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Nel dubbio... Pop corn
Lunedì.
Uno di quei lunedì un po' del cazzo con la compagnia indesiderata della pioggia e di una febbre che mi costringe a rimanere a casa dal lavoro.
Dovrebbe capitare più spesso.
Casa deserta.
Non mangio praticamente da quasi due giorni.
Nel dubbio mi alzo dal divano, (che ormai conosce il mio corpo quasi meglio della mia donna) e prendo una di quelle buste di pop corn da forno a microonde.
Torno a sdraiarmi sul mio amante e provo piacere nel sentire gli scoppiettii provenienti dalla cucina.
Accendo la tv facendo del buon e sano zapping... Studio aperto, Grande fratello, X- factor... ok rispengo.
Torno a concentrarmi sugli scoppiettii... picchiano su quel sacchetto come i fuochi d'artificio che sfondano il cielo e lo stomaco a Ferragosto.
Pronti.
Mi godo i 100g di pura passione tutti in una volta, perdendo nel frattempo l'anello di fidanzamento nel sacchetto.
Ma minchia!
Poi penso... e mi rendo conto, che è meglio averlo perso in mezzo ai pop corn che tra i taralli pugliesi. Riesco a ripescarlo.
Ne mangio uno per volta, poi aumento il dosaggio perchè mi annoio e perchè si iniziano a freddare.
Arrivato in fondo al sacco inizia la parte che preferisco: sfida denti contro chicchi di mais non schoppiati!
Fino ad ora ho sempre vinto, quindi dentista ancora non mi avrai!
Quando ho tempo mi piace pensare proprio a tutto... sul perchè e sul come i pop corn scoppiano per esempio.
Per una volta devo ringraziare gli studi universitari in agraria.
Domani tornerò in negozio, al freddo delle celle frigo e della carne fresca... non so perchè, ma non mi manca molto. Forse perchè è un lavoro.
Per lo più si fa sempre più vicino l'inverno e lì sì che saranno cazzi.
Ma mi piace pensare che prima arriverà e prima finirà, togliamoci il dente e via... anzi no, tagliamo la testa al toro visto il contesto lavorativo, anche perchè altrimenti dovrei andare dal famoso dentista che avevo snobbato mangiando i pop corn.
Certo se lavorassi in ufficio al caldo, faciliterei molto le cose, ma allo stesso tempo mi perderei tutto il fascino che fin da piccolo provavo entrando in un negozio... sarò banale, ma il rapporto umano è davvero una figata, credo ci siano clienti che vengano principalmente per sfogarsi o parlare un po' piuttosto che per comprare.
Li capisco a volte, magari non hanno grosse possibilità di conversare a casa e si sfogano con il primo malcapitato... me.
"Mio marito è difficile nei gusti alimentari e scarta tutto"..."Mio figlio studia a Milano... o almeno spero che lo faccia"..." Mi sto separando da mia moglie"..."Mi prepari della trita magra perchè il mio cane se è grassa non la mangia"... e via così.
Se c'è una cosa che però trovo davvero irrestibile, è andare a fare la spesa con la propria donna... mi fa sentire a mio agio.
Decido quello che voglio: "Stasera mi voglio abbuffare di patatine e birra"... pronti!
Oppure: "Cazzo, che coglione che sono stato ieri sera... prendo solo il brodino pronto oggi"
Diciamocela tutta... fare la spesa mi fa sentire importante.
Se c'è una cosa che però mi sta sul culo, è la fretta che ti mettono alla cassa mentre devi ritirare la tua spesa.
Propongo la robotizzazione nel settore ritiro spesa e vaffanculo cliente successivo!
Nonostante tutto, (cliente successivo a parte) posso dirmi sereno.
Buona serata.
Ah! Comunque i pop corn mi stanno molto sul culo quando rimangono in mezzo ai denti e alle gengive.
Vada per il brodino la prossima volta.
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