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Mostri

Siete tutti mostri o lo sarete presto. Non si scappa.
La casta dei governanti, politici e giornalisti, vi ha messo con le spalle al muro.
Quotidianamente qualche disgraziato, che ha la sfortuna inevitabile di viaggiare nelle straducole italiane, finisce per investire qualche altro disgraziato che ha la sfortuna inevitabile di andare in bicicletta, o in motorino, o a piedi, nelle straducole italiane. È matematico, un giorno toccherà anche a voi, è solo questione di tempo.

Dopo la estemporanea e miracolosa eccezione delle prime ed ultime autostrade degli anni sessanta, gli amministratori non hanno mai costruito, né progettato alcunché. Sono poi arrivate le automobili di massa ed ecco tutti costretti a muoversi pericolosamente nelle ex straducole di campagna, nate per le carrozze e giusto asfaltate.
Viene da sospettare che l'inerzia della PA sia perfidamente voluta e pianificata. Le straducole in sé e la segnaletica confusa, incoerente e incomprensibile, sembrano tante tagliole per l'automobilista-preda: impossibile non contravvenire a qualcosa e l'efficiente (questa sì) PA esattrice (vigili, autovelox. ecc.) riempiono le casse senza sforzo. Pubblica rapina, come ormai molti ritengono.

Ma ancora più drammatico è il prezzo che paghiamo. Autotreni che travolgono bambini che giocano a palla ai bordi delle straducole e inevitabilmente vi sconfinano. Come può un camionista bloccare un veicolo pesante in pochi metri, di fronte ad un ostacolo imprevisto?

Ed ecco la casta dei giornalisti che interviene prontamente a difesa di quella dei politici, inventando il mostro quotidiano e così oscurando le fragili menti degli italiani. Il povero camionista, magari pure straniero, è linciato dai quotidiani come mostro. Se poi non si ferma subito perché terrorizzato (come non esserlo in questo clima di caccia alle streghe?), scatta la caccia al pirata.

Purtroppo qualche squilibrato c'è davvero alla guida di automobili: la casta ne approfitta e li usa bene, con i media che controlla, facendo di ogni erba un fascio. Così con un colpo solo si libera delle proprie responsabilità, che scarica sulle spalle degli automobilisti, e trasforma questi da vittime in colpevoli. Il gioco è fatto.
Nell'informazione ad ogni incidente è associata automaticamente, pregiudizialmente, la spiegazione "eccesso di velocità", prima ancora che se ne sappia qualcosa di preciso, ammesso che indagini serie avvengano.

In definitiva i veri mostri non sono i guidatori, bensì gli amministratori che ci costringono a viaggiare in questa situazione di estremo pericolo. Loro sono i responsabili, i mandanti di di tutti questi eccidi e dei nostri guai. Basta confrontarsi con i paesi vicini per aprire gli occhi e rendersi conto della truffa e della beffa che subiamo e della gravità della situazione in cui ci muoviamo.
La voce dei cittadini dovrebbe essere la stampa ed invece nò. La stampa italiana (che lo stato finanzia) è la fidata e complice voce della classe politica ed il cittadino è il solo bersaglio e vittima, il capro espiatorio.
Mostro.

 

l'autore carlo biagioli ha riportato queste note sull'opera

Ogni anno cinquemila persone muoiono in Italia a causa degli incidenti stradali, una ogni due ore circa, pari a 95 morti ogni milione di abitanti, quasi il doppio rispetto a paesi come Gran Bretagna,


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5 commenti:

  • carlo biagioli il 05/01/2011 23:49
    Potenza della logica! Ora non ci sono più dubbi! È formalmente dimostrato che i politici pensano essenzialmente a sé stessi, al loro potere.
    E noi stupidamente li viziamo: invece di parlare della politica, parliamo dei
    politici, così nutrendo in loro narcisismo e megalomania. E loro lo sentono e si rafforzano, a scapito della vera politica e a nostro grande danno.
    Ma ancora più grave è la perfida alleanza tra politici e giornalisti, che sono gli intellettuali ufficiali del paese.
    In definitiva penso che la più grave malattia della nostra società sia l'inconsistenza della persona, dell'individuo nella nostra cultura. Da qui a mio parere derivano tutti i guai di cui ci lamentiamo.
  • luca solpietro il 05/01/2011 22:03
    si era tra amici... e uscì questo strano "sillogismo" aristotelico... molto inverosimile dal punto di vista del riscontro cn la realtà... ma non nell'"immaginario": l'Italia è il Belpaese... il Belpaese è un formaggio.. l'Italia è un formaggio... i topi mangiano il formaggio... i topi mangiano l'Italia... i politici sono topi... i politici mangiano l'Italia...
  • Michele Rotunno il 05/01/2011 19:25
    Ma nemmeno io cercavo di difendere la Pubblica Amministrazione, solo di dare a Cesare quel ch'è di Cesare.
    Ciao
  • carlo biagioli il 05/01/2011 19:22
    D'accordo, ma converrai che se l'"inerme ciclista" viaggiasse su una "sua" esclusiva strada (come nei paesi nordeuropei), sarebbe più al sicuro ed il problema verrebbe risolto alla radice.
    Non sto tanto cercando di difendere gli automobilisti, che giustamente critichi, quanto di accendere l'attenzione sulla negligenza (parola troppo fiacca!) degli amministratori, degli ambientalisti-passatisti, e di tutti coloro che con varie motivazioni impediscono al nostro paese di dotarsi di infrastrutture da paese civile (strade non promiscue, autostrade, metropolitane e via dicendo).
  • Michele Rotunno il 05/01/2011 18:42
    Sindrome da Joele Dixi, in altre parole un je accuse un tantino esagerato. Ha provato anche a chiederti cosa succederebbe se ci mettessimo a guidare sobri dopo l'uscita da un pub, o a non farci aggredire dall'adrenalina sindrome da pilota di F. 1, o a non usare i telefonini che ci distraggono e non ci fanno vedere magari un inerne ciclista che pedala per i fatti suoi?
    È vero che la P. A. andrebbe decimata, nel senso che forse uno su dieci si salva, ma non scarichiamo su gli altri anche le colpe che ci riguardano direttamente, anche perchè chi ce lo dice che un giorno potremmo anche noi far parte di una P. A.?

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