che provo? A nessuno. Nessuno s'interessa veramente a me. Però, anche se a nessuno interessa, dentro di me qualcosa si muove, è un'enorme voglia di amare, è un immenso bisogno di coccole e tenerezza. Perché nessuno prova almeno un po' a capirmi? Perché tutti pensano che per placare questo bisogno di affetto basti un abbraccio o dei "fatti coraggi"? Non voglio baci, non voglio abbracci, non voglio carezze, non voglio niente, voglio solo avere qualcuno al mio fianco, non per colmare il vuoto lasciato dalla mia Cucciola ma per sostenermi, per aiutarmi a sopportare il vuoto lasciato dalla sua morte. Qualcuno che sia migliore, qualcuno che riesca ad amarmi per quello che sono, qualcuno che riesca a vedere la mia debole luce brillare. Per il momento, nell'attesa, cosa posso fare se non cercare conforto in quel sottobosco umano dove abbracci, sorrisi, carezze si possono solo comprare? Perché è così difficile volermi bene davvero? Perché? Perché mi sento sola tutti i giorni nonostante sia circondata dagli amici? Io sinceramente non mi so rispondere, forse il tempo mi aiuterà a capire. Ora l'unica cosa che posso fare è non arrendermi e continuare a fare quello che faccio da mesi, mentire a me stessa. Continuare a ripetermi che va tutto bene, che mi sbaglio, che il mondo adesso accetta l'omosessualità e ripetermi "lesbica sì ma, pur sempre una donna".

 

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4 commenti:

  • Luana D'Onghia il 11/07/2012 19:04
    E, per fortuna, non tutti sono bigotti e puritani.
  • Anonimo il 13/04/2011 12:37
    Ti auguro ogni bene... ti auguro di trovare tanto amore e complimenti scrivi bene...
    PS C'è qualcuno che ci ama incondizionatamente... stanne certa...
  • Paolo La Montagna il 17/09/2010 18:13
    il dolore di un distacco non ha sesso né età, ma la stessa fottuta intensità, mille maldidenti e mille tagliole sulle caviglie e mille pugni allo stomaco tutti insieme. Balle, il mondo non accetta mai ciò che potrebbe distruggerne le fondamenta, che sia l'omosessualità o la pace o la libertà. Non esiste una cura, esiste solo il tempo e, si spera presto, un nuovo amore per impazzire di nuovo.
  • Anonimo il 15/09/2010 09:29
    Ciao Andrea, avevo letto già la prima parte che mi aveva molto commossa. Ora la seconda, davvero intensa. Non devi giustificarti Andrea, non devi dare spiegazioni proprio a nessuno, sei una donna e basta, che ama e ha bisogno di essere amata come le altre, nè più nè meno. Un abbraccio!

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