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Malgerio

Malgerio è il nome di un antico cavaliere (Malgerius).
Malgerio adesso è un cattivo amministratore (male-gerens).
Malgerio è un incapace molto determinato, dotato di una sorprendente abilità nell'apparire povera vittima quando viene attaccato a causa dei prodotti nefandi della sua incapacità e della sua determinazione.
Dopo qualche giorno di contatti con lui, in cui è subentrata, in me, una certa inquietudine, ho improvvisamente preso consapevolezza che Malgerio è uno di quelli da cui non ci si può difendere, di quella perniciosa categoria ben descritta da Maestro Cipolla in "Allegro, ma non troppo".
Per la prima volta riconosco quasi subito, inequivocabilmente, uno stupido vero.
Ho provato l'emozione di chi si scopre capace di scoprire. Ho provato quello che deve aver provato un cavaliere medievale che si risveglia accanto ad una spada incantata ed una potente armatura, dopo aver dormito un sonno agitato nella foresta dei pericoli. Chiunque sia toccato dalla spada, o colpisca l'armatura, gli appare adesso per quello che è, e così un tronco d'albero, un verme, un cinghiale, una gazza ladra che ruba anche il nome e il significato del nome non possono più confonderlo, scambiandosi l'aspetto.
Malgerio di volta in volta mi è sembrato tronco, verme, cinghiale e gazza, fino alla mia improvvisa consapevolezza della sua vera natura. Gioia di bambino!
Da bambino, c'era un gracile riccioluto dal sorriso ebete, che mi faceva pena. Mi dava pizzicotti in continuazione, fino a che il fastidio non ebbe il sopravvento sulla pena e provai a dargli uno strattone, per farlo smettere. Ma, appena lo toccai, si fece serio e portò uno, due tre colpi secchi di ginocchio al mio basso ventre. Quando mi resi conto che il dolore davvero forte, lui era già scappato via, portando con sé quello che aveva strappato con i suoi pizzicotti.

Malgerio mi sta dando le spalle. So che sta aspettando che gli dia un calcio nel sedere.

Non lo farò. L'ho riconosciuto e questo è quanto gli spetta.

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 08/01/2011 12:26
    Ebbene, il commento in privato porta una perfetta descrizione del personaggio, ma io sono molto colpita dalla descrizione dell'autore. L'entrata del racconto è maestosa, perchè non ti lascia tempo di prepararsi per il seguito. È un racconto privo di spazio. È il Tempo che fa da padrone alla Parola. Il personaggio non è vero perchè è reale, ma nel racconto diventa vero perchè è stato scoperto. Quando l'uomo conosce la vera natura dell'uomo appartiene di già al passato... al vero.
    Mi complimento ancora con te, Nicola, per come hai scelto di raccontare.
  • Giuseppe ABBAMONTE il 14/12/2010 07:45
    Scusa Nicola
    il calcio nel sedere era per Malgerio, non Maugerio. È un chiaro errore di battitura,
    Del quale mi scuso con te e con il Malgerio.
    Giuseppe
  • Giuseppe ABBAMONTE il 13/12/2010 19:35
    Nicola
    hai descritto questo personaggio in maniera così realista che sembra quasi di toccarlo.
    Se non sapessi che è un frutto della tua fantasia, gli attribuirei una natura reale, tanto è ben delineato.
    Chissà se tuttavia, nel fantasticare le caratteristiche di questo personaggio, tu non sia stato influenzato da qualche essere reale.
    Non te lo chiedo e non mi rispondere. Goditi il mio commento ed il piacere reciproco di sentirci.
    E quando ti capita, tira pure un calcio nel sedere al Maugerio o a chi te l'ha ispirato. La sorte te ne dà tutto ilt tempo per farlo.
    Giuseppe
  • giusi boccuni il 11/12/2010 14:05
    Concordo col commento privato ed aggiungo che la verità sepolta è molto dolorosa ed inaccettabile per i Malgeri, è come un profondo ed oscuro fossato, al di sopra del quale, per coprirlo, si costruisce un obelisco puntato verso il cielo... c'è un solo problema: l'obelisco no è un opera d'arte, è di plastica!
  • Nicola Saracino il 20/11/2010 17:07
    Ho ricevuto in privato il seguente commento e mi piace riportarlo:

    "Ad ogni loro atto i Malgeri inducono ad ipotizzare motivazioni al di là di ogni cognizione,
    trame complesse, strategie sofisticate, fino a quando si scopre la semplice verità.
    Mi piace pensare che un tempo anche loro si sono trovati di fronte alla verità
    e l'hanno sepolta sotto spessi strati di arroganza, presunzione e determinazione per timore che gli altri potessero scorgerla".
  • Anonimo il 19/11/2010 18:08
    Questo é un racconto nuovo, nuovo di Spirito. Molto ben esposto. Malgerio diventa subito nostro conoscente. È il mio prossimo.

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